Con MacBook ci si riferisce alla linea di computer portatili (notebook) della gamma Mac, computer progettati e venduti da Apple, basati sul sistema operativo macOS e venduti dal colosso di Cupertino dal lontano 2006.

La serie MacBook nasce con l’obiettivo di unire sotto un’unica denominazione tutti i prodotti delle precedenti gamme di computer portatili prodotti da Apple e la sua storia è costellata di numerose tappe fondamentali che hanno profondamente cambiato gli scenari, rendendoli notebook iconici e quasi fondamentali per alcune categorie di utenti.

La storia dei MacBook

Volendo partire dalle origini, il primo tentativo di realizzazione di un computer Macintosh portatile da parte di Apple risale al lontano 1989: il notebook, chiamato Macintosh Portable e dotato di hardware derivato dall’elettronica del Macintosh SE, venne venduto fino al 1991 ma fece registrare volumi di vendita decisamente ridotti, nonostante le critiche positive da parte della stampa.

Dopo di esso, Apple decise di sviluppare da zero una nuova macchina che potesse effettivamente stravolgere il segmento di mercato e, nel 1991, nacque il primo PowerBook. Da lì, la serie PowerBook vide nascere quattro generazioni di prodotto (PowerBook, PowerBook Duo, PowerBook G3 e PowerBook G4).

Alla fine degli anni ’90, in seguito alla commercializzazione della terza generazione di PowerBook, nacque l’esigenza di lanciare una serie di notebook che fossero indirizzati al grande pubblico e al settore scolastico: nacquero, dunque, gli iBook (ve ne furono due generazioni, iBook G3 e iBook G4).

Tutti i computer portatili di Apple della prima era, almeno quelli dal 1995 in poi, erano basati sui processori PowerPC; questa scelta venne seguita fino al termine del 2005 (i primi PowerBook erano basati su processori Motorola).

Il Macintosh Portable di Apple

Transizione ai processori Intel e nascita del Marchio “MacBook”

Fino al 2005, dunque, i computer portatili di Apple erano proposti attraverso due serie distinte: i PowerBook (originariamente conosciuti come Macintosh PowerBook), destinati principalmente ad un’utenza professionale, e gli iBook, destinati al grande pubblico.

In quell’anno avvenne una svolta storica che portò Apple ad una profonda ristrutturazione del proprio portfolio prodotti in ambito computer portatili: il cambio di architettura scaturito dal passaggio ai processori Intel in luogo dei vecchi processori PowerPC, con un processo che è stato etichettato come Mactel, unione dei nomi Intel e Mac, resosi necessario per via della scarsa innovazione portata avanti da IBM sulla propria architettura PowerPC.

Il passaggio ai processori Intel coincise con la fusione delle due precedenti gamme PowerBook e iBook nella gamma MacBook. Il 2006, infatti, si aprì con la presentazione del primo prodotto della gamma MacBook, ovvero il MacBook Pro che sostituì il PowerBook, mantenendo la caratteristica destinazione all’utenza professionale. Pochi mesi dopo, nacque il MacBook (serie oggi fuori produzione), sostituto dell’iBook e destinato, come il predecessore, al grande pubblico e agli studenti. Entrambi i nuovi modelli riprendevano le fattezze dei predecessori.

Nel 2008 venne poi introdotto un ulteriore prodotto all’interno della serie, chiamato MacBook Air e con l’ambizione di configurarsi come un portatile leggero e dallo spessore ridotto, con prestazioni di assoluto rilievo: si tratta del primo dispositivo della gamma MacBook ad essere realizzato con una struttura unibody in alluminio.

Il passaggio ai processori ARM

Al netto delle fisiologiche evoluzioni estetiche, prestazionali e funzionali, e dai vari avvicendamenti all’interno della gamma, il primo grande scossone dalla nascita dei MacBook si è registrato un paio di anni fa, con l’inizio del passaggio dai processori Intel x86 ai processori ARM.

Se con i primi modelli del nuovo corso, ovvero i MacBook Air e i MacBook Pro 13 con chip Apple Silicon M1, la “rivoluzione” si manifestò unicamente per via delle nuove potenzialità aperte dal passaggio a soluzioni interne basate su architettura ARM (il design esterno e interno era rimasto invariato, con il lancio dei MacBook Pro 14 e MacBook Pro 16 dotati di chip M1 Pro ed M1 Max avvenne anche un deciso cambio di paradigma dal punto di vista estetico.

Recentemente, infine, Apple ha completato il passaggio della propria gamma ai processori Apple Silicon, facendo fuori dal catalogo tutti i modelli precedenti basati su processori Intel.

La presentazione del chip Apple Silicon M1 nel 2020

Lo scenario attuale

Nel 2022, con l’avvento della seconda generazione di chip prodotti internamente (chiamati Apple Silicon M2), anche la gamma MacBook Air si è profondamente rinnovata: il MacBook Air M2 cambia tutto, tra design, display, chip e disposizione interna dei componenti. Il MacBook Pro 13, invece, è rimasto lo stesso della passata generazione, ricevendo unicamente il nuovo chip per la seconda iterazione di fila.

Il 2023 è iniziato invece con la presentazione a gennaio dei nuovi MacBook Pro da 14 e da 16 pollici con chip aggiornati. A parte la presenza di M2 Pro e M2 Max, non ci sono state novità tangibili dal punto di vista estetico e funzionale. Stesso discorso vale anche per MacBook Air 15, nuovo portatile arrivato il 5 giugno 2023 in occasione della WWDC, modellato sul modello da 13,6″ presentato l’anno precedente, con lo stesso chip Silicon M2, ma dalle dimensioni più generose.

Allo stato attuale, quindi, la serie MacBook è composta dalla famiglia MacBook Air con Air 13 M1, Air 13 M2 e Air 15 M2 e dalla gamma MacBook Pro, disponibile in versione MacBook Pro da 13 pollici, MacBook Pro da 14 pollici e MacBook Pro da 16 pollici.

Si tratta, ancora oggi, di portatili di fascia alta che rientrano tra i migliori notebook sul mercato, dotati di specifiche premium e di alcune peculiarità, ancor più accentuate dalla stretta interoperatività resa possibile da hardware e software prodotti internamente, che consentono a tutti i computer della serie di offrire prestazioni di altissimo livello, specie in alcuni ambiti d’utilizzo (come la creazione dei contenuti), a fronte di consumi energetici non esagerati che permettono diverse ore di autonomia.

macbook air m2 design

Tutti i modelli di MacBook dal 2006 ad oggi

Fatto un po’ un riassunto della storia della serie MacBook, è il momento di ripercorrere tutti i modelli che sono stati lanciati sul mercato dal 2006 ad oggi, evidenziando le principali caratteristiche e innovazioni messe in campo da ognuno di essi.

Gamma MacBook

  • MacBook di prima generazione (policarbonato, 2006-2009)
    Definibile come il MacBook “originale”, il primo modello destinato al grande pubblico venne presentato nel maggio del 2006 e presentava processori Intel Core Duo. Era disponibile in nero e in bianco, con finitura in policarbonato derivante dal precedente iBook G4, rispetto al quale risultava più largo (per via di un display widescreen da 13,3 pollici in luogo dei 12 pollici) ma più sottile.
  • MacBook di prima generazione (unibody in alluminio, 2008)
    Alla fine del 2008 venne annunciato un MacBook con finitura in alluminio la cui vita su piuttosto breve: esso venne infatti sostituito dal MacBook Pro da 13 pollici l’anno successivo.
  • MacBook di seconda generazione (unibody in policarbonato, 2009-2010)
    Nel 2009 vennero presentati i MacBook di seconda generazione, caratterizzati da un rinnovato design unibody in policarbonato, un trackpad multi-tocco, un display retroilluminato a LED e una batteria maggiorata. Sebbene sia stato aggiornato fino alla metà del 2010, il modello venne tolto dal commercio tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012.
  • MacBook da 12 pollici (2015-2017)
    A circa tre anni distanza, venne riesumata la gamma MacBook tramite un nuovo modello da 12 pollici conosciuto come MacBook da 12 pollici o il nuovo MacBook (con display Retina). Tra i portatili della mela morsicata era considerato un dispositivo di fascia più alta rispetto ai MacBook Air di seconda generazione (che all’epoca contava sui modelli da 11,6 e da 13,3 pollici), capace di collocarsi un gradino sotto ai MacBook Pro e di configurarsi come il dispositivo più compatto dell’intera famiglia. Divenne superfluo a metà del 2019, soppiantato dal MacBook Air di terza generazione con display Retina.

Uno dei primi MacBook di Apple

Gamma MacBook Air

  • MacBook Air di prima generazione (2008-2009)
    Il primo MacBook Air è stato presentato da Steve Jobs nel gennaio del 2008. Si trattava di un notebook ultra-compatto dotato di un display LED da 12 pollici con copertura antiriflesso, tastiera di dimensioni standard e trackpad di grandi dimensioni. Mancava il lettore ottico integrato ed era presente una sola porta USB.
  • MacBook Air di seconda generazione (2010-2017)
    Nell’ottobre del 2010 è stato presentato un nuovo modello di MacBook Air da 13,3 pollici con display a risoluzione più elevata, maggiore autonomia e una seconda porta USB. Venne poi introdotto un modello da 11,6 pollici, capace di offrire prestazioni ridotte (seppur migliori rispetto ai netbook della concorrenza) a fronte di un risparmio rispetto al fratello maggiore.
  • MacBook Air di terza generazione (Retina, 2018-2020)
    Dopo 8 anni dal lancio della seconda generazione, arrivano i MacBook Air di terza generazione, caratterizzati dalla presenza di un display Retina da 13,3 pollici (risoluzione 2560 x 1600 pixel), del Touch ID, di due porte Thunderbolt 3 e del jack audio da 3,5 mm. Nel novembre del 2020, poi, il MacBook Air di terza generazione venne aggiornato con il chip Apple Silicon M1, mantenendo invariato il resto.
  • MacBook Air di quarta generazione (2022-2023)
    Durante la WWDC 2022, con un keynote tenutosi in data 6 giugno 2022, Apple ha annunciato i nuovi chip Apple Silicon M2 e ha sfruttato l’occasione per aggiornare i propri portatili MacBook Air, giunti così alla quarta generazione. Questa volta, rispetto al modello lanciato sul finale del 2020, le differenze erano profonde, con un design chiaramente ispirato ai MacBook Pro 14 e MacBook Pro 16 dell’anno precedente e un display che cresce fino a 13,6 pollici, diventando Liquid Retina. Un anno dopo, il 5 giugno 2023, Apple ha lanciato un nuovo modello più grande, MacBook Air 15, che oltre al display da 15,3 pollici, vanta in più due altoparlanti (6 in totale), un trackpad e una batteria più grandi.

Gamma MacBook Pro

  • MacBook Pro di prima generazione (alluminio, 2006-2008)
    La prima generazione di MacBook Pro sfruttava il design del precedente PoweBook G4 ma era dotato di processori Intel Core, offriva una webcam iSight integrata e introduceva il connettore MagSafe. In origine era composta dal modello da 15 pollici (2006), affiancato successivamente da un modello da 17 pollici (2006).
  • MacBook Pro di seconda generazione (unibody, 2008-2012)
    Nell’ottobre del 2008 venne annunciato il MacBook Pro 15 di seconda generazione, caratterizzato da una nuova scocca unibody in alluminio e laterali affusolati in stile MacBook Air, con le porte collocate sul lato sinistro e l’unità ottica collocata sul lato destro. Il modello da 17 pollici arrivò nel gennaio del 2009 e, pochi mesi dopo (giugno 2009), venne introdotto il MacBook Pro 13. Questa generazione fu la prima con batteria non rimovibile dall’utente.
  • MacBook Pro di terza generazione (Retina, 2012-2015)
    Nel 2012 arrivarono i MacBook Pro di terza generazione, commercializzati come MacBook Pro con display Retina: si tratta della prima generazione che non propone un modello da 17 pollici; sono, infatti, disponibili solo modelli da 13 e 15 pollici. Altra innovazione dei MacBook Pro di terza generazione è dettata dallo spazio di archiviazione, disponibile unicamente tramite SSD.
  • MacBook Pro di quarta generazione (Touch Bar, 2016-2020)
    Il 27 ottobre 2016 vennero presentati i nuovi MacBook Pro di quarta generazione (da 13 e da 15 pollici): tutti i modelli, ad eccezione del modello base, presentavano la Touch Bar, uno schermo OLED tattile, collocato nella parte superiore della tastiera (aggiornata con corsa maggiore) al posto dei tasti funzione, che fungeva da fila aggiuntiva di tasti e da centro di controllo; all’estrema destra era collocato un pulsante in vetro zaffiro che fungeva da sensore per il Touch ID, oltre che da pulsante di accensione. Tutte le porte presenti sono sostituite con due o quattro porte Thunderbolt 3 (aprendo le porte, tra l’altro, al supporto per le eGPU).
  • MacBook Pro di quarta generazione con chip Apple Silicon (2020-)
    Nel novembre del 2020, Apple ha introdotto un MacBook Pro 13 dotato del chip Apple Silicon M1, mantenendo invece invariato tutto il resto; si tratta del primo modello della gamma MacBook Pro ad essere dotato di processore proprietario basato su architettura ARM. Nel 2022, poi, il MacBook Pro 13 è stato ulteriormente aggiornato con il chip Apple Silicon M2.
  • MacBook Pro di quinta generazione con chip Apple Silicon (Liquid Retina XDR, 2021-)
    Il 16 ottobre 2021, Apple ha sostituito i MacBook Pro di fascia alta (da 13 e 16 pollici) basati su processori Intel con i MacBook Pro 14 e MacBook Pro 16 basati su processori ARM, nello specifico sugli Apple Silicon M1 Pro ed M1 Max, versioni più spinte dei chip annunciati l’anno prima dal colosso di Cupertino. A differenza dei discorsi legati al modello da 13 pollici, in questo caso siamo di fronte a due macchine completamente diverso da quelle che vanno a sostituire, tanto in termini di design e display (sono stati introdotti i display Liquid Retina XDR con cornici più sottili e notch in stile iPhone), quanto in termini di funzionalità (sparisce la Touch Bar e tornano i tasti funzione). A gennaio 2023 Apple ha presentato i MacBook Pro 14 e MacBook Pro 16 con Apple Silicon M2 Pro e M2 Max, versioni che, a parte il chipset e le specifiche relative, non introducono altre novità significative.

macOS alla base di tutto

Sebbene sui modelli dotati di processori Intel fosse possibile eseguire Windows grazie all’assistente Boot Camp, uno dei punti di forza dell’intera gamma MacBook è il sistema operativo macOS, nato nel 2001. Si tratta di un sistema operativo a finestre, proprietario di Apple, facente parte della famiglia Unix-BSD-DarwinOS.

Nel tempo, il sistema operativo è stato arricchito con un numero sempre maggiore di funzionalità e trova il punto di forza in alcuni applicativi esclusivi, di qualità decisamente elevata, destinati soprattutto ai professionisti e ai creatori di contenuti.

I primi MacBook arrivarono sul mercato con macOS 10.4 Tiger. Attualmente, siamo giunti a macOS 13 Ventura, sistema operativo supportato unicamente, per quanto concerne i computer MacBook, dai modelli lanciati sul mercato a partire dal 2017. In occasione della WWDC 2023, Apple ha annunciato inoltre macOS 14, versione che dovrebbe arrivare in forma stabile a settembre.

macOS 13 Ventura

Cosa c’è nel futuro della gamma MacBook?

Il mondo Apple è in continua evoluzione e l’interesse mediatico che suscitano i prodotti della mela morsicata si riflette in un numero considerevole di rumor riguardanti i progetti futuri. In ambito MacBook, i progetti futuri riguardano la possibile introduzione di una nuova serie di MacBook Air con chip Apple Silicon M3 che andrebbe a rinnovare in maniera più tangibile la serie, considerando il processo produttivo a 3 nm relativo.

Per quanto riguarda, invece, la gamma MacBook Pro, in attesa di quello che dovrebbe essere un fisiologico passaggio ai display OLED atteso in un futuro un po’ remoto, nei prossimi mesi dovrebbero essere annunciati i modelli aggiornati con i chip Apple Silicon M3 Pro ed M3 Max, modelli che con buona probabilità seguiranno la versione meno potente prevista per l’Air. Si attende, infine, il MacBook Pro 13 di nuova generazione.

Guardando ancora oltre, considerando il trend che sta investendo alcuni settori dell’elettronica di consumo, presto potremmo iniziare a sentire parlare in maniera più concreta di un possibile MacBook pieghevole sebbene il primo dispositivo della mela morsicata dotato di uno schermo flessibile , tuttavia, dovrebbe essere un iPad.