Torniamo a occuparci di processori e in particolare di CPU Intel con la prova sul campo del Core i7-14700, uno dei modelli più validi della serie Core 14a gen sotto il profilo prestazioni/consumi e non solo. Questa affermazione è in sostanza uno spoiler di quello che vedrete nella sezione relativa ai test, risultati che in realtà noi ci aspettavamo ma che ora possiamo confermare con dati concreti.
Intel Core i7-14700 riprende la stessa configurazione del fratello maggiore, il Core i7-14700K che avevamo provato con ottimi risultati in autunno; a differenza di quest’ultimo e degli altri modelli della serie K (unlocked) però, si tratta di una versione con moltiplicatore e TDP bloccato a 65 watt. Ma vediamo come va la nuova CPU Intel e soprattutto se, nonostante le caratteristiche sopraccitate, è presente un qualche margine per incrementare e ottimizzare le performance, peculiarità che però non sarà determinante nel nostro giudizio.
Indice:
- Intel Core 14a gen e i modelli a “basso consumo”
- Intel Core i7-14700: ecco le differenze con Intel Core i7-13700
- Aggiorniamo la nostra build con la MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi 7
- Piattaforma e metodologia di test
- Temperature, consumi e gestione TDP
- Intel Core i7-14700: ecco come va nei benchmark
- Considerazioni
Intel Core 14a gen e i modelli a “basso consumo”
Prima di vedere come va questo Intel Core i7-14700, parliamo un po’ di caratteristiche tecniche e peculiarità delle CPU Core 14a gen. Annunciati al CES di Las Vegas, i processori Raptor Lake-S “Refresh” da 65 watt non si discostano molto dai modelli serie K; propongono praticamente lo stesso numero di core/thread ma con frequenza più contenute e un TDP che, almeno sulla carta non può essere modificato al pari del moltiplicatore di clock. A parte il risparmio energetico e la leggera flessione in ottica frequenza e prestazioni assoluta, la differenza di base è che su questo tipo di chip non potremo incrementare il clock dei P-Core e degli E-Core, a meno di agire sulla frequenza B-CLOCK (ma questo ormai non è più possibile e non ci interessa molto in realtà).
Abbiamo già discusso le caratteristiche dei processori Intel Core 14a gen-S, denominati Raptor Lake-S Refresh in quanto ripropongono la stessa architettura degli Intel Core 13a gen. Realizzati su nodo produttivo Intel 7 Ultra (10 nm SuperFin Enhanced), queste CPU sono caratterizzate da un design ibrido che prevede la coesistenza sullo stesso die di Core ad alte prestazioni “Raptor Cove” e core efficienti “Gracemont Enhanced”.
A bordo è presente un chip grafico integrato Intel UHD 770, abbinato al doppio supporto DDR4/DDR5, compatibilità per lo standard PCI-E 5.0 e ovviamente tecnologie proprietarie come Intel Gaussian e Neural Accelerator 3.0 e DL Boost (Deep Learning). Non meno importante risulta la retrocompatibilità, infatti tutti i prodotti desktop Raptor Lake-S Refresh utilizzano il socket LGA 1700, risultando quindi pienamente compatibili con le attuali schede madri basate su chipset serie 700 e serie 600.
Intel Core i7-14700: ecco le differenze con Intel Core i7-13700
Al pari del Core i7-14700K, un’altra caratteristica di spicco dell’Intel Core i7-14700 è il “miglioramento” in ambito multi-threading rispetto al suo predecessore, il Core i7-13700. Questa particolare versione Core i7 infatti, è l’unico della gamma a essere interessato da un incremento del numero dei core rispetto alla precedente generazione. Si passa da un totale di 16 core a 20 core (+25% per intenderci), dove i P-Core rimangono 8, mentre gli E-Core passano da 8 a 12, avvicinandosi quindi alla configurazione dei due flagship Core i9-14900 e Core i9-13900.
Ricapitolando, questo chip garantisce 20 core fisici e 28 thread logici grazie all’implementazione della tecnologia Hyper-Threading di Intel, un salto di qualità che porterà benefici solo nelle prestazioni multi-thread di un certo peso. D’altro canto però, il netto incremento delle frequenze operative dovrebbe fare il resto e garantire un netto boost rispetto al Core i7-13700, anche in altre applicazioni come i giochi.
Rispetto a quest’ultimo, rileviamo un aumento della frequenza Turbo Boost di 200 MHz, ossia 5,4 GHz contro i 5,2 GHz del modello Core 13a gen; sale anche la frequenza degli E-Core da 4,1 a 4,2 GHz, così come l’Intel Smart Cache che dai 30 MB del Core i7-13700 passa a 33 MB. Rimangono invariati i valori di TDP, o meglio, sia del PBP o Processor Base Power (65 watt) che dell’MPT (Maximum Turbo Power), sempre impostato a 219 watt. Ma vediamo nel dettaglio le caratteristiche tecniche del processore Intel, paragonato al suo predecessore, proposto ricordiamo allo stesso prezzo di listino, 384/394 dollari.
Intel Core i7-14700 – Scheda tecnica
- Processo Produttivo Intel 7 (Ultra) – 10nm SuperFin Enhanced 3a gen
- Architettura Raptor Cove + Gracemont Enhanced
- Core/Thread 20C/28T (8C/16T+12C/12T)
- Intel Smart Cache 33MB
- Frequenza Base 2,1 GHz (P-Core), 1,5 GHz (E-Core)
- Frequenza Turbo Boost Massima 5,4 GHz (P-Core), 4,2 GHz (E-Core)
- Supporto DDR5/DDR4 DDR5 5600 – DDR4 3200
- Grafica Intel UH 770
- PCI-E 16 linee PCI-E 5.0 + 4 PCI-E 4.0
- TDP (PL1) o Processor Base Power (PBP) 65 watt
- TDP (PL2) o Maximum Turbo Power (MTP) 219 watt
- Socket LGA 1700
- Prezzo 384/394 dollari
Intel Core i7-13700 – Scheda tecnica
- Processo Produttivo Intel 7 (Ultra) – 10nm SuperFin Enhanced 3a gen
- Architettura Raptor Cove + Gracemont Enhanced
- Core/Thread 16C/32T (8C/16T+8C/8T)
- Intel Smart Cache 30MB
- Frequenza Base 2,1 GHz (P-Core), 1,5 GHz (E-Core)
- Frequenza Turbo Boost Massima 5,2 GHz (P-Core), 4,1 GHz (E-Core)
- Supporto DDR5/DDR4 DDR5 5600 – DDR4 3200
- Grafica Intel UH 770
- PCI-E 16 linee PCI-E 5.0 + 4 PCI-E 4.0
- TDP (PL1) o Processor Base Power (PBP) 65 watt
- TDP (PL2) o Maximum Turbo Power (MTP) 219 watt
- Socket LGA 1700
- Prezzo 384/394 dollari
Aggiorniamo la nostra build con la MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi 7
Rispolverando la nostra bench test per questa primavera 2024, abbiamo deciso di fare un aggiornamento sul reparto scheda madre con la MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi; si tratta di un modello di fascia medio-alta del catalogo MSI per CPU Intel che abbiamo deciso di mettere alla prova sul lungo termine anche per saggiare l’affidabilità della serie MAG dell’azienda taiwanese (vi faremo sapere). Le prime impressioni sono state molto positive, confermando la qualità e la cura per i dettagli che avevamo riscontrato su altre schede madri MSI negli anni passati; il bundle può essere definito più che adeguato visto il prezzo (molto gradito il connettore per il pannello frontale), mentre passando all’estetica e al design non troviamo stravolgimenti rispetto alla già valida MSI MAG Z790 Tomahawk WiFi (6E), fatta eccezione per gli inserti verde lime che caratterizzano il nuovo modello con WiFi 7.
MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi infatti supporta il WiFi 7 per sfruttare i router di ultima generazione e connessioni wireless sino a 5,8 Gbps; la connettività però non si ferma qui e prevede anche bluetooth 5.4 e una porta LAN 2,5 Gbps, insomma una scheda pensata sicuramente per i gamer. Utilizzando il chipset top di gamma Intel Z790 su socket LGA 1700, la proposta MSI supporta tutti i più recenti processori Intel Core 14a gen (anche Core 13a e 12a), compresi i modelli serie K e tutte le funzionalità pensate per l’overclock (compreso un BIOS ottimizzato).
Parlando di qualità e dotazione, questa scheda offre un PCB a 6 strati e dissipatori estesi per la zona socket oltre che soluzioni ad hoc per raffreddare gli SSD M.2 (Shield Frozr), con tanto di installazione tool free. A bordo è presente un robusto VRM a 16+1+1 fasi con Core Boost Technology e doppio connettore EPS 8pin, una sicurezza in ottica overclock e stabilità; non manca uno slot PCI-E 5.0 x16 rinforzato, slot M.2 con PCI-E 5.0, tre slot M.2 Gen 4.0 e ben 8 porta SATA 6 Gbps per tutto lo storage che vi serve.
Una capacità di espansione davvero niente male per questa MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi che supporta memorie DIMM DDR5 in Dual-Channel, con una capacità di massima di 256 GB su quattro moduli e velocità sino a 7.800 MT/s; buona anche la dotazione di porte, con diverse USB Type-A, USB-C con supporto 3.2 Gen 2×2 20 Gbps, HDMI e Display Port, oltre a un valido reparto audio affidato al chip Realtek ALC4080 con 7.1 canali ad alta risoluzione. A corredo di tutto questo hardware troviamo anche un software di gestione proprietario, MSI Center, con diverse opzioni per monitorare il sistema, gestire effetti RGB, creare profili personalizzati, effettuare diagnostica e molto altro.
Piattaforma e metodologia di test
Intel Core i7-14700 passerà attraverso la nostra classica suite di test e benchmark, valuteremo consumi, prestazioni in single e multi-core, oltre alla resa nei giochi, il tutto comparandolo con altri modelli presenti nel nostro database.
A seguire trovate la configurazione hardware utilizzata per l’occasione:
- Processori: Intel Core i9-14900K, Intel Core i7-14700K, Intel Core i7-14700, AMD Ryzen 7950X
- Dissipatore: Corsair iCUE LINK H150i LCD, NZXT KRAKEN ELITE 360 RGB (AMD)
- Schede madri: MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi 7 (Intel), ASUS TUF GAMING X670E-PLUS (AMD)
- Memorie:
- Scheda grafica: Gigabyte GeForce RTX 4070 Super Gaming OC
- Storage SSD: Corsair MP600 ELITE 2 TB
- Alimentatore: Corsair RM1000x 1000 watt
- Sistema Operativo Windows 11 PRO e driver aggiornati all’ultima versione disponibile
Riguardo invece i benchmark effettuati, abbiamo cercato di spaziare dal rendering, passando per la produttività, arrivando ovviamente ai giochi, rigorosamente testati a 1080P per avere un impatto maggiore sul processore.
Suite benchmark CPU:
- Cinebench R23
- Blender – Scena BMW
- 7-Zip Benchmark 32MB
- WinRAR test Multi-thread
- AIDA64 Extreme Crittografia AES
- CPU-Z Benchmark integrato
- Final Fantasy XV
- Hitman 3
- F1 2022
- Rainbow Six Extraction
- CyberPunk 2077
Temperature, consumi e gestione TDP
Prima di passare ai benchmark delle prestazioni, è doveroso un passaggio di stress-test dove andremo ad analizzare temperature e consumi dell’Intel Core i7-14700, il tutto senza tralasciare la questione legata al TDP e a eventuali modifiche su quello che, almeno sulla carta, rimane un chip bloccato per l’overclock. Fatte tutte le ottimizzazioni del caso per preparare la build, iniziamo con un Clear CMOS per resettare la scheda madre, “caricando”, se così vogliamo dire, le impostazioni di fabbrica di questo processore (almeno vorremmo).
Al pari di altre schede madri Z790 concorrenti, anche in questo caso notiamo però che di default la MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi 7 imposta in automatico dei valori di Power Limit a fondo scala, al pari se vogliamo di un modello della serie Intel Core K. Ricordando che la scheda tecnica e le specifiche Intel prevedono un PL1 a 65 watt e un PL2 a 219 watt (TAU 28 secondi), abbiamo voluto provare il processore così come lo potrebbe utilizzare un utente standard che non mira all’overclock e al tuning, scegliendo per questo una CPU cosiddetta “locked”.
Verificando successivamente con HWiNFO, in Windows rileviamo un PL impostato a 280 watt con PL2 a 4.095 watt, sostanzialmente fornendo al Core i7-14700 gli stessi parametri del gemello sbloccato Core i7-14700K, con l’unica differenza che non possiamo agire sui moltiplicatori di clock o sul BCLOCK (purtroppo). Confermato quindi che i nostri P-Core operano a un massimo di 5,3 GHz (all-core) con gli E-Core a 4,2 GHz fissi, carichiamo quindi il profilo XMP 3.0 delle Corsair a 7.200 MT/s senza problemi e iniziamo una tornata di test con tali impostazioni; a queste poi seguirà una sessione con impostazioni manuali di PL1 e PL2 a 65 watt e 219 watt.
Per mettere sotto torchio il chip Intel utilizziamo un loop di Cinebench R23, l’ideale simulare un carico estremo e rilevare consumi e temperature; lo stesso test sui consumi di picco viene fatto anche con carichi meno impegnativi come il gaming o applicativi come 7-Zip. Come si evince dal grafico a seguire, la differenza in alcune occasioni non è poi così trascurabile (come era facile prevedere), confermando quindi che l’accoppiata Intel Z790 con una CPU “locked” non garantisce (almeno al momento) che il chip utilizzerà i parametri di fabbrica Intel.
Non potendo intervenire sul moltiplicatore di clock, la logica potrebbe suggerire che non serve utilizzare un tale profilo da BIOS, tuttavia, come vedremo nel paragrafo a seguire, con i parametri di fabbrica Intel cambiano non solo i valori PBP (Processor Base Powe o PL1) e MTP (Maximum Turbo Power o PL2), ma anche il TAU (Turbo Time Parameter). In questo caso il TAU non è più illimitato e, in coppia con i valori decisamente contenuti per PL1 e PL2 (65 e 119 watt), taglia nettamente e anticipatamente le frequenze di clock, impattando sensibilmente sulle prestazioni.
Questa peculiarità non va vista in ottica negativa, in quanto impatta sulle prestazioni, ma dati alla mano permette di adattare questa serie di processori a diverse tipologie di sistemi (vedi form-factor) e sistemi di dissipazione. Non c’è da fare molti calcoli, nel primo scenario il Core i7-14700 arriva anche a 90 °C e 291 watt di consumo (vicino a un modello serie K), nel secondo scenario si attesta a circa 77 °C per calare repentinamente a 44 °C con un consumo di picco che si blocca a 181 watt. Fino a qui i dati crudi, ma vediamo quanto questo comportamento va a impattare sulle prestazioni assolute.
Intel Core i7-14700: ecco come va nei benchmark
Come avrete capito, la prova su banco del Core i7-14700 ora non si focalizza (solo) sulle prestazioni offerte in relazione ad altri modelli, ma anche e soprattutto sull’impatto del TDP del chip impostato dalla scheda madre o dall’utente. I grafici da questo punto di vista non mentono e confermano che la differenza sostanziale si nota nei carichi multi-core prolungati e particolarmente stressanti (vedi Cinebench ad esempio), risultando meno evidenti nel gaming o applicativi meno impegnativi come può essere il test sintetico di CPU-Z in single e multi-thread.
Il divario negli scenari sopra citati è importante, mentre nell restante parte della suite non rileviamo particolari differenze, compreso il gaming, ambito dove il core i7-14700 a 65 watt perde solo qualche FPS rispetto al profilo con i parametri di potenza sbloccati. Per l’occasione abbiamo comparato il processore all’attuale top di gamma Intel, il Core i9-14900K, rilevando prestazioni non molto distanti e decisamente incoraggianti per il Core i7-14700.
Considerazioni
Al termine di questa prova sull’Intel Core i7-14700 possiamo affermare che anche questa variante con TDP (apparentemente) bloccato, presenta diversi punti a favore che lo rendono interessante oltre che appetibile per una vasta fascia di utenza. Se non vi interessa l’overclock e cercate di contenere i consumi, oppure volete solo risparmiare qualcosa sul dissipatore e più in generale sulla spesa finale del PC, l’opzione Core i7-14700 è seriamente da valutare, a patto però di individuare il giusto sistema di dissipazione e relativo form-factor della vostra build.
Se il vostro intento è quello di spremere tutto il potenziale di un chip del genere, che ribadiamo non si può overcloccare, bisogna avere a disposizione una scheda madre ad hoc (i modelli Z790 sono una sicurezza) e un dissipatore adeguato. Nel nostro caso abbiamo gestito tutto al meglio con il Corsair iCUE LINK H150i LCD, ma se volete replicare in qualche modo questa configurazione scordatevi di farlo con il dissipatore in dotazione a questa versione boxed, utile solo se usiamo il chip da parametri Intel (noi consigliamo comunque una soluzione aftermarket).
Per il resto niente da obiettare su questa CPU Intel Raptor Lake S, molto valida in tutti gli ambiti di utilizzo, gaming compreso; sui consumi la questione è leggermente più articolata, o meglio, è da considerare in base allo scenario utente e alle scelte fatte a monte della realizzazione della nostra configurazione. Fondamentalmente il Core i7-14700 può adeguarsi a un sistema SFF, ma anche a un desktop di fascia alta, abbinato a una scheda grafica ad alto profilo e almeno a un impianto a liquido AiO.
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