Nato come anello di congiunzione tra smartphone e personal computer, iPad è uno dei dispositivi elettronici più diffusi e apprezzati dagli utenti, sebbene in origine sia stato accolto con un certo scetticismo e sia stato vittima di previsioni decisamente ottimistiche, visto che era indicato come colui che avrebbe messo fine ai personal computer.

Al netto di ciò, sin dal lancio, iPad ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto ai tablet della concorrenza, mantenendo ancora oggi lo scettro di dominatore del segmento, configurandosi come compagno ideale per studenti e professionisti (di vari settori) o come dispositivo per l’intrattenimento a 360 gradi.

La storia di iPad parte nel lontano 2010 ed è caratterizzata da tappe importanti nonché di molti cambiamenti: ciò che resta, probabilmente, nella memoria di tutti è che si tratta dell’ultima scommessa vinta da Steve Jobs, prima della sua dipartita (avvenuta nel 2011). Entriamo, quindi, in questa storia, parlando dell’evoluzione della gamma, delle varie innovazioni introdotte nel tempo da Apple e di tutto ciò che ruota attorno al mondo iPad.

iPad: una storia che parte da molto lontano

Le speculazioni per lo sviluppo del primo iPad sono iniziate nel 2002, anche se il lancio del primo modello è avvenuto solo otto anni dopo, il 20 gennaio 2010. Addirittura, l’idea di concetto per la realizzazione di un iPad sarebbe risalente al 1983 quando Steve Jobs, co-fondatore e storico CEO di Apple, dichiarò che ciò che vogliamo fare è mettere un computer incredibile in un libro che puoi portare con te e imparare ad usarlo in 20 minuti; vogliamo dotarlo di un collegamento radio in modo da non doverti collegare a nulla per essere in comunicazione con tutti i database e altri computer.

Steve Jobs con il primo iPad

Nel 1993, poi, Apple ha lavorato al Newton MessagePad, un PDA (Personal Digital Assistant, un po’ l’antenato di un tablet) ma non si rivelò un successo; addirittura, il colosso di Cupertino aveva prototipato un tablet basato sul PowerBook Duo (una vecchia linea di notebook) ma non lo presentò mai ufficialmente per evitare di danneggiare le vendite proprio del Newton MessagePad che, in fin dei conti, non furono comunque soddisfacenti.

Dal 2004 al 2009, tra brevetti depositati e varie speculazioni, prendeva sempre più forma l’ipotesi secondo cui Apple stesse lavorando ad un tablet che sarebbe stato annunciato all’inizio del nuovo decennio.

I primi passi

Sebbene il concetto di iPad preceda quello di iPhone, quello che ancora oggi risulta essere lo smartphone più famoso del mondo è stato presentato circa tre anni prima; questo perché per Steve Jobs il melafonino risultasse più importante e dovesse avere la priorità, nonostante Jony Ive (ex CDO di Apple) spingesse per la realizzazione del tablet, avendo messo a punto un concept già nel 2004.

Arriviamo al momento del lancio del primo iPad, l’ultima pietra miliare del colosso di Cupertino annunciata in prima persona da Steve Jobs il 20 gennaio 2010 (i pre-ordini sono poi stati aperti il 12 marzo dello stesso anno). L’accoglienza per questo nuovo dispositivo fu mista: al pari di quanto si registrò con gli iPhone, il primo giorno di vendite vi erano code davanti ai negozi, segno di una risposta positiva da parte dei fan.

Non mancarono tuttavia critiche, spesso e volentieri perché il dispositivo veniva mal interpretato in termini di posizionamento o perché veniva caricato di responsabilità che, probabilmente, non gli competevano: per alcuni, con previsioni piuttosto rosee, l’iPad avrebbe avuto il compito di annientare il segmento dei personal computer, sostituendosi soprattutto ai laptop. Questo scenario non si è concretizzato ancora oggi.

L’iPad di prima generazione è inoltre stato selezionato dalla rivista Time come una delle 50 migliori invenzioni dell’anno 2010, mentre la rivista Popular Science lo ha scelto come miglior gadget dell’anno.

Da allora, la gamma si è evoluta, diventando sempre più ricca di soluzioni per via dell’introduzione di nuovi modelli che hanno, man mano, alzato l’asticella; in un certo senso, poi, alcuni caratteri distintivi del primo tablet si sono perpetrati nel corso degli anni ma, a distanza di oltre 10 anni, stanno sparendo per fare spazio al nuovo che avanza.

Ultima nota, riguarda il sistema operativo (del quale parleremo approfonditamente poco più avanti): lanciati con lo stesso sistema operativo degli iPhone, dal 2019 è nata la necessità di scindere il sistema operativo in due, iOS e iPadOS, in modo di avere maggiori possibilità di ottimizzazione e in ambito multitasking.

Tutti i modelli di iPad dal 2010 ad oggi

In questa sezione riportiamo, per i più curiosi, la lista completa di tablet della mela morsicata, partendo dal primo storico modello fino ad arrivare ai giorni nostri, entrando nel dettaglio delle varie gamme (iPad, iPad mini, iPad Air e iPad Pro), create via via nel tempo per soddisfare le esigenze di ogni tipologia di utenza.

Sebbene ogni modello abbia una propria particolarità e una storia alle spalle, cercheremo di focalizzarci sulle specifiche principali e sulle novità più importanti da esso introdotte.

iPad Pro, iPad Air, iPad, iPad mini

Gamma iPad

  • iPad (prima generazione) – 2010
    Il primo iPad della storia fu un tablet sviluppato sul chip Apple A4 (lo stesso presente su iPhone 4) e metteva a disposizione un display IPS LCD da 9,7 pollici con risoluzione 1024 x 768 pixel e supporto al touchscreen, contornato da cornici piuttosto generose; il tutto in circa 700 grammi di peso. Non erano presenti fotocamere, esteticamente ricordava un iPhone zoomato e si ricaricava tramite un connettore proprietario a 30 pin. Annunciato il 27 gennaio 2010 come “un dispositivo magico e rivoluzionario, ad un prezzo incredibile”, le vendite sono poi iniziate il 3 aprile dello stesso anno.
  • iPad 2 – 2011
    La seconda generazione di iPad, nota semplicemente come iPad 2, viene ricordata come la prima ad ospitare le fotocamere, due per la precisione, una frontale (VGA) e una posteriore (capace di registrare video a risoluzione HD). Inoltre, risulta più snello rispetto al predecessore, sfruttando un vetro più sottile per il rivestimento dello schermo.
  • iPad (terza generazione) – 2012
    Con la terza generazione di iPad, la risoluzione passa a 2048 x 1536 pixel (debutta il Retina Display), quadruplicando i pixel rispetto alle due generazioni precedenti. La fotocamera posteriore consente di registrare video in Full HD.
  • iPad (quarta generazione) – 2012
    Con la quarta generazione, la fotocamera frontale supporta la risoluzione HD (720p); è il primo modello ad essere disponibile con le reti LTE; è il primo modello della gamma dotato del connettore Lightning.
  • iPad (quinta generazione) – 2017
    La quinta generazione viene presentata a ben cinque anni dalla precedente, dopo un periodo in cui il colosso di Cupertino si è concentrato su altri modelli della gamma. È il primo iPad della gamma “base” ad ospitare il Touch ID.
  • iPad (sesta generazione) – 2018
    Rispetto al modello precedente, supporta la Apple Pencil (è il primo iPad non Pro a farlo).
  • iPad (settima generazione) – 2019
    Si tratta del primo modello della gamma basato nativamente su iPadOS. Ospita un display leggermente più grande rispetto ai predecessori: dai 9,7” si passa a 10,2” e la risoluzione cresce a 2160 x 1620 pixel. Aggiunge il supporto all’accessorio Smart Keyboard.
  • iPad (ottava generazione) – 2020
    Rispetto al modello precedente, può contare su un notevole incremento di potenza. Inoltre, la risoluzione del display cresce ulteriormente fino a 2388 x 1668 pixel, spalmati ancora una volta su 10,2” di diagonale.
  • iPad (nona generazione) – 2021
    Guadagna una fotocamera frontale da 12 megapixel con supporto alla tecnologia “Center Stage Mode” di Apple. Il display guadagna il supporto alla tecnologia True Tone, addetta a regolare automaticamente la temperatura colore dello schermo in base all’illuminazione ambientale.
  • iPad (decima generazione) – 2022
    È il più recente esponente della gamma “base” ed è considerabile come il modello di rottura rispetto al passato; infatti, rispetto ai predecessori, presenta un design decisamente più vicino a quello dei rappresentanti delle altre gamme e si configura come l’iPad più colorato di sempre. È il primo della gamma dotato di porta USB-C, può contare su un display da 10,9 pollici con risoluzione 2360 x 1640 pixel e presenta la fotocamera frontale sul lato invece che nella parte superiore. Sparisce, inoltre, l’iconico pulsante home contenente il Touch ID; il lettore delle impronte digitali è ora spostato nel pulsante di accensione/spegnimento. Pur avendo la porta USB-C, è comunque compatibile solo con la Apple Pencil di prima generazione.

iPad di decima generazione

Gamma iPad mini

  • iPad mini (prima generazione) – 2012
    Il primo modello di iPad a dimensioni ridotte è stato presentato il 23 ottobre 2012 (commercializzato poi il 2 novembre 2012) in contemporanea con l’iPad di quarta generazione. Presentava un display da 7,9 pollici con risoluzione 1024 x 768 pixel e, più in generale, un hardware simile all’iPad di seconda generazione (tranne per la presenza della porta Lightning, mutuata dall’iPad di quarta generazione). Viene lanciato per competere nel settore emergente dei mini tablet, con avversari come il Kindle Fire e il Google Nexus 7.
  • iPad mini Retina (poi, iPad mini 2) – 2013
    La seconda generazione di iPad mini è la prima della gamma ad ospitare un display Retina (con risoluzione 2048 x 1536 pixel), mantenendo la diagonale da 7,9 pollici.
  • iPad mini 3 – 2014
    Con la terza generazione debutta il lettore delle impronte digitali Touch ID compatibile con Apple Pay.
  • iPad mini 4 – 2015
    Rispetto al modello della generazione precedente, perde l’interruttore per la modalità silenzioso e vede il jack audio collocato in un’altra posizione.
  • iPad mini (quinta generazione) -2019
    Arriva dopo quattro anni dal modello precedente. Guadagna il supporto alla Apple Pencil di prima generazione.
  • iPad mini (sesta generazione) – 2021
    Mette in campo un profondo cambio di rotta rispetto al passato, tanto dal punto di vista del design quanto dal punto di vista qualitativo: prende ora spunto dalla gamma iPad Air e ospita un display Liquid Retina da 8,3” con True Tone e luminosità più spinta. Ospita, inoltre, una fotocamera ultra-grandangolare da 12 megapixel con supporto alla tecnologia Center Stage Mode di Apple, una fotocamera posteriore da 12 megapixel e altoparlanti stereo migliorati. Guadagna la porta USB-C ed è compatibile con la Apple Pencil di seconda generazione.

iPad mini di sesta generazione

Gamma iPad Air

  • iPad Air (prima generazione) – 2013
    È il primo esponente della terza gamma di iPad: annunciato il 22 ottobre 2013, le vendite sono poi iniziate l’1 novembre dello stesso anno. Rispetto all’iPad di quarta generazione, del quale è l’immediato successore in ordine temporale, è decisamente più compatto e leggero (meno di 500 grammi contro circa 650 grammi). Ospita un display IPS Retina da 9,7 pollici con risoluzione 2048 x 1536 pixel.
  • iPad Air 2 – 2014
    Praticamente invariato nel design, è il primo iPad con Touch ID integrato nel tasto Home.
  • iPad Air (terza generazione) – 2019
    Annunciato a cinque anni di distanza dal modello precedente, offre un Retina display più ampio (10,5 pollici) con risoluzione 2224 x 1668 pixel. È compatibile con la Apple Pencil di prima generazione e presenta il lettore delle impronte digitali Touch ID di seconda generazione.
  • iPad Air (quarta generazione) – 2020
    Abbandona il design mutuato dalle gamme base e mini per sposare un design più squadrato e in linea con i più recenti prodotti Apple, avvicinandosi alla gamma iPad Pro. Offre un display Liquid Retina “edge-to-edge” da 10,9 pollici con risoluzione 2360 x 1640 pixel. Perde l’iconico tasto Home. È compatibile con la Apple Pencil di seconda generazione.
  • iPad Air (quinta generazione) – 2021
    Si tratta del primo tablet della gamma Air basato sui chip prodotti internamente dal colosso di Cupertino: esso, infatti, ospita l’Apple Silicon M1. Mantiene invariato il design introdotto con la precedente generazione.

iPad Air di quinta generazione

Gamma iPad Pro

  • iPad Pro 12,9” (prima generazione) – 2015
    Il primo iPad Pro della storia, è stato annunciato il 9 settembre 2015 (le vendite sono poi iniziate l’11 novembre successivo). Si tratta del primo tablet di una nuova gamma premium, creata appositamente da Apple per soddisfare una nicchia di utenti sempre più esigente in termini prestazionali. Con il suo enorme display Retina da 12,9” (risoluzione 2732 x 2048) era, al debutto, l’iPad che metteva a disposizione dell’utente il maggior numero di pixel dell’intera gamma. Offriva, poi, caratteristiche uniche come l’audio stereo tramite quattro altoparlanti, più microfoni, la possibilità di registrare video in 4K e tante altre funzionalità che lo avvicinavano inesorabilmente ai laptop della mela morsicata, specie se accoppiato ad una cover con tastiera. È compatibile con la Apple Pencil di prima generazione.
  • iPad Pro 9,7” – 2016
    Si tratta di una versione più compatta del modello da 12,9 pollici di prima generazione, con tutta la sua potenza racchiusa in un involucro che ricorda molto da vicino un iPad Air di seconda generazione.
  • iPad Pro 12,9” (seconda generazione) iPad Pro 10,5″ – 2017
    Con la seconda generazione viene introdotta la tecnologia Pro Motion (refresh rate a 120 Hz) e viene migliorato il supporto ad HDR e bilanciamento del bianco tramite True Tone. Anziché perseguire con un modello da 9,7”, in Apple hanno preferito lanciare un modello da 10,5 pollici. Lui e la controparte da 12,9” (seconda generazione) sono gli ultimi iPad Pro dotati di pulsante Home.
  • iPad Pro 12,9” (terza generazione) e iPad Pro 11″ (prima generazione) – 2018
    Con la terza generazione, debutta il nuovo design che verrà perpetrato fino ad oggi, sconfinando anche nelle altre gamme (prima Air, poi mini, poi base). Scompare il pulsante Home e il display, ora Liquid Retina ProMotion, domina la parte frontale. Guadagna la fotocamera frontale TrueDepth che abilita, per la prima volta su un iPad, la compatibilità con il Face ID, divenuto nello stesso anno uno standard sugli iPhone. È anche il primo iPad della storia ad accantonare la porta Lightning in luogo di una porta USB-C: questo, apre al supporto alla Apple Pencil di seconda generazione. Per la terza volta di fila, cambiano le dimensioni del piccolino della gamma, che ora ospita un display Liquid Retina da 11” con risoluzione 2388 x 1668 pixel.
  • iPad Pro 12,9” (quarta generazione) iPad Pro 11” (seconda generazione) – 2020
    Design invariato rispetto alla generazione precedente. Portano al debutto il sensore LiDAR nel modulo fotografico posteriore, sensore che poi verrà portato anche sulla gamma iPhone.
  • iPad Pro 12,9” (quinta generazione) e iPad Pro 11” (terza generazione) – 2021
    Si tratta dei primi iPad ad ospitare il chip Apple Silicon M1 e a supportare le reti 5G, oltre agli standard Thunderbolt 3 e USB4. Il modello da 12,9 pollici è, inoltre, il primo iPad Pro ad ospitare il nuovo display mini LED Liquid Retina XDR che aumenta considerevolmente il contrasto, grazie ad un migliore controllo della retroilluminazione (reso possibile dalla presenza dei mini LED). A differenza della controparte da 12,9”, il modello da 11 pollici non ottiene il nuovo display mini LED.
  • iPad Pro 12,9” (sesta generazione) e iPad Pro 11” (quarta generazione) – 2022
    Esteticamente e dimensionalmente identici ai predecessori, ospitano il chip Apple Silicon M2 e nuovi sensori che consentono di mostrare all’utente il punto in cui la Apple Pencil scriverà il testo.

iPad Pro M2

iOS era diventato stretto: la nascita di iPadOS

Come anticipato in precedenza, all’inizio gli iPad erano dotati dello stesso identico sistema operativo presente sugli iPhone (iPhone OS prima e iOS poi), presentando la medesima interfaccia seppur zoomata.

La situazione è rimasta invariata fino al 2019, anno in cui divenne fondamentale creare qualcosa di più staccato da iOS e che creasse maggiori possibilità di sfruttare al meglio lo schermo più grande messo a disposizione da un iPad.

Nel settembre del 2019, infatti, venne presentato iPadOS 13, una derivazione ottimizzata di iOS 13 che introduceva svariate novità soprattutto in termini di interfaccia utente (la schermata iniziale presenta una griglia delle icone cinque per sei), multitasking (decisamente potenziato rispetto a quello della controparte iOS, consente di visualizzare più app contemporaneamente), navigazione Web (Safari mostra, di default, le pagine Web in versione desktop) e molto altro.

Un altro passo importante si è concretizzato con la possibilità di sviluppare in casa il design dei propri chip ARM, che hanno debuttato con il nome di Apple Silicon M1 nel novembre 2020: in questo modo, Apple riesce non solo ad ottimizzare, release dopo release, le performance dei suoi prodotti, ma anche a prolungare nel tempo il supporto software, molto più della concorrenza.

Nel 2022, con iPadOS 16.1, è stata inoltre introdotta Stage Manager, una funzionalità che porta il multitasking ad un livello successivo, organizzando automaticamente applicazioni e finestre e semplificando ulteriormente il passaggio da un’attività all’altra, consentendo perfino la creazione di finestre sovrapposte di dimensioni diverse. La funzionalità, inoltre, consente di utilizzare un iPad Air o iPad Pro con chip M1 e M2, collegandolo ad un display esterno con risoluzione fino a 6K: in questo modo, l’utente potrà visualizzare fino a quattro app contemporaneamente su iPad e altre quattro contemporaneamente sul display esterno.

Oltre ad essere un indubbio valore aggiunto, iPadOS è ancora oggi uno degli ambiti in cui vi è il più ampio margine di sviluppo nel mondo iPad, visto che le risorse a disposizione di questi tablet non mancano (in alcuni casi si avvicinano vertiginosamente a quelle messe a disposizione dai MacBook) e quindi, in futuro, potremo assistere all’arrivo di sempre più funzionalità che assottiglieranno ulteriormente il gap tra tablet e computer portatili o che, più semplicemente, renderanno iPad uno strumento ancora più versatile di quanto già non sia.

Cosa ci riserva Apple in futuro?

A proposito di futuro, Apple non sta lavorando soltanto al proprio software per rafforzare la propria posizione di dominio nel settore: sono infatti molte le possibili novità in ambito hardware che potrebbero debuttare ben presto.

Archiviato il passaggio dell’intera gamma alla porta USB-C con addirittura il supporto Thunderbolt per gli iPad Pro, resta il solo iPad di nona generazione tra i modelli ancora a catalogo che presentano la porta Lightning. Un’altra caratteristica ormai esclusiva dell’iPad di nona generazione è la presenza dell’iconico pulsante home con Touch ID, mandato in pensione con un cambio di design che ha nuovamente avvicinato tra loro tutti i modelli a catalogo. Un punto su cui il colosso di Cupertino dovrebbe focalizzarsi, a questo punto, è quello della qualità costruttiva, visti e considerati gli scarsi ottenuti dal più recente iPad di decima generazione.

Al netto di ciò, dal punto di vista dell’innovazione ci aspettiamo di vedere presto iPad Pro dotati di display OLED, con potenze sempre crescenti grazie ai chip Apple Silicon che potrebbero presto essere estesi anche alle altre gamme, con la gamma mini candidata ad essere la prossima.