La settimana scorsa Apple ha aggiornato buona parte della sua gamma di computer, portando sul mercato i nuovi MacBook Pro 14 e 16 M2 Pro e Max, e togliendo di mezzo la versione Intel di Apple Mac mini, ora affidato ai Slicon M2 e M2 Pro.
La transizione ai chip proprietari è dunque quasi completa, visto che all’appello manca soltanto il buon Mac Pro, configurabile ancora coi processori Intel Xeon W. I tempi paiono tuttavia maturi per un aggiornamento simile, con una qualche nuova versione di Apple Silicon M2, anche alla luce delle ultime indiscrezioni emerse nelle scorse ore che possono far tuttavia storcere il naso a molti.
Il nuovo Mac Pro sarà meno “Pro”, secondo Gurman
Nel corso delle ultime settimane Apple Mac Pro è stato protagonista di diverse voci che bene o male ne hanno disegnato i contorni, tuttavia ancora parecchio indefiniti. Lo scorso ottobre se ne parlava ad esempio per una possibile integrazione di un certo Apple Silicon M2 Extreme dotato di CPU a 48 core e di GPU a 160, configurabile con addirittura 384 GB di RAM. Numeri poi ridimensionati nelle settimane successive.
Più di recente trapelavano poi notizie relative a un più normale Apple Mac Pro con M2 Ultra, con CPU a 24 core e GPU a 76 core, configurabile in maniera simile alla versione attuale, senza estremismi di alcuna sorta. A dirlo era il noto Mark Gurman, giornalista di Bloomberg che proprio nelle scorse ore ha confermato alcune sue precedenti ipotesi, purtroppo per molti.
Con un tweet ha riferito infatti che il nuovo Mac Pro sarà poco aggiornabile: a suo dire non si potranno sostituire né la GPU e nemmeno i moduli RAM. Il perché è presto detto: i chip Apple Silicon non supportano al momento GPU esterne e Casa Cupertino potrebbe bloccare gli utenti da aggiornamenti eventuali, lasciando spazio solo alle configurazioni presenti sull’Apple Store in fase d’acquisto. Ciò vorrebbe dire che l’unico upgrade possibile per i nuovi Apple Mac Pro rimarrebbe lo spazio d’archiviazione.
A parte questo e alla configurazione massima di 76 core per la GPU, Gurman ha specificato anche che non dovrebbe cambiare il design, col medesimo sistema di raffreddamento che rimarrebbe uno dei vantaggi più tangibili rispetto a Mac Studio (e Mac mini).
A questo punto, ci aspettiamo che Apple lo presenti a stretto giro, magari entro il secondo trimestre dell’anno per completare la transizione ad Apple Silicon.
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