Nella serata italiana di martedì 12 settembre, si è svolto l’evento Wonderlust con cui Apple ha presentato al mondo i nuovi iPhone 15 e iPhone 15 Plus, iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max, Apple Watch Series 9 e Watch Ultra 2, oltre a una vasta gamma di accessori.

I rumor della vigilia, tuttavia, raccontavano di molto molto altro. Facciamo quindi un recap di tutto ciò che era atteso ma che non abbiamo visto sul palco dello Steve Jobs Theatre sito nel cuore dell’Apple Park di Cupertino.

I rumor disattesi sugli iPhone 15 di Apple

Già da prima che arrivassero ufficialmente gli iPhone 14, sono iniziate a circolare numerose speculazioni e indiscrezioni riguardo gli iPhone 15, smartphone che il colosso di Cupertino ha presentato ufficialmente da pochi giorni.

Nell’arco dell’ultimo anno sono emerse un mucchio di indiscrezioni sugli smartphone, molte delle quali sono state disattese. C’è un motivo però: Apple ha infatti svolto un’operazione per beccare le talpe che spifferavano segreti interni e, lo scorso maggio, ciò ha portato al licenziamento di una dipendente che passava le informazioni “certe” al fratello, titolare di un account dell’allora Twitter.

Di conseguenza, la qualità dei rumor è stata più “bassa” del solito e, spesso e volentieri, molti leaker si sono lasciati abbindolare da informazioni false o vere soltanto in parte. Ripercorriamo, quindi, tutte quelle informazioni circolate insistentemente ma poi disattese, senza dimenticare altre piccolezze come ad esempio il taglio da 128 GB che sarebbe dovuto sparire da entrambi i modelli Pro (e poi è stato fatto fuori sul solo Pro Max) o i prezzi che sarebbero dovuti essere sensibilmente più alti.

iPhone 15 Ultra e pulsanti allo stato solido

Sin da subito un buon numero di leaker ha concordato sul fatto che, già in questo 2023, Apple avrebbe tolto di mezzo il modello Pro Max per sostituirlo con “l’inedito” modello Ultra, giustificando il cambio di denominazione con le differenze o, meglio, la differenza tecnica tra i due modelli: parliamo dell’implementazione di un teleobiettivo periscopico, disponibile quest’anno sul solo modello più grande (anche se il prossimo anno dovrebbe, si dice, arrivare anche sul piccolino).

Fino alla fine di aprile, poi, vi era la convinzione che gli iPhone 15 Pro avrebbero portato al debutto “nuovi” pulsanti allo stato solido (operazione già fatta in passato con il pulsante home che conteneva il Touch ID, diventato “virtuale”, perché sostituito con un pulsante allo stato solido, a partire da iPhone 7), rimuovendo di fatto qualsivoglia pulsante fisico dallo smartphone.

Apple ha giocato con i leaker anche sulle colorazioni

Un altro aspetto su cui i leaker si sono completamente sbagliati è quello che riguarda le colorazioni degli ultimi smartphone di casa Apple, tanto sui modelli base, quanto sui modelli Pro.

Per gli iPhone 15 e 15 Plus erano previste, sì, tantissime colorazioni, ma super-accese: in un primo momento, si diceva che le colorazioni di “base” sarebbero state le solite Mezzanotte, Galassia e PRODUCT(RED) alle quali si sarebbero affiancate un azzurro e un fucsia; poi, a poche settimane dal lancio, un’immagine trapelata mostrava colorazioni in linea con quelle effettivamente annunciate dalla mela morsicata, anche se in mezzo a loro vi era una sorta di arancione (non esistente all’atto pratico) e le colorazioni risultano molto più sparate.

Per iPhone 15 Pro, invece, sembrava scontato che potessero rimanere a listino le tre classiche colorazioni Nero, Silver e Gold alle quali si sarebbe dovuta affiancare una inedita colorazione Rosso scuro (chiamata Merlot Red da qualcuno).

Dietro le quattro colorazioni (un po’ scialbe) effettivamente annunciate da Apple ci sono i limiti attuali della tecnologia di verniciatura della scocca in titanio: i progettisti della mela morsicata hanno sicuramente dovuto scartare alcune potenziali colorazioni per via dei risultati non ottimali. Solo nelle ultime settimane, poi, è emerso che le colorazioni sarebbero state quasi forzate dal passaggio al titanio che ha sostituito l’acciaio inossidabile.

Apple iPhone 15 Pro render Dark Red

I cavi USB-C colorati, in tinta con gli iPhone

Un altro rumor circolato prepotentemente qualche settimana fa, metteva in mostra i cavi USB-C che Apple avrebbe inserito nella confezione di vendita dei nuovi iPhone 15, probabilmente dei coloratissimi modelli base. A conti fatti, anche in questo caso, l’indiscrezione si è rivelata falsa: i cavi USB-C presenti nelle confezioni di vendita di tutti e quattro i nuovi flagship della mela morsicata sono in un classico bianco.

Il supporto alla Thunderbolt per gli iPhone 15 Pro

Il pensionamento della porta Lightning in favore della universale porta USB-C era cosa certa già da tempo, visto e considerato che Apple si sarebbe al più presto dovuta piegare al volere dell’Unione Europea.

Nei mesi, poi, si sono inseguiti rumor circa le potenzialità delle porte USB-C: era parere comune che il colosso di Cupertino avrebbe limitato alla USB 2.0 lo standard sugli iPhone 15 “base” mentre avrebbe spinto al massimo con una Thunderbolt sugli iPhone 15 Pro; anche questo rumor è stato disatteso e gli iPhone 15 Pro supportano lo standard USB 3.0 (fino a 10 Gbps) con uscita video.

Gli iPhone 15 con ricarica (più) rapida

Un altro vantaggio automatico derivante dal passaggio alla USB-C, secondo fonti interne, doveva essere l’incremento delle velocità di ricarica, per tutti e quattro gli iPhone, fino a 35 W. Apple non ha (come al solito) comunicato le potenzialità effettive dei propri smartphone più recenti, limitandosi a suggerire che essi “si ricaricano del 50% in circa 30 minuti con un caricabatterie da 20 W“: questo potrebbe suggerire che le potenze in gioco siano rimaste invariate rispetto ai precedenti iPhone 14.

Altri accessori USB-C targati Apple

Con gli iPhone, anche alcuni accessori (le AirPods Pro 2, cavi e adattatori USB) hanno abbandonato la Lightning per sposare la USB-C. Secondo indiscrezioni, provenienti da fonti autorevoli, all’evento Wonderlust avremmo dovuto conoscere almeno altri due accessori con porta USB-C per il mondo iPhone: parliamo del MagSafe Battery Pack (un powerbank che si aggancia magneticamente all’iPhone, grazie al MagSafe, e dispone di una porta Lightning per la ricarica) e del Magsafe Duo (un caricabatterie “doppio”, pensato per caricare contemporaneamente un iPhone e un Apple Watch, che viene alimentato tramite porta  Lightning).

Apple MagSafe Battery Pack e MagSafe Duo

L’Apple Watch Ultra 2 doveva tingersi di nero

Nel cuore dell’estate, un noto leaker aveva condiviso l’indiscrezione secondo cui Apple Watch Ultra 2 sarebbe dovuto arrivare in una nuova colorazione Dark Titanium (simile a quella che per gli iPhone 15 Pro si chiama Black Titanium).

Proprio riagganciandoci alle questioni legate alle colorazioni degli iPhone 15 Pro, pare sensato asserire che, probabilmente, un colore diverso da quello classico del titanio potrebbe essere un problema solo “momentaneo” anche per quanto riguarda gli smartwatch.

È quindi possibile (ma non vi è certezza) che il prossimo anno, anno del decennale degli Apple Watch, assisteremo a qualcosa di molto interessante con l’attesissimo Apple Watch X e, magari, con l’Apple Watch Ultra 3 anche in nero.

Apple Watch Ultra dark titanium

All’evento Apple poteva esserci spazio per nuovi Mac e iPad?

Considerando che il keynote è durato già circa un’ora e mezza, nel caso in cui Apple avesse deciso di dare spazio anche ai nuovi iPad e computer Mac con chip Apple Silicon M3, probabilmente, la durata sarebbe stata quasi raddoppiata.

È comunque bene fare un recap delle novità sui fronti iPad e Mac che possiamo attenderci nei prossimi mesi. Siamo comunque consci del fatto che è impossibile attendersi un evento già in occasione del rilascio di macOS 14 Sonoma che, come sappiamo, avverrà il 26 settembre 2023. L’evento (o il semplice annuncio tramite comunicato stampa), come lo scorso anno, potrebbe svolgersi a ottobre (e non è nemmeno detto che i Mac siano protagonisti).

A prescindere da tutto, pare che tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 potremmo assistere al lancio di tanti nuovi dispositivi su entrambe le gamme: da un lato si attendono gli iPad Air di sesta generazione e iPad Pro 2024 (con display OLED e chip M3); dall’altro lato, ci attendiamo le versioni aggiornate di MacBook Air e MacBook Pro da 13 pollici, iMac e Mac mini, tutti con le varie declinazioni dell’ancora inedito chip M3.

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