C’è una tecnologia che negli ultimi ha iniziato a prendere piede tra i veicoli elettrici, è conosciuta come V2Hvehicle-to-home — e consiste (in estrema sintesi) in una ricarica bidirezionale: le auto che la supportano possono essere sfruttate per alimentare la casa dell’utente. Ebbene, un altro costruttore che ha appena manifestato il proprio interesse verso questa tecnologia è GM, che anzi ha fatto una promessa alquanto altisonante: entro il 2026, tutti i veicoli elettrici dei marchi facenti capo al gruppo ne saranno provvisti.

GM abbraccia la ricarica bidirezionale

Dunque, General Motors ha annunciato ufficialmente che, a partire dai model year 2026, tutti i propri veicoli elettrici saranno in grado di sfruttare la ricarica bidirezionale vehicle-to-home.

Il primo modello sul quale la tecnologia verrà concretamente implementata ha già un’identità ben precisa: si tratterà della Chevrolet Silverado EV, in arrivo sul mercato nel 2024. A stretto giro, comunque, la V2H si diffonderà rapidamente sui nuovi modelli facenti capo a GM, più precisamente: GMC Sierra EV Denali Edition 1 2024, Chevrolet Blazer EV 2024, Chevrolet Equinox EV 2024, Cadillac Lyriq 2024 e la nuova Cadillac Escalade IQ.

A proposito della lista ufficiale, la mancata inclusione della Chevrolet Bolt con powertrain Ultium è stata subito oggetto di domande e Derek Siqueira, direttore del ramo EV di GM, ha riferito che proprio la presenza di tale powertrain rende molto probabile il supporto alla ricarica bidirezionale.

Il crescente interesse verso la V2H (e la V2G)

Lo stesso Siqueira ha spiegato questo crescente interesse verso la ricarica bidirezionale — sia essa intesa come semplice V2H o come l’ancora più avanzata V2G, vehicle-to-grid — definendola un game changer capace di offrire ai clienti la possibilità di sfruttare pienamente i propri veicoli elettrici in ogni loro punto di forza.

Del resto, poter collegare un apposito kit di ricarica al proprio veicolo elettrico, così da sfruttarlo per alimentare la propria abitazione — si pensi alle situazioni di emergenza come le recenti ondate di calore, che hanno provocato non pochi disagi negli Stati Uniti e non solo — oppure per inviare energia direttamente alla rete elettrica allo scopo di ridurre i consumi sono possibilità piuttosto interessanti. A proposito degli strumenti necessari per utilizzare la ricarica bidirezionale, GM Energy — la controllata del costruttore che si occupa di energia — ha da poco presentato dei nuovi prodotti per la casa, tra cui anche due kit Ultium Home che servono proprio a sfruttare la tecnologia V2H. I prezzi per questi prodotti verranno comunicati nei prossimi mesi.

Ford, Tesla e non solo

A dare il via alla corsa alla ricarica bidirezionale era stata Ford col suo F-150 Lightning, ma il numero di marchi che si sono avvicinati a soluzioni di questo tipo è in rapida crescita: si possono citare i nomi di Hyundai Ioniq 5, Kia EV6, Volvo EX90 e persino Nissan Leaf.

Per quanto riguarda Tesla, la società di Musk si sta muovendo e dovrebbe riuscire ad implementare la tecnologia in discorso sulle proprie vetture entro il 2025. Del resto Musk aveva apertamente definito la tecnologia inutile, in mancanza di batterie domestiche per immagazzinare energia. GM sembra pensarla allo stesso modo, puntando però a risolvere tale criticità: GM Energy intende creare dei kit domestici comprensivi anche di batterie per la casa.

Potrebbe interessarti anche: Fiat Panda elettrica: il progetto si farà e costerà meno di 25.000 euro