Apple Silicon M2 è un System-on-Chip (SoC) sviluppato direttamente da Apple per essere utilizzato nei prodotti della linea Mac e iPad. È arrivato a fine primavera 2022 nella versione standard, seguita poi dalle varianti più potenti M2 Pro, M2 Max e M2 Ultra, tutti quanti basati su architettura ARM64, così come i predecessori della famiglia Apple Silicon M1, i quali hanno segnato l’inizio della transizione dell’azienda dai chip Intel basati su architettura x86/x64, transizione ormai completa.

Caratteristiche e versioni di Apple Silicon M2

Apple ha presentato la seconda generazione di chip il 6 giugno 2022 in occasione della WWDC, montata per la prima volta su MacBook Air e MacBook Pro 13″. Si tratta di Apple Silicon M2 in versione base, che l’ottobre successivo arrivava anche su iPad Pro 2022, e a gennaio 2023 su Mac mini, periodo in cui debuttavano anche le versioni di media potenza del chip: Apple Silicon M2 Pro e M2 Max, su Mac mini (solo il primo) e MacBook Pro 14 e 16. Nel mese di giugno seguente, in occasione alla WWDC 2023 Apple ha presentato invece Silicon M2 Ultra, la variante più potente riservata ai nuovi Mac Pro e alla versione più pregiata di Mac Studio.

Come M1, sono tutti chipset sviluppati utilizzando la tecnologia a 5 nanometri, nonostante ci siano delle differenze importanti sia in termini di prestazioni che di efficienza energetica (oltre che di costi per i dispositivi che li montano).

Apple Silicon M2

La versione base dei chip M2 di Apple basati su ARM sono dotati di CPU a 8 core, di cui 4 ad alte prestazioni e 4 ad alta efficienza, e di GPU a 8 o 10 core a seconda della versione scelta. La cache condivisa a livello di sistema è da 8 MB, mentre la NPU (unità di elaborazione neurale) è a 16 core.

Apple Silicon M1 vs M2

Apple Silicon M2 integra 20 miliardi di transistor, il 25% in più di M1, e un controller di memoria da 100 GBps di banda unificata, il 50% in più rispetto alla generazione precedente. Apple dichiara inoltre un incremento delle prestazioni della CPU del 18%, forbice che sale al 35% per quanto riguarda la GPU di Silicon M2 nella versione a 10 core. La NPU, rispetto a M1, può elaborare oltre il 40% di operazioni in più.

Da segnalare, la presenza di un motore multimediale che include un decoder video che supporta video 8K H.264 e HEVC, il motore video ProRes che migliora la riproduzione in streaming di video 4K e 8K, un nuovo Secure Enclave di Apple per la sicurezza, e un più moderno processore ISP a garanzia di una migliore riduzione del rumore nelle immagini.

Apple Silicon M2 utilizza SDRAM LPDDR5 a 6.400 MT/s in configurazione unificata, configurabile con un massimo di 24 GB, fino a 2 TB per quanto riguarda le unità SSD.

Apple Silicon M2 Pro

Molto più potente di quest’ultimo è Apple Silicon M2 Pro, chip che l’azienda di Cupertino ha introdotto nelle prime settimane del 2023 assieme a M2 Max. È dotato di una CPU a 10 o a 12 core con rispettivamente 6 o otto core ad alte prestazioni e quattro ad alta efficienza. La GPU è invece a 16 o a 19 core a seconda del modello scelto.

Rispetto ad Apple Silicon M1 Pro, la CPU di questa generazione promette fino al 20% di prestazioni in multi-thread in più, mentre la GPU è fino al 30% superiore, secondo i dati condivisi dall’azienda.

Apple Silicon M2 Pro ha inoltre 200 GBps di banda di memoria unificata (il doppio rispetto a M2), un Neural Engine a 16-core più veloce del 40% rispetto alla generazione precedente, un più recente processore ISP per la riduzione del rumore e per l’ottimizzazione delle immagini e un media engine con codifica e decodifica video H.264, HEVC e ProRes con accelerazione hardware per poter riprodurre più video in streaming ProRes a 4K e 8K.

Per quanto riguarda infine la memoria, unificata anche in questo caso, Apple Silicon M2 Pro è configurabile con un massimo di 32 GB di RAM e supporta fino a 8 TB di spazio d’archiviazione su unità SSD.

Apple Silicon M2 Max

Si alza ulteriormente l’asticella della potenza con Apple Silicon M2 Max, dotato della stessa CPU a 12 core della versione più prestante dei Pro, ma con una GPU molto più capace, disponibile in versione da 30 o da 38 core.

Per quanto riguarda l’incremento delle prestazioni, se paragonato a M1 Max, questa nuova generazione del chip di Apple vanta 10 miliardi di transistor in più, per un totale di 67 miliardi, il doppio di banda di memoria unificata, qui a quota 400 GBps e il 30% di velocità grafica in più, secondo quanto dichiarato.

Le altre caratteristiche tecniche di Apple Silicon M2 Max sono in linea con M2 Pro, quali il Neural Engine, il Secure Enclave per la sicurezza, il nuovo processore ISP e il media engine, che in questo caso si avvale però di due motori di codifica video e due motori ProRes, per prestazioni doppie rispetto alla versione Pro.

Apple Silicon M2 Max è configurabile con un massimo di 96 GB di memoria RAM, anche in questo caso unificata, e supporta SSD fino a 8 TB.

Apple Silicon M2 Ultra

Il più potente della famiglia, come anticipato, è Apple Silicon M2 Ultra, un SoC che va a completare la famiglia dei chip M2 posizionandosi al vertice, come esclusiva dei desktop Mac Studio e Mac Pro. È realizzato con la tecnologia a 5 nanometri di seconda generazione e l’architettura UltraFusion di Apple che permette di collegare il die di due M2 Max tramite un interposer in silicio che connette i die con oltre 10 mila segnali garantendo oltre 1,5 TBps di banda a bassa latenza, pur venendo rilevato dal software come un chip singolo.

La CPU è a 24 core (16 high performance e 8 high efficiency) e garantisce un incremento prestazionale massimo del 20% rispetto al precedente M1 Ultra. La GPU è a 60 o a 76 core a seconda della versione che si va a scegliere, e promette un miglioramento massimo del 30% rispetto a quella del medesimo chipset detto.

Il media engine ha invece il doppio delle capacità di M2 Max, offre funzioni dedicate per la codifica e la decodifica video H.264, HEVC e ProRes con accelerazione hardware, che gli consentono di riprodurre fino a 22 stream di video ProRes 422 a 8K. Supporta inoltre fino a 6 monitor Pro Display XDR e più di 100 milioni di pixel.

Apple Silicon M2 Ultra vanta inoltre una banda di memoria pari a 800 GBps, può essere configurato con un massimo di 192 GB di memoria unificata fino a 8 TB di spazio d’archiviazione su unità SSD, e integra un Neural Engine a 32 core che può gestire fino a 31.600 miliardi di operazioni al secondo.

Apple Silicon M2 e M2 Pro contro Intel

Viste le differenze fra le diverse versioni di Apple Silicon M2, passiamo a paragoni esterni. Piccola premessa: i dati che seguono sono forniti da Apple, che ha pubblicato le informazioni in questione su M2 e M2 Pro in base a dei test interni condotti nel mese di maggio 2022 per M2 standard e fra novembre e dicembre 2022 per M2 Pro, quindi su unità di pre-produzione.

Partiamo dalla versione meno potente Apple Silicon M2, che l’azienda di Cupertino ha messo a confronto con un Intel Core i7-1260P a 12 core montato su un notebook MSI Prestige 14 Evo con 16 GB di RAM. Rispetto a quest’ultimo offre quasi il 90% delle prestazioni di picco consumano circa un quarto dell’energia; mentre se paragonato al 10 core M2 garantisce quasi il doppio delle prestazioni a parità di consumi.

Dal punto di vista delle performance della GPU, rispetto alla grafica integrata in un Intel Core i7-1255U a 10 core montata su un Samsung Galaxy Book2 360 con 16 GB di RAM, la stessa unità usata per il paragone precedente, M2 offre prestazioni superiori di 2,3 volte a parità di consumi.

Apple Silicon M2 vs Intel Core

I confronti fra Intel e Apple Silicon M2 Pro prendono in considerazione il MacBook Pro da 16″ con Intel Core i9 con 8 cre a 2,4 GHz, grafica Radeon Pro 5600M con 64 GB di RAM, dispositivo che è fino a 2,5 volte più lento nella compilazione di codice in Xcode e dell’80% nell’elaborazione di immagini in Adobe Photoshop.

Ad ogni modo, a chi volesse approfondire e trovare riscontri più concreti, consigliamo la lettura e la visione delle nostre recensioni di alcuni prodotti che montano Apple Silicon M2:

Windows su Apple M2

Microsoft ha sviluppato una versione specifica del suo sistema operativo Windows adatta all’uso con i processori ARM. In precedenza, grazie a Boot Camp, era possibile sui portatili e desktop dotati di chip Intel di ottenere un sistema dual-boot Windows/macOS, ma ciò non è più possibile dall’avvento di Apple Silicon M1. Gli attuali processori dell’azienda di Cupertino hanno tutte le carte in regola per poter utilizzare Windows on ARM, ma mancano del supporto ufficiale.

Al momento, esistono però metodi alternativi per installare Windows on ARM sui Mac dotati di processore M1, in questa guida ne parliamo più in dettaglio, e lo stesso vale per Apple Silicon M2. Bisogna rivolgersi alla virtualizzazione, affidandosi a Parallels Desktop per eseguire Windows 11; in questo articolo vi spieghiamo come fare.

Dispositivi con Apple Silicon M2

Ad oggi tutti i computer di Apple sono dotati di processori proprietari, Silicon M1 e per la maggior parte M2, compreso l’ultimo baluardo della tradizione Intel Mac Pro è passato ai Silicon da giugno 2023. Il passaggio ad Apple Silicon è dunque completo, con la seconda generazione che è ad oggi preponderante. A seguire l’elenco completo dei dispositivi con Apple Silicon M2 e declinazioni varie:

  • MacBook Air (M2)
  • Mac mini (M2 e M2 Pro)
  • MacBook Pro 13 (M2)
  • MacBook Pro 14 e 16 (M2 Pro e M2 Max)
  • iPad Pro 11″ e 12,9″ (M2)
  • Mac Studio (M2 Max e M2 Ultra)
  • Mac Pro (M2 Ultra)