Gli utenti in possesso delle versioni beta del sistema operativo iPadOS 15.4 e macOS 12.3 possono provare Universal Control, la funzionalità annunciata da Apple che permette di utilizzare un singolo set di periferiche per gestire più Macbook e iPad contemporaneamente. Universal Control era stata annunciata durante la scorsa conferenza sviluppatori che Apple tiene annualmente, la WorldWide Developers Conference (WWDC), dove l’azienda mostra nuovi e prodotti e tecnologie che verranno implementati a breve termine.

Una sola tastiera per controllare tutto con Universal Control

Una delle novità principali di macOS 12 Monterey quando è stato presentato ufficialmente è Universal Control, in italiano Controllo Universale. Con questa tecnologia, i dispositivi compatibili possono condividere un solo mouse, tastiera o trackpad con cui controllare gli input su schermi multipli. Non è possibile trasferire gli applicativi da un device all’altro, ad esempio trascinando una finestra di Safari dallo schermo di un iPad a quello di un Mac, ma è possibile copiare o spostare file tra device grazie ad un semplice drag&drop.

Per rendere tutto ciò possibile i dispositivi devono aver effettuato l’accesso con lo stesso ID Apple, la modalità Handoff per proseguire l’attività su altri dispositivi deve essere attiva e i dispositivi da controllare devono essere a meno di 10 metri di distanza. Attualmente, la funzione è attivabile per chi possiede dispositivi iPad e Mac con a bordo iPadOS 15.4 e macOS 12.3 beta. Di seguito la lista di dispositivi su cui Controllo Universale è supportato:

  • MacBook Pro 2016 e successivi;
  • MacBook 2016 e successivi;
  • MacBook Air 2018 e successivi;
  • iMac 2017 e successivi;
  • iMac 5K Retina da 27″ 2015;
  • iMac Pro;
  • Mac mini 2018 e successivi;
  • Mac Pro 2019;
  • iPad Pro;
  • iPad Air 3a generazione e successivi;
  • iPad 6a generazione e successivi;
  • iPad mini 5a generazione e successivi.

La beta di macOS 12.3 mostra segni della tecnologia Ultra Wideband

Nel codice della versione beta di macOS 12.3 sono stati ritrovati riferimenti alla tecnologia ultra wideband utilizzata su iPhone e AirTag, segnale che potrebbe arrivare nei futuri modelli di Macbook. La tecnologia ultra wideband utilizza onde radio a corto raggio per la percezione dello spazio: quando si prova a determinare la posizione di un AirTag con un iPhone dotato di tecnologia UWB si può vedere letteralmente su schermo direzione e distanza del tracker, con una precisione nell’ordine dei centimetri. Una funzione che è subito stata abusata da stalker e che ha portato Apple a pubblicare una guida per proteggersi dai problemi distalking connessi all’uso di AirTag.

Componente fondamentale della rete Find My (Dov’è) di futura generazione, la tecnologia UWB viene al momento utilizzata anche per altre applicazioni: ad esempio consente di trovare dispositivi più velocemente per trasferire file tramite AirDrop, permette di utilizzare iPhone come chiave di autenticazione grazie a CarKey e su HomePod mini basta avvicinare l’iPhone per iniziare subito la riproduzione musicale tramite AirPlay, senza bisogno di toccare lo speaker smart.

Tutti questi vantaggi appena menzionati potrebbero essere estesi ai prossimi Mac, a giudicare dalle stringhe di codice dedicate al supporto della tecnologia UWB rinvenuti in macOS Monterey 12.3. Il software va però integrato con il chip hardware U1, attualmente presente soltanto su iPhone, Apple Watch, HomePod mini e AirTag. Se in futuro Apple deciderà di implementare l’ultra wideband anche su Mac e iPad, dovrà farlo implementando il summenzionato chip o una sua versione più avanzata. Per cui, al momento la presenza dei riferimenti UWB nel codice di macOS 12.3 potrebbe essere soltanto il segnale che Apple sta sperimentando la tecnologia: forse ne sapremo di più nel corso dei futuri eventi dell’azienda.

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