La Commissione Europea sta per multare Apple con una sanzione di circa 500 milioni di euro (538 milioni di dollari) per pratiche anticoncorrenziali nel mercato dello streaming musicale attraverso l’App Store. Si tratta della prima multa che l’azienda riceve dall’UE e rappresenta la conclusione di un’indagine iniziata nel 2019 in seguito ad un reclamo formale presentato da Spotify, che potete trovare a questo indirizzo.

La politica anticoncorrenziale di Apple ha spinto Spotify a presentare un reclamo formale

In particolare, secondo l’UE Apple avrebbe agito illegalmente impedendo alle app di streaming musicale come Spotify di informare gli utenti su modalità alternative di sottoscrizione ai loro servizi, in modo da aggirare le commissioni sull’acquisto in-app che l’App Store impone. Queste politiche sono note come disposizioni “anti-dirottamento” dell’App Store.

Sebbene tali disposizioni si applichino in generale, l’indagine UE riguarda nello specifico gli impatti che queste politiche hanno sul mercato dello streaming musicale. In sostanza, secondo l’UE, la commissione obbligatoria di Apple unita alle restrizioni imposte ai servizi nell’informare gli utenti su modalità di pagamento alternative, comportano un favoreggiamento ingiusto di Apple Music rispetto ai concorrenti terzi.

La sentenza UE non costringerà Apple a consentire metodi di pagamento in-app alternativi, ma insisterà affinché gli sviluppatori di app di streaming musicale possano liberamente inserire link ai loro siti web per abbonarsi online (dove i prezzi potrebbero essere più bassi non essendo soggetti alle commissioni di Apple).

L’indagine UE considera inoltre l’impatto dei comportamenti di Apple prima che questi cambiamenti alle regole venissero implementati. In seguito all’introduzione del Digital Market Act il mese prossimo, Apple consentirà anche a Spotify di utilizzare metodi di pagamento alternativi nell’UE, tuttavia l’azienda riscuoterebbe ancora una commissione pari al 17% se Spotify rimanesse elencata nell’App Store, e una tariffa base di 50 centesimi di euro, conosciuta anche come Core Technology Fee.

La imminente multa UE segna un momento storico essendo la prima sanzione comminata ad Apple dalla Commissione Europea e rappresenta anche un capitolo importante nella lunga diatriba tra il gigante tecnologico americano e le autorità europee in materia di concorrenza, privacy e fiscalità.

La sentenza, che come abbiamo visto obbligherà Apple a concedere maggiore libertà alle app di streaming musicale nel promuovere abbonamenti alternativi, avrà ripercussioni di vasta portata, potenzialmente indebolendo il predominio dell’App Store come unico gateway verso gli utenti iOS. Si tratta di un precedente che potrebbe aprire la strada ad ulteriori limitazioni del controllo di Apple sulla propria piattaforma. La decisione UE sul caso dello streaming musicale dovrebbe essere annunciata ufficialmente nelle prossime settimane, quindi a breve ne conosceremo i dettagli completi.

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