Abbiamo già visto come l’entrata in vigore nel novembre 2022 del Digital Markets Act (DMA) europeo abbia costretto diverse grandi aziende del settore tecnologico ad adeguarsi alle nuove normative, tra queste figura Apple che è stata individuata come una delle realtà interessate dai nuovi regolamenti. Sono diversi i cambiamenti che dovranno avvenire per varie aziende e, per quel che concerne il colosso di Cupertino, abbiamo visto per esempio come sia ora disponibile, per gli utenti europei, il primo app store alternativo, il cui scopo è quello di porre fine al monopolio dell’azienda nel campo delle app per i propri smartphone.

Nelle ultime ore però, la Commissione Europea ha deciso di mettere i puntini sulle i, individuando un ulteriore sistema operativo della mela che deve sottostare ai nuovi regolamenti del DMA: si tratta di iPadOS, il sistema operativo che muove i tablet dell’azienda.

Apple ha sei mesi di tempo per rendere iPadOS conforme al DMA

Negli ultimi otto mesi la Commissione Europea ha condotto un’indagine per stabilire se iPadOS avesse un potere di mercato sufficiente da giustificare una regolamentazione più severa, la conclusione è giunta poche ore fa e la Commissione ha designato il sistema operativo iPad come servizio gatekeeper ai sensi delle regole del DMA.

Ricordiamo che con il termine gatekeeper ci si riferisce alle imprese o ai servizi che:

  • detengono una posizione economica di grande rilievo, tanto da poter avere un impatto significativo sul mercato interno, operando in più paesi dell’UE;
  • sono destinatarie di una forte posizione di intermediazione, andando di fatto a collegare un’ampia base di utenti a un rilevante numero di aziende;
  • detengono (o stanno conseguendo le condizioni per poterlo fare) una posizione solida e duratura sul mercato, ovvero stabile nel corso del tempo. In pratica è un gatekeeper l’impresa che ha corrisposto ai due criteri indicati in precedenza in ciascuno degli ultimi tre esercizi finanziari.

La Commissione Europea ha dunque stabilito che anche iPadOS, in base alle norme del DMA, dovrà adeguarsi e rispettare tutta una serie di regole come permettere agli utenti (in Europa) di scaricare app al di fuori dell’App Store di Apple, disinstallare app precaricate sui dispositivi e selezionare servizi predefiniti come browser dalle schermate di scelta.

Come si evince dalla dichiarazione di Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, Apple è costretta ad adeguarsi entro un limite di tempo prestabilito:

La legge sui mercati digitali è uno strumento dinamico che ci consente di affrontare le realtà dei mercati digitali. Oggi abbiamo portato l’iPadOS di Apple nell’ambito degli obblighi DMA. La nostra indagine di mercato ha dimostrato che, nonostante non raggiunga le soglie, iPadOS costituisce un importante gateway su cui molte aziende fanno affidamento per raggiungere i propri clienti. La decisione di oggi garantirà che l’equità e la contendibilità siano preservate anche su questa piattaforma, oltre agli altri 22 servizi che abbiamo designato lo scorso settembre. Apple ha sei mesi per rendere iPadOS conforme al DMA.

Il colosso ha dunque sei mesi di tempo per adeguare iPadOS alle nuove norme, pena la possibilità di incorrere in multe fino al 10% delle sue entrate globali o fino al 20% per infrazioni ripetute. Inoltre è interessante notare come, stando alla dichiarazione riportata poco sopra, il sistema operativo degli iPad sia stato considerato un importante gateway nonostante non abbia raggiunto le soglie richieste, nello specifico hanno giocato un ruolo fondamentale gli utenti aziendali, visto che il numero di utenti aziendali ha superato la soglia quantitativa del gatekeeper di “undici volte”, mentre il numero degli utenti finali era “vicino alla soglia e si prevede che aumenterà nel prossimo futuro”.

Ad ogni modo, per quanto Apple sia ora costretta ad adeguarsi al DMA anche per iPadOS, sembra che il sistema operativo in questione non debba ricevere tutte le modifiche di iOS; bisognerà attendere per scoprire come l’azienda deciderà di adeguarsi alle norme stabilite dal DMA.