Il tuo computer è appena andato in crash mostrando una schermata blu di errore con su scritto Driver Power State Failure e non sai esattamente come risolvere il problema? Non preoccuparti, cercherò di darti una mano facendoti capire cos’è l’errore DRIVER_POWER_STATE_FAILURE di Windows 10 e le possibili soluzioni da adottare. Prima di addentrarti nella guida ti raccomando di leggere tutti i paragrafi e di non saltare direttamente alle possibili risoluzioni dell’errore: in questo modo sarai più preparato la prossima volta nel caso ti dovesse capitare nuovamente un errore simile.
Conoscere il proprio nemico è sempre un’ottima pratica, anche nella risoluzione di quello che è un errore di sistema legato alla gestione energetica delle periferiche: lo diceva Sun Tzu più di 2.000 anni fa, e vale ancora tutt’oggi. Prenditi il tempo che ti serve per leggere attentamente ogni, senza frutta, assimilando i concetti con il tuo ritmo: se lo fai la prossima volta che verrai chiamato da un amico o un collega per risolvere questo problema ai loro occhi sarai un vero e proprio guru della tecnologia!
Indice:
Cos’è l’errore Driver Power State Failure
Tra i tanti codici errore, quello di Windows 10 Driver Power State Failure è uno dei più interessanti: indica genericamente un problema con lo stato energetico di una delle periferiche collegate al sistema. Quando parliamo di periferiche non intendiamo soltanto quelle collegate tramite una delle porte esterne del computer, ad esempio un hard disk esterno o una webcam; anche una scheda video collegata direttamente alla scheda madre può provocare un Driver Power State Failure blue screen, ovvero la tipica schermata blu di errore dove alla fine si legge “Stop code: DRIVER POWER STATE FAILURE“.
Dato che si tratta di un problema legato alla gestione energetica, spesso avviene in concomitanza con il ripristino del sistema da un altro stato energetico, ad esempio quando si passa dalla modalità Sospendi o Ibernazione a quella normale. Dato che il sistema operativo non riesce a controllare efficacemente la periferica, per prevenire comportamenti anomali e danni irreparabili viene riavviato il computer e creato un file dump con all’interno utili informazioni per la risoluzione del problema.
Quindi, ricapitolando: l’errore Driver Power State Failure è generato da una periferica con uno stato energetico invalido o inconsistente; spesso il problema si presenta dopo aver attivato la modalità Sospendi o Ibernazione; è possibile risolvere il problema in diversi modi, tra cui analizzando le cause che lo hanno generato attraverso il file dump che viene creato dal sistema che contiene tutte le informazioni sulle anomalie registrate dal computer.
Nel prossimo paragrafo parleremo proprio di come diagnosticare le cause dell’errore attraverso l’analisi del file dump. Se non siete interessati all’analisi delle cause, magari perché avete già un’idea di base di cosa sia a provocare questo errore, allora potete saltare direttamente al paragrafo in cui spieghiamo tutti i metodi per risolvere il problema. Al contrario, se non riuscite proprio a venire a capo di cosa possa mandare in crash il vostro computer con a bordo Windows, vi consigliamo di continuare la lettura.
L’errore Driver Power State Failure da cosa è causato?
Spesso l’errore è il risultato di un driver di sistema incompatibile che impedisce il corretto funzionamento di una periferica. In questo caso non è l’hardware ad essere difettoso, quindi l’oggetto fisico in sé, quanto piuttosto il software che lo controlla. Non è un caso che l’errore si presenti frequentemente dopo un aggiornamento dei driver della periferica o del sistema operativo.
Talvolta l’errore non è causato da un aggiornamento, quanto dalla corruzione del sistema operativo: in questo caso bisognerà procedere con il ripristino dell’integrità del sistema, e per quello esistono tool specializzati di cui parleremo più avanti. Ultima, ma non per ordine di importanza, possibile causa dell’errore Driver Power State failure è l’impostazione di sistema delle opzioni legate al risparmio energetico, in particolare con hardware vecchio e non più aggiornato frequentemente dall’azienda che lo ha prodotto.
Alcune periferiche che causano frequentemente schermate blu con lo stop code Driver Power State Failure sono:
- scheda di rete;
- scheda video Nvidia e AMD;
- hdd esterni sia SSD che meccanici;
- periferiche USB come dongle Bluetooth/Wi-Fi;
- webcam;
- raramente anche mouse e tastiere.
Chi possiede molte periferiche esterne collegate al proprio PC potrebbe trovare particolarmente tedioso l’approccio di isolare il problema. L’errore potrebbe anche essere generato da un componente interno, come una scheda video Nvidia: in questo caso è più complicato rimuovere l’incognita dall’equazione e verificare che sia esattamente la causa del problema. Per fortuna possiamo analizzare i file dump, ovvero file speciali creati dal sistema operativo che contengono indizi su tutto ciò che ha creato un’anomalia nel sistema operativo.
Analizzare i file dump alla ricerca dell’errore
Un software gratuito per analizzare i file dump e minidump di Windows 10 e Windows 11 è BlueScreenView, scaricabile da questo sito. I link per il download si trovano a fondo pagina, ed è presente anche una versione del software localizzata in lingua italiana in formato .INI, se desideriamo tradurre l’interfaccia. Installiamo il programma e i file .DMP creati dal sistema dovrebbero essere già pronti per la visualizzazione: quello che interessa a noi è cercare nella colonna Bug Check Code il codice DRIVER_POWER_STATE _FAILURE.
Le altre colonne danno indicazioni utili per l’individuazione del problema, ma quelle più importanti sono tre: Bug Check Code, Parameter 1 e Caused By Driver. Se infatti proviamo ad effettuare una ricerca Google per “Bug Check Code 0x0000009F” scopriamo che questo problema è causato da un controller host per dischi rigidi esterni ed è stato risolto direttamente da Microsoft con un hotfix. Pertanto, la soluzione al problema è quella di aggiornare il sistema operativo scaricando l’hotfix in questione.
La colonna Caused By Driver indica quale driver software ha causato l’errore: nel caso dell’immagine di esempio, il driver colpevole dell’errore è ntoskrnl.exe. Si tratta di un driver utilizzato per una miriade di funzioni diverse, ma anche qui facendo una ricerca su internet si scopre facilmente che spesso la causa è data da un dispositivo che non risponde correttamente ad eventi di sospensione o alterazione dello stato energetico. Sembrano indizi di poco conto se presi singolarmente, ma riescono a farci comprendere meglio la natura dell’errore e cosa lo ha causato.
Infine, per coloro che vogliono davvero indagare a fondo sulle cause del problema, la colonna Parameter 1 è quella che fornisce i dettagli più specifici sull’azione esatta che ha provocato la schermata blu di errore. Prima di addentrarci per i parametri specifici dell’errore DRIVER POWER STATE FAILURE è bene sapere cosa sono gli IRPs. Gli IRPs, o I/O Request Packets, sono strutture dati usate da Windows per comunicare tra i dispositivi e con il sistema operativo attraverso le istruzioni fornite dai driver. Il parametro nella colonna Parameter 1 indica il tipo di violazione del driver:
- 0x1: il device che si tenta di liberare ha ancora una richiesta energetica eccessiva che non è stata completata;
- 0x2: il device ha completato la richiesta di Input/Output tramite pacchetto di richiesta IRP, ma non ha inviato la richiesta PoStartNextPowerIrp che segnala al power manager che il driver dispositivo è pronto per la prossima richiesta IRP;
- 0x3: un device ha bloccato un IRP per troppo tempo;
- ox4: lo stato energetico del device è cambiato mentre aspettava la sincronizzazione con il sottosistema Plug ‘n’ Play;
- 0x5: il device non ha completato la transizione energetica concordata nel tempo stabilito;
- 0x6: il device non ha completato la transizione energetica di richiamo;
- ox500: il device ha completato la richiesta IRP sullo stato energetico del sistema, ma non ha invocato PoStartNextPowerIrp.
Conoscendo il parametro che ha causato la violazione, ed armandovi di pazienza e capacità di ricerca su Google, sarete in grado di escludere le cause improbabili dei continui crash di sistema, arrivando così ad isolare il colpevole.
Trovare dispositivi con problemi in Gestione Dispositivi
Se un nuovo driver del dispositivo o un servizio di sistema è stato aggiunto di recente, prova a rimuoverlo o ad aggiornarlo, se è presente una versione più recente. Prova a determinare cosa è cambiato nel sistema aiutandoti con il parametro di violazione dell’errore presente nella schermata blu o analizzando il file dump dopo il crash di sistema, se possibile. In alternativa apri Gestione Dispositivi premendo il tasto Win sulla tastiera o cliccando nell’area di ricerca sulla barra in basso e digitando Gestione Dispositivi.
Un dispositivo che non funziona correttamente e non riesce a completare transizioni del suo stato energetico nei tempi stabiliti può essere individuato facilmente in Gestione Dispositivi. Aprendo la schermata, le periferiche che non funzionano correttamente sono segnalate con un punto esclamativo accanto al nome: in questo caso rivedere il blog degli eventi nelle proprietà del driver può aiutare a capire il motivo dell’errore. Per farlo cliccate due volte sulla periferica e vi appariranno le proprietà del dispositivo: nella parte alta sono presenti dei tab, quello che interessa a noi è quello denominato Eventi.
In aggiunta è possibile controllare i System Log in Event Viewer (Visualizzatore Eventi) per ulteriori messaggi di errore che possono aiutare a determinare esattamente il dispositivo o il driver che causa l’errore. Il segreto è andare alla ricerca di errori critici che si sono verificati in concomitanza o poco prima della schermata blu di errore.
Ovviamente, queste tipologie di analisi non sono semplici o consigliabili per tutti: ecco perché nel prossimo paragrafo parleremo di tutti i metodi di risoluzione per Driver Power State Failure blue screen. Spesso non si ha tempo da perdere per un’analisi approfondita come quella appena descritta; procedere per tentativi può pertanto far risparmiare tempo prezioso, in particolare se si hanno esigenze lavorative impellenti e la necessità di trovare una rapida soluzione al problema.
Come risolvere l’errore Driver Power State Failure
Uno dei consigli più semplici ed efficaci per isolare la causa del problema è disabilitare temporaneamente il dispositivo che si ritiene essere il colpevole dalle opzioni energia del pannello di controllo, o in alternativa disconnettendo fisicamente il device. Gli errori dei driver delle periferiche sono spesso legati ai vari stati di ibernazione e sospensione del sistema, con conseguente cambiamento dello stato energetico della periferica: pertanto se avete da poco installato un nuovo dispositivo, sarà quasi sicuramente uno dei maggiori sospettati.
Se però non fosse così semplice, non preoccuparti: di seguito trovi le migliori soluzioni all’errore Driver Power State Failure su Windows 10 e Windows 11.
Avviare il PC in modalità provvisoria e disinstallare i driver aggiornati
L’errore Driver Power State Failure potrebbe presentarti subito dopo aver effettuato l’aggiornamento driver della periferica: in questo caso, il modo più veloce per ripristinare il corretto funzionamento del sistema è ripristinare il driver precedente all’aggiornamento. Per farlo, consigliamo caldamente di accedere al PC in modalità provvisoria.
Quando si avvia il computer in modalità provvisoria il sistema operativo viene caricato con un insieme minimo di driver, pertanto è il modo migliore per cercare di risolvere un problema che potenzialmente può mandare in crash il computer. Per avviare il computer in modalità provvisoria premere contemporaneamente la combinazione di tasti Win+I sulla tastiera, così da aprire il menù Impostazioni.
Clicchiamo su Aggiornamento e sicurezza e nella barra laterale selezioniamo l’opzione Ripristino: nella colonna a destra troveremo l’opzione Avvio avanzato, e subito dopo il pulsante Riavvia ora. Clicchiamoci sopra ed attendiamo che il computer venga riavviato.
Ci troveremo di fronte ad una schermata blu, stavolta però non di errore: selezioniamo Risoluzione dei Problemi, poi clicchiamo su Opzioni Avanzate. Tra le opzioni offerte andiamo su Impostazioni di avvio e infine clicchiamo sul pulsante in basso a destra Riavviare. Attendiamo il riavvio del PC e tra le opzioni mostrare scegliamo la numero quattro premendo il tasto 4 o F4 così da avviare il computer in modalità provvisoria. Non preoccuparti, tutta questa operazione richiede poco più di due minuti. Se non doveste riuscire con questo metodo, date un’occhiata alla nostra guida su come avviare il computer in modalità provvisoria.
Una volta entrati in modalità provvisoria apriamo Gestione Dispositivi premendo il tasto Win o andando sulla barra di ricerca in basso a sinistra, per poi digitare Gestione Dispositivi.
Individuiamo il dispositivo che non funziona correttamente, clicchiamo col tasto destro del mouse su di esso e scegliamo l’opzione Disinstalla dispositivo. In questo modo il sistema operativo cancellerà il driver aggiornato e ripristinerà quello precedente. Riavviamo il computer normalmente e controlliamo che il problema sia scomparso. Se non volete aggiornare il sistema perché avete il timore che l’errore Driver Power State Failure possa ripresentarsi, date un’occhiata alla nostra guida su come bloccare gli aggiornamento su Windows.
Aggiornare i driver del dispositivo dal sito del produttore
Può capitare che un aggiornamento di Windows causi dei conflitti con il driver software di un dispositivo, oppure viceversa che l’aggiornamento driver della periferica non vada molto d’accordo con Windows. Ad esempio, le schede grafiche Nvidia vengono aggiornate così di frequente che può capitare che un update scaricato attraverso GeForce Experience provochi problemi con Windows 10 o Windows 11.
La soluzione al problema nel primo caso, ovvero quello di una schermata blu di errore dopo un aggiornamento Windows, è quella di cercare sul sito del produttore della periferica dei driver più aggiornati. Se dopo aver aggiornato Windows la vostra scheda video continua a mandare in crash il sistema con errore Driver Power State Failure, allora andiamo sul sito di AMD o Nvidia per cercare un driver aggiornato.
Se anche aggiornando i driver dal sito del produttore non viene risolto il problema, potrebbe essere necessario un aggiornamento ACPI/BIOS o attendere un update del sistema operativo che risolva il problema con la tua specifica versione di Windows. Non sarebbe la prima volta che un aggiornamento viene pubblicato e reso disponibile al download, quindi in teoria sicuro da scaricare, ma che in ultima analisi causa problemi con le periferiche.
Disabilitare le opzioni di risparmio energetico
Il problema potrebbe essere causato da una delle politiche di gestione del risparmio energetico, e non risolvibile tramite aggiornamento del driver o del sistema operativo. Questo caso succede quando si ha a che fare con hardware datato, ad esempio chiavette dongle per il collegamento Wi-Fi/Bluetooth o webcam. In questo caso disabilitare le opzioni di risparmio energetico per minimizzare il passaggio da uno stato energetico all’altro è una soluzione efficace.
Premiamo il tasto Win o clicchiamo sulla barra di ricerca in basso e digitiamo Pannello di controllo, cliccando sull’icona. Nel Pannello di controllo clicchiamo su Hardware e suoni > Opzioni risparmio energia: qui dovremmo trovarci davanti ad una schermata con i profili attivabili per il risparmio energetico. A seconda del computer e dell’hardware installato a bordo le opzioni potrebbero differire, ma in genere è quasi sempre attivo un profilo Balanced (Bilanciato): clicchiamo accanto al nome su Modifica impostazioni combinazione.
Nella nuova schermata clicchiamo su Cambia impostazioni avanzate risparmio energia: una finestra pop-up comparirà a schermo.
Nella nuova finestra effettuiamo queste tre operazioni:
- andiamo su Impostazioni scheda wireless > Modalità risparmio energia e cambiamo l’impostazione in Prestazioni massime;
- andiamo su Impostazioni USB > Impostazione sospensione selettiva USB e cambiamo l’impostazione in Disabilitata;
- andiamo su PCI Express > Risparmio energia stato collegamento e cambiamo l’impostazione in Risparmio energia massimo.
Una volta espletate queste modifiche clicchiamo sul pulsante Applica in basso a destra e riavviamo il computer per renderle attive.
Disabilitare le modalità Sospendi e Ibernazione
Le modalità Sospensione e Ibernazione cambiano lo stato energetico delle periferiche, sia interne che esterne: se l’errore Blue Screen of Death (BSoD) – schermata blu di errore in inglese – fa riferimento a Driver Power State Failure, possiamo cercare di aggirare il problema. Se non è possibile disabilitare le impostazioni di gestione energetica dei singoli dispositivi in maniera diretta, possiamo invece impedire al PC di entrare in modalità sospensione come misura estrema.
Il modo più semplice per disattivare la modalità ibernazione richiede l’utilizzo di Windows PowerShell: si tratta di un potente terminale a riga di comando che va usato con cautela. Con il mouse clicchiamo col tasto destro sul menu Start in basso a sinistra, con il simbolo di Windows, e andiamo su Windows PowerShell (Admin). Nella nuova finestra PowerShell digitiamo powercfg.exe /hibernate off e premiamo il tasto Invio sulla tastiera.
Per impedire al PC di entrare in modalità sospensione invece dobbiamo cliccare col tasto destro sul menu Start in basso a sinistra e cliccare su Impostazioni. Nel menù Impostazioni andiamo su Sistema, la prima icona in alto a sinistra, e poi cliccare nella barra a sinistra su Alimentazione e sospensione: nella colonna a destra troviamo la sezione Sospensione, che dobbiamo modificare espandendo il menù e selezionando Mai.
Sui computer portatili sono presenti due opzioni, una per quando il PC opera con la sola batteria e un’altra quando è attiva l’alimentazione via cavo: assicuriamoci che per entrambe sia selezionata l’opzione Mai.
Controllare l’integrità di Windows
Una delle cause di schermate blu di errore su Windows è dovuta alla corruzione dei file di sistema e file driver: questo accade quando si verificano circostanze eccezionali, come ad esempio un’interruzione improvvisa di corrente. Microsoft mette a disposizione degli strumenti per verificare l’integrità del sistema operativo, consentendo anche di ripararli nel caso vengano riscontrate delle anomalie. Nel nostro caso, abbiamo quindi due possibilità:
- usare il Deployment Image Service and Management Tool (DISM) il quale è in grado di correggere l’installazione del sistema operativo accedendo all’immagine di recupero;
- usare il System File Checker (SFC) che effettua un controllo sui file di sistema, verificando che non ci siano errori dovuti ad esempio alla corruzione e nel caso correggendo gli errori riscontrati.
Il primo passo è utilizzare lo strumento DISM con il parametro /RestoreHealth, così da effettuare una scansione del sistema: in caso di riscontro di errori, il tool provvederà automaticamente a correggerli. Sarà necessario attendere un po’ di tempo per il completamento della procedura, ma ne vale la pena. Con il mouse clicchiamo col tasto destro sul menu Start in basso a sinistra, con il simbolo di Windows, e andiamo su Windows PowerShell (Admin). Nella nuova finestra PowerShell digitiamo dism /online /cleanup-image /restorehealth e premiamo il tasto Invio.
Come ultima spiaggia, se la situazione non dovesse cambiare utilizzando DISM, possiamo provare ad utilizzare il tool SFC sempre da una finestra Windows PowerShell (Admin) digitanto sfc /scannow e premendo il tasto Invio.
Sia DISM che SFC possono essere utilizzati anche per correggere altri tipi di errori in Windows, soprattutto se non sapete più cos’altro provare perché altri metodi sono risultati inefficaci.
Installare nuovamente il sistema operativo
L’ultima soluzione, quella più estrema, che possiamo consigliarvi dopo aver provato tutti i suggerimenti presenti in questa guida è l’opzione “nucleare”: formattare il sistema e procedere con un’installazione pulita del sistema operativo. Se sono passati anni dall’ultima volta che avete fatto un’installazione partendo da zero allora il problema delle schermate blu potrebbe essere multiforme e non attribuibile soltanto ad una causa facilmente individuabile. Pertanto, procedere con un ripristino di Windows formattando l’hard disk è un’ottima strategia per escludere problemi di natura software.
Qui di seguito trovate le nostre guide su come installare le ultime versioni del sistema operativo Windows:
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