Apple è alla ricerca della sua prossima “next big thing”. E dopo aver recentemente cancellato uno dei suoi progetti più ambiziosi e travagliati, ovvero la macchina elettrica, sembra essere interessata ad esplorare presto un altro fronte: quello della robotica.

Insomma, archiviata l’Apple Car è già il momento di cominciare a parlare dell’Apple Robot. L’indiscrezione fa rumore ed arriva da una fonte importante, Bloomberg, e più specificamente dal solito Mark Gurman, una delle voci più autorevoli della scena internazionale quando si tratta di intuire le future mosse di Cupertino.

Secondo le fonti interne ad Apple (ed anonime) di Gurman, gli ingegneri della mela morsicata starebbero esplorando l’idea di un robot domestico capace di seguire gli utenti. E sarebbero al lavoro anche su un secondo progetto, meno ambizioso: un dispositivo da tavolo che impiega la robotica per muovere un display.

Gurman precisa anche che il progetto è condotto internamente alla divisione di ingegneria hardware di Apple e a quella dedicata all’intelligenza artificiale e all’apprendimento automatico, ed è supervisionato lato hardware da due dirigenti focalizzati sullo sviluppo di prodotti per la casa, ovvero Matt Costello e Brian Lynch.

Apple sogna un robot che lava i piatti

Alla stato attuale, inoltre, stando alle informazioni raccolte da Gurman il progetto si troverebbe ancora in uno stadio embrionale. Apple ci starebbe lavorando, sì, ma i giganti della tecnologia hanno sempre molti cantieri aperti, e non necessariamente tutte le idee si traducono in realtà commerciale: non è detto quindi che un robot targato Apple vedrà mai la luce. Interrogati da Bloomberg sulla questione, da Cupertino per ora hanno preferito non commentare.

Il concept originale, secondo la ricostruzione di Gurman, delineava un dispositivo in grado di spostarsi da solo senza l’intervento umano – a guida autonoma, come l’Apple Car – e fungere da strumento utile per le videoconferenze. E sembra che a Cupertino si fossero messi in testa di rendere il robot capace di gestire le faccende domestiche, come lavare i piatti nel lavandino.

Una visione che potrebbe tracciare ancora un riferimento per il futuro, ma che pone sfide ingegneristiche particolarmente difficili nell’immediato, spostando l’orizzonte d’attesa per questo tipo di conquiste oltre il decennio corrente.

Per aspera ad Astro?

In generale, l’idea di un Apple Robot sembra coniugare l’enorme lavoro di ricerca e sviluppo fatto dal team dell’Apple Car e quello svolto per l’Apple Vision Pro, la prima “vera novità” della mela morsicata dall’iPad in avanti. E quindi se non sarà nell’Apple Robot, aspettiamoci comunque di vedere queste competenze messe a valore negli anni a venire in altri prodotti del catalogo di Cupertino.

Considerando gli sforzi che Apple sta facendo e dovrà ancora affrontare in futuro in un settore molto vasto che non può ignorare, e cioè quello dell’intelligenza artificiale, l’idea di un robot non sembra così folle. Si tratterebbe di un modo per rendere concrete le conquiste in ambito AI all’interno di un prodotto inedito, tentando di nuovo l’assalto ad uno spazio che Cupertino non è ancora riuscito a colonizzare davvero: la casa.

Per Apple, infatti, giocare in casa significa paradossalmente giocare in trasferta: e cioè con Homepod e Homepod Mini non è riuscita a fare breccia nel settore della domotica, dove non ha minimamente scalfito la supremazia consolidata negli anni da Amazon e Google. A breve, sempre secondo Gurman, dovrebbe tornare alla carica con uno schermo per la smart home, una sorta di iPad di fascia bassa pensato per sfidare gli Eco Show di Amazon e i Nest Hub di Google.

Il tentativo fatto da Amazon già nel 2022 di portare un robot domestico sul mercato con il suo Astro, comunque, non costituisce un precedente proprio incoraggiante. La commercializzazione per ora è circoscritta al mercato statunitense ed è comunque limitata: siamo ancora all’inizio, certo, ma l’impatto sul mercato e sull’immaginario collettivo non è stato travolgente.

Amazon Astro robot

Astro, il primo robot domestico di Amazon.

C’è da dire che, a conti fatti, Astro è molto vicino ad essere un Amazon Echo su ruote, e quindi molte delle sue funzioni sono semplicemente già ampiamente coperte dal resto della “famiglia Alexa”, piena di soluzioni molto più economiche e non meno funzionali: “Emiglio è meglio”, verrebbe da dire.

La proposta di Apple, quindi, dovrebbe offrire qualcosa in più di quanto già mostrato dalla concorrenza per farsi notare e riuscire ad aprire un nuovo mercato. Una cosa che a Cupertino sanno fare molto bene: vedi iPod, iPhone, iPad, Apple Watch e AirPods. Ma questa volta lo scenario sembra più complicato, dato che Apple nel settore della domotica ci ha già messo piede e non ha ancora lasciato il segno sperato.