Molti di voi ricorderanno come, poco più di un anno fa, vi avessimo riportato la notizia di una massiccia fuga di notizie che ci dava un assaggio del futuro GTA VI, uno dei titoli più attesi della software house Rockstar Games ben prima dell’uscita del primo trailer del nuovo capitolo della saga videoludica.

A suo tempo fu chiaro fin da subito che dietro il leak in questione c’era un hacker diciottenne che, nelle ultime ore, ha subito la condanna definitiva per il proprio operato; vediamo insieme qualche dettaglio.

Il diciottenne responsabile del leak di GTA VI condannato all’ergastolo in una struttura psichiatrica

Arion Kurtaj, questo il nome dell’hacker che a suo tempo fece tremare Rockstar a causa della condivisione di più di 90 video del futuro GTA VI. In realtà fu chiaro fin da subito come il materiale condiviso fosse, per la maggior parte, risalente a parecchio tempo prima e inerente alle prime fasi di sviluppo del gioco, ciò però non rende comunque meno grave l’operato del ragazzo, che ha comunque violato un’azienda con il solo scopo di trarne un beneficio di carattere economico.

Nelle ultime ore un tribunale britannico ha emesso la propria sentenza riguardo al procedimento che vedeva coinvolto Kurtaj, il ragazzo è stato condannato a scontare una pena all’ergastolo in un ospedale psichiatrico, salvo differenti indicazioni da parte degli specialisti; ma come si è arrivati a questa decisione?

Kurtaj non è nuovo alle cause legali per crimini informatici, già in passato il diciottenne era stato accusato e condannato per operazioni informatiche illegali nei confronti di Uber e NVIDIA ma era in seguito stato rilasciato su cauzione e costretto a soggiornare presso un albergo sotto la sorveglianza della polizia. A quanto pare, durante questo periodo, il ragazzo avrebbe utilizzato un Amazon Fire Stick presente nella camera, uno smartphone, un mouse e una tastiera per bucare nuovamente le difese di Rockstar.

Durante la sua permanenza forzata nell’albergo Kurtaj ha avuto diversi comportamenti violenti, facendo registrare diversi casi di lesioni e danni alla proprietà; secondo una valutazione psichiatrica inoltre il ragazzo avrebbe espressamente manifestato la volontà di “tornare a commettere crimini informatici il prima possibile”.

Queste sono dunque le principali motivazioni che hanno spinto la corte britannica ad emettere la sentenza di cui sopra, riservandosi eventuali modifiche qualora i medici dovessero stabilire, in seguito alle dovute indagini, che il ragazzo non rappresenta in realtà un pericolo per la società.

Curioso apprendere come la difesa del ragazzo abbia cercato in tribunale di ammorbidire la sentenza nei confronti del giovane utilizzando come attenuante il successo ottenuto dalle visualizzazioni del primo trailer di GTA VI, secondo la difesa il materiale trafugato e condiviso da Kurtaj non avrebbe arrecato un danno tale da giustificare l’ergastolo, visto che le visualizzazioni del primo trailer del futuro capitolo Rockstar hanno accumulato oltre 155 milioni di visualizzazioni in sole due settimane; il giudice ovviamente non ha tenuto conto di questa ipotesi.

Infine, per dovere di cronaca, è bene segnalare che anche un altro ragazzo è stato condannato per aver partecipato al furto di dati di GTA VI nell’attacco informatico a Rockstar, il diciassettenne anch’egli coinvolto con il gruppo Lapsus$ è stato condannato a 18 mesi in una comunità (Youth Rehabilitation Order) e al divieto di utilizzare reti virtuali private.

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