È uno degli smartwatch di Garmin più particolari, un orologio rugged che abbiamo tenuto al polso da circa un mese e di cui è tempo di tirare le somme. Non si tratta di uno “sportwatch vero e proprio” come lo sono i Forerunner o i Fenix, per rimanere nella famiglia dei Garmin, ma non è nemmeno uno smartwatch con chissà quali funzioni smart. Garmin Instinct 3 AMOLED è una sorta di via di mezzo tra le due tipologie di prodotti, un orologio versatile e particolare ma un po’ troppo costoso.
Indice:
Design, materiali e caratteristiche tecniche di Garmin Instinct 3 AMOLED
Quattro viti nella ghiera, molto spessa e con incise alcune abbreviazioni delle funzioni dei cinque pulsanti fisici, ghiera che sporge molto rispetto allo schermo, che risulta così protetto abbastanza dagli urti. È realizzato completamente in plastica (polimero rinforzato in fibra), a esclusione della porzione di lunetta colorata di arancione (nel modello in prova), che è in alluminio, e del vetro che protegge il display, anch’esso rinforzato, ma chimicamente.

Garmin Instinct 3 AMOLED è fatto così, un orologio robusto ma che non vanta materiali nobili e pregiati. Allo stesso tempo non sembra affatto un giocattolo, perché solido e non troppo leggero (pesa 53 grammi). Nonostante il diametro abbastanza contenuto è molto spesso (14,9 mm), un dettaglio di cui tener conto in fase d’acquisto perché potrebbe risultare un po’ ingombrante per chi ha polsi medio-piccoli.

Abbiamo provato la versione da 45 mm, la Limited Edition Neotropic con cinturino in silicone in tinta, il modello più particolare e vistoso della gamma Instinct presentata a inizio anno e aggiornata a settembre che, per i polsi più grossi, include anche dei modelli da 50 mm. Per inciso, volendo ci sono anche Instinct 3 Solar e Instinct E, ma montano entrambi degli schermi MiP di vecchia generazione, motivo per cui sono a nostro avviso meno interessanti della variante AMOLED in prova, che già nella versione da 45 mm, vanta una buona autonomia che rende per certi versi inutile la presenza delle altre varianti in gamma, a nostro avviso.
Dell’autonomia ne parleremo più avanti. Ci soffermiamo invece un momento sullo schermo, un pannello AMOLED da 1,2 pollici di diametro, con risoluzione 390 x 390 pixel e una buona luminosità. Garmin non dichiara i numeri, ma si vede abbastanza bene sotto la luce diretta del sole (è comunque molto meno luminoso del display dei Forerunner 970 e di Suunto Race 2, un altro sportwatch che stiamo provando in questi giorni). Non è touchscreen (stranamente), ma non è affatto un problema perché ci sono i classici cinque pulsanti fisici degli orologi del produttore, molto comodi per gestire le varie funzioni e navigare tra i menu dello smartwatch.

Per il resto, nulla da dire, è un bel prodotto, resistente, robusto e senza dubbio particolare, abbastanza vistoso, soprattutto nella colorazione in prova. Deciso il feedback aptico, buona anche la sensazione che restituiscono i pulsanti, nonostante siano di plastica come tutto l’orologio, aspetto che esamineremo poi, soprattutto in relazione al prezzo di vendita.
Una chicca? La torcia a LED, mutuata dai modelli più costosi che, nonostante possa sembrare di primo acchito un’aggiunta superflua, è una gran comodità, sia per questioni di sicurezza (correndo di sera, per esempio) che per questioni più pratiche e quotidiane, come girare per casa di notte senza accendere le luci evitando di disturbare altre persone, grazie ai tre livelli di luce bianca e alla luce rossa, piuttosto potenti e facilmente regolabili.

Le specifiche chiave
- dimensioni e peso: 45 x 45 x 14,9 mm; 53 grammi
- materiali:
- ghiera in polimero rinforzato e alluminio
- cassa in polimero fibro rinforzato
- vetro chimicamente rinforzato
- cinturino in silicone (con passo da 22 mm)
- schermo AMOLED (non touchscreen) da 1,2″ di diametro con risoluzione di 390 x 390 pixel
- spazio di archiviazione: 4 GB
- impermeabile fino a 10 atmosfere (circa 100 metri di profondità)
- sensori: cardiofrequenzimetro, altimetro barometrico, saturimetro, pulsossimetro, giroscopio, luce ambientale e bussola digitale
- sistemi di posizionamento: GNSS multibanda (L1 + L5) con GPS, GLONASS, Galileo, QZSS e BeiDou
- connettività: Bluetooth e ANT+
- torcia a LED
- impermeabile fino a 10 ATM
- autonomia dichiarata da Garmin:
- Smartwatch: fino a 18 giorni (7 always on)
- Modalità orologio con risparmio energetico: fino a 24 giorni
- Solo GPS: fino a 32 ore
- Tutti i sistemi satellitari: fino a 25 ore
- Tutti i sistemi satellitari + Multibanda: fino a 23 ore (con un uso tipico della tecnologia SatIQ)
- Durata massima della batteria in modalità GPS: fino a 68 ore
- GPS Expedition: fino a 16 giorni

3 metri di scarto tra la quota rilevata e quella effettiva
Le (tante) funzioni sportive
Non è uno sportwatch vero e proprio, come dicevamo, ma essendo un Garmin non sorprende trovare tante funzioni sportive e opzioni con cui poter tenere traccia delle proprie attività. Instinct 3 AMOLED è infatti uno strumento adatto per allenarsi perché fornisce informazioni utili sullo stato di salute con HRV Status, indica i tempi di recupero, i parametri relativi all’acclimatazione sia al calore che alla quota, e varie altre utilità come i piani di allenamento di Garmin Coach, la funzione di creazione di allenamento, gli allenamenti giornalieri consigliati in base al proprio carico e stato di forma, la funzione di prontezza Training Readiness e altro ancora.

Ci si possono monitorare tanti sport, ognuno dei quali ha dei profili dedicati con varie specificità e funzioni peculiari. Per esempio, si può aggiungere perfino il peso dello zaino in alcune attività sportive per avere dati più precisi a fine allenamento e per non scombinare le varie statistiche e informazioni che ne derivano.
In queste settimane abbiamo provato Garmin Instinct 3 AMOLED per correre, camminare, fare escursioni, nuotare in piscina e in alcune sessioni di allenamento con i pesi e a corpo libero. In questi ultimi contesti l’orologio mostra le zone muscolari utilizzate, registra le ripetizioni (non perfettamente ma, com’è normale che sia, dipende dal tipo di esercizio e dai movimenti del polso/braccio), oltre agli altri dati relativi a frequenza cardiaca, calorie e altro. Delle sessioni di nuoto fornisce varie metriche utili e anche non molto comuni, come la frequenza delle bracciate, lo swolf, lo stile e altre cose. Negli allenamenti di trail running misura la potenza, i dati del vento, l’oscillazione verticale, il tempo di contatto con il suolo e altro. E di ogni profilo sportivo è possibile modificare un sacco di parametri visualizzando e attivando solo ciò che serve.

Nel complesso, si è comportato sempre bene, risultando pronto, veloce e affidabile in ogni situazione. E ci è sembrato anche molto preciso in termini di registrazione dei dati cardiaci e di geolocalizzazione, come vi spieghiamo qui di seguito.
Benissimo il GPS, benino il cardiofrequenzimetro
Sia nelle sessioni di corsa su strada che nelle attività di trail running ed escursionismo in montagna abbiamo tenuto attiva l’impostazione automatica che sceglie la modalità satellitare più adatta in base all’ambiente in cui ci si trova (la cosiddetta modalità SatiIQ) opzione che permette di attivare l’opzione più energivora come il GNSS multibanda (qui per saperne di più) solo quando necessario.
L’aggancio dei satelliti è molto rapido, le tracce registrate molto precise, come ci si potrebbe aspettare da un dispositivo come Garmin Instinct 3 AMOLED, che ha praticamente tutto il necessario per cavarsela anche nei posti più impervi. Quindi no, non serve nemmeno tenere attiva l’impostazione con la massima precisione, perché già attivando la modalità automatica i dati sono praticamente perfetti, sia in alta montagna che nei boschi o tra i palazzi. Non lo abbiamo provato nei canyon più profondi e impervi e nemmeno tra i grattacieli, nostro malgrado, ma non abbiamo riscontrato problemi nemmeno in alcuni boschi molto fitti o in un canale ad alta quota piuttosto stretto e profondo, per inciso.

Ci ha convinto meno il cardiofrequenzimetro Garmin Elevate Gen4, un sensore vecchiotto ormai, superato dal Gen5 che abbiamo avuto modo di provare (con soddisfazione) con Garmin Forerunner 970. Nonostante sia in giro da un po’ ormai, l’azienda ha preferito optare per la generazione precedente (probabilmente per questioni economiche), cosa che fa storcere un po’ il naso considerando che Instinct 3 AMOLED è un dispositivo recente e tutt’altro che di fascia bassa.

Comunque, considerazioni a parte e rimandate più giù di qualche riga, ci ha sorpreso comunque. Vuoi per la cassa differente in cui è montato, vuoi per la probabile ottimizzazione software di Garmin, pur essendo lo stesso e identico sensore cardio di Vivoactive 5, in molti casi inaffidabile, si è comportato benino. Lo abbiamo messo alla prova in vari contesti, sia a paragone di Suunto Run, che a confronto con Suunto Race 2 (di cui uscirà a breve la recensione), in tutti i casi con la fascia cardio Polar H10 come riferimento.

Tralasciando il nuoto, attività decisamente problematica per i cardiofrequenzimetri ottici, e mettendo da parte anche le sessioni di allenamento a corpo libero e con i pesi, dove la lettura è spesso impedita dai movimenti talvolta eccessivi del polso ed è pertanto quasi impossibile trovare smartwatch capaci di restituire dati precisi, sia nella corsa che nelle camminate ed escursioni in montagna se l’è cavata bene.
Niente picchi, variazioni rilevate con precisione e, ogni tanto, qualche ritardo nei cambi repentini di ritmo. Ma nella maggior parte delle situazione è risultato abbastanza in linea con i dati della fascia cardio, come si evince da questo confronto a tre in cui le due linee allineate sono le registrazioni di Garmin Instinct 3 AMOLED e della fascia cardio Polar H10; fuori strada invece il Suunto Run, che rimane sempre su livelli più bassi.

Garmin Instinct 3 AMOLED non è uno smartwatch cartografico, non ha le mappe integrate né c’è modo di aggiungerle. Ha tuttavia delle funzioni di navigazione utili per orientarsi seguendo una traccia caricata dall’utente o sfruttando la registrazione stessa dell’attività per tornare al punto di partenza con la funzione TrackBack.

È possibile creare una traccia da seguire direttamente da Garmin Connect oppure importarla da app di terze parti come Komoot o Strava, tracce di cui l’orologio mostra a schermo il percorso, la freccia con la propria posizione, le svolte, il dislivello fatto e quello rimanente, gli avvisi quando si è fuori rotta e altre informazioni utili. Ma non i sentieri, le curve di livello e tutte le altre informazioni presenti sugli smartwatch cartografici che permettono di orientarsi consultando le mappe e sfruttando altre funzioni qui assenti.

Salute e funzioni smart
Garmin Instinct 3 AMOLED integra inoltre varie funzionalità con cui monitorare il proprio stato di salute. ECG a parte, ha le stesse funzioni degli altri Garmin più recenti. Mancano alcune novità come Stato di salute, Registrazione comportamenti e Allineamento sonno introdotte con il più recente Garmin Venu 4, ma per il resto è uno smartwatch molto completo anche da questo punto di vista. Per inciso, non escludiamo che queste ultime vengano introdotte da Garmin anche su Instinct 3 AMOLED e altri modelli meno recenti con i prossimi aggiornamenti, come successo anche in passato.
Tra le funzioni sanitarie chiave c’è il monitoraggio del sonno, strumento che permette di rilevare le varie fasi del sonno e i sonnellini, fornendo punteggi e consigli vari, dati che vanno a influire sui numeri del Body Battery, metrica con cui misurare i livelli di energia del corpo per sapere quando è consigliabile allenarsi e quando è preferibile riposarsi.

Garmin Instinct 3 AMOLED è in grado ovviamente di registrare la frequenza cardiaca 24 ore su 24, rilevare lo stress e mostrarne le variazioni, così come anche della respirazione, di giorno e di notte; presenti anche degli esercizi di respirazione consapevole per monitorare lo stress e il respiro. È uno strumento con cui registrare inoltre l’assunzione giornaliera di liquidi, di caffeina e alcol, controllare il consumo calorico, verificare la saturazione dei livelli di ossigeno, valutare il livello di fitness rispetto alla propria età reale (detta età fitness), o monitorare il ciclo mestruale e la gravidanza.
Con Health Snapshot è possibile inoltre registrare le statistiche chiave sul proprio stato di salute e condividerle con il medico attraverso un report dedicato creato con l’app Garmin Connect. Molto utile anche il report mattutino che fornisce una panoramica con alcune informazioni chiave sul riposo, il livello di recupero, il calendario della giornata, la variabilità della frequenza cardiaca e altro.


Funzioni sanitarie a parte, pur essendo uno sportwatch Garmin Instinct 3 AMOLED ha inoltre varie funzioni smart molto utili. Come Garmin Pay per pagare direttamente dal polso, la possibilità di leggere e rispondere alle notifiche di SMS, email e messaggi di qualsiasi app di terze parti (incluse WhatsApp e Instagram) oltre che di vederne le immagini e gli sticker (ma solo con smartphone Android collegati, niente iPhone per ora).
Oltre all’app companion, di cui parleremo nel capitolo seguente, sono molto utili anche le funzioni di rilevamento e sicurezza, che permettono a chi pratica attività sportive all’aperto di restare in contatto con i propri cari condividendo la posizione in tempo reale e inviando automaticamente delle notifiche in caso di emergenze. Per esempio, una scivolata su un sentiero di montagna ha attivato subito la funzione di rilevamento cadute pronta a inviare un messaggio di emergenza ai contatti di sicurezza importati. Per fortuna, in quel caso non è servito e l’abbiamo facilmente disattivato grazie al timer di alcuni secondi che precede l’invio automatico.

Garmin Connect: la solita super app companion
È il solito software dei Garmin, molto maturo, scattante e ben organizzato. Serve un po’ di tempo per prenderci confidenza, ma solo per la grande quantità di funzioni e opzioni disponibili, che in buona parte è possibile gestire direttamente dall’app companion Garmin Connect. Stesso discorso anche qui: è piena di informazioni, menu e opzioni varie, ragion per cui prima di trovare quello che si sta cercando può volerci un po’ di tempo.
Ma è completissima e molto utile come strumento di approfondimento e di gestione dei dispositivi, app compatibile con smartphone Android e iPhone piena di funzioni e di statistiche che può essere ulteriormente arricchita sottoscrivendo l’abbonamento a pagamento Garmin Connect+, per il momento (e fortunatamente) superflua per scarsità di funzioni particolarmente utili.


Nella schermata principale ci sono vari widget (modificabili) delle varie funzioni e parametri registrati da Garmin Instinct 3 AMOLED, all’interno dei quali è possibile approfondire tutto: dal sonno alle calorie, dallo stress al Body Battery, passando per i vari allenamenti e tutto il resto. Le informazioni presenti sono di chiara lettura, in alcuni casi corredate anche di alcune spiegazioni che, in certi casi, fanno comodo.


Dalla barra di navigazione in basso è possibile poi accedere a tutte le altre sezioni dell’app, mentre toccando l’icona dell’orologio in alto a destra si accede alla sezione dalla quale poter gestire le varie funzioni e opzioni dell’orologio. Dalla configurazione del wallet e di Garmin Pay per i pagamenti contactless alle risposte, dai sensori e accessori terzi alle funzioni di sicurezza e rilevamento, passando per le notifiche, l’aspetto e i campi dati e le schermate dei vari profili sportivi, di cui si possono modificare una marea di cose.



Non approfondiamo, anzi, non riportiamo tutto ciò che si può fare con l’app Garmin Connect, per motivi di spazio. Vi basti sapere che permette di personalizzare qualsiasi aspetto e funzioni dell’orologio, sia con Instinct 3 AMOLED che con gli altri smartwatch e dispositivi recenti dell’azienda. Come sempre, una garanzia e uno dei principali motivi del successo dei Garmin risiede proprio nell’app e nella quantità di funzioni e opzioni che l’azienda mette a disposizione. Un neo? L’elenco delle attività registrate un po’ confusionario e che rende macchinosa la ricerca delle precedenti registrazioni. Nulla di grave, comunque.
Autonomia ottima, nonostante lo schermo AMOLED
Il modello con schermo AMOLED in test non è un campione d’autonomia come le varianti con schermi MiP, meno esigenti di risorse, tra cui ci sono anche le versioni Solar. Ma la batteria di Garmin Instinct 3 AMOLED da 45 mm dura abbastanza, anche grazie allo spessore abbastanza notevole che ha permesso all’azienda di montare un’unità piuttosto capiente, specie sul modello da 50 mm.
Attivando la modalità always-on display si sfiora la settimana di autonomia registrando di rado attività sportive all’aperto con tracciamento del GPS; altrimenti dura circa 5/6 giorni, a seconda dell’utilizzo. Con l’always-on display disattivato si possono raggiungere anche le due settimane di utilizzo. Veloce anche la ricarica, impiega poco più di un’ora per ricaricarsi completamente tramite il solito vecchio cavo proprietario.
In conclusione
Garmin Instinct 3 AMOLED è un ottimo smartwatch, di sicuro un bel passo in avanti rispetto alla generazione precedente, soprattutto per via del display, decisamente più godibile e al passo coi tempi. Il fatto che l’autonomia anche sul modello più “piccolo” in prova sia discreta è un bel valore aggiunto che a pochi fa rimpiangere la vecchia tecnologia MiP ormai superata, benché ancora opzionale nell’ampia gamma Instinct 3.
Bene anche il software, le funzioni, la torcia a LED, la precisione del GPS e, in generale, la completezza di uno sportwatch che, anche esteticamente, fa la sua figura, nonostante l’assenza di materiali pregiati. Peccato per l’assenza del touchscreen e per il cardiofrequenzimetro di vecchia generazione, che non è proprio malaccio, ma su un dispositivo dal prezzo di listino di 449,99/499,99 euro (a seconda delle varianti), fa storcere un po’ il naso.
Ecco, proprio il prezzo di listino è a nostro avviso il problema di questo orologio e, in generale, di molti prodotti Garmin, che ultimamente costano sempre di più nonostante la concorrenza si stia facendo sempre più agguerrita (si pensi ad Amazfit o a Suunto, per esempio). Garmin Instinct 3 AMOLED di per sé è un ottimo orologio, ci ripetiamo, ma al netto di offerte particolari a quei prezzi si può trovare di meglio, sia chi cerca dei dispositivi più smart, sia chi punta a sportwatch veri e propri.
Pro:
- Schermo AMOLED
- Funzioni sportive
- Autonomia discreta
- App companion
- Design particolare
Contro:
- Prezzo elevato
- Non è touchscreeen
- Cardiofrequenzimetro
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