Il nostro satellite naturale, la Luna, affascina da sempre l’umanità che di recente ha riscoperto un particolare interesse per l’esplorazione e lo studio del corpo celeste in questione; abbiamo visto in diverse occasioni come la NASA stia lavorando strenuamente con l’obbiettivo di riportare l’uomo sulla Luna dopo oltre 50 anni. L’agenzia Spaziale Americana ha infatti in programma, dopo il successo della missione Artemis 1, tutta una serie di altre missioni e test; oggi vediamo insieme a che punto sono le missioni Artemis e quali sono i prossimi passi che ci porteranno all’esplorazione lunare.

La NASA tenterà un allunaggio con il lander Peregrin a gennaio

Partiamo subito con l’appuntamento più vicino, il 24 dicembre prossimo venturo è infatti previsto il lancio della missione Peregrine 1, il cui obbiettivo sarà quello di far atterrare sul nostro satellite un veicolo spaziale senza equipaggio. Il lander lunare verrà fornito dall’azienda statunitense Astrobotic, partner commerciale della Nasa nel contesto del programma Commercial Lunar Payload Services, misura due metri e mezzo in larghezza e poco meno di due in altezza e, se tutto va secondo i piani, dovrebbe effettuare l’atterraggio sulla Luna il 25 gennaio 2024.

Il lander Peregrine ha una capacità di carico utile pari a 90 chilogrammi e trasporterà l’attrezzatura scientifica che servirà alla Nasa per studiare le caratteristiche dell’esosfera lunare, le proprietà termiche e la quantità di idrogeno presente all’interno della regolite lunare durante le future missioni. Il lancio è previsto come detto per il 24 dicembre da Cape Canaveral, dopo una prima fase di orbita terrestre Peregrine si dirigerà verso la Luna dove dovrebbe atterrare in corrispondenza della cosiddetta Sinus Viscositatis.

John Thornton, Ceo di Astrobotic, ha sottolineato con la seguente dichiarazione non solo l’importanza del test, ma anche le sue difficoltà intrinseche:

Una delle grandi sfide di quello che stiamo cercando di fare è tentare un lancio e un atterraggio sulla superficie della Luna per una frazione di quello che costerebbe altrimenti. Solo circa la metà delle missioni che sono andate sulla superficie della Luna hanno avuto successo. Quindi è certamente una sfida spaventosa. Sarò contemporaneamente terrorizzato ed elettrizzato ad ogni stadio della missione.

La missione Artemis 3 per riportare l’uomo sulla Luna potrebbe slittare al 2027

Abbiamo visto quest’anno come la NASA, dopo aver presentato gli astronauti che formeranno l’equipaggio della futura missione Artemis 2 prevista per il novembre 2024, fosse già attivamente impegnata nella pianificazione della missione successiva, Artemis 3, che avrà il compito di riportare l’uomo sulla Luna dopo più di mezzo secolo. La missione in questione era inizialmente preventivata per il 2025, ma ora sembra che a causa di una serie di ritardi, possa subire uno slittamento fino al 2027.

Secondo il GAO (Government Accountability Office, l’ufficio governativo degli Stati Uniti che ha la supervisione del progetto) ci sarebbe una quantità significativa di preparazioni in sospeso sul sistema di atterraggio umano, ovvero una variante di Starship di SpaceX, scelta dalla NASA come lander lunare principale della missione; oltre a ciò si sarebbero accumulati ritardi anche per quel che riguarda la modalità di trasporto della NASA verso la superficie lunare e le tute spaziali che verranno utilizzate dagli astronauti sulla Luna.

Sembra che secondo i tecnici dell’Agenzia Spaziale Americana SpaceX esaurirebbe il combustibile solo per arrivare nell’orbita terrestre, andrà dunque predisposta una sorta di stazione di rifornimento a metà strada, ovvero un deposito di carburante per l’astronave posizionato in orbita, seguito da più autocisterne per trasferire metano e ossigeno liquido in quel deposito così da consentire un rifornimento completo nel tragitto verso la Luna.

Per quanto riguarda le tute spaziali in dotazione all’equipaggio della missione Artemis 3, la loro realizzazione sarebbe ancora nelle prime fasi di sviluppo; buona parte del lavoro in sospeso sembra essere legato al design della tuta che dovrebbe essere in grado di fornire 60 minuti di supporto vitale di emergenza agli astronauti.

Nonostante l’agenzia stia ancora lavorando su un lancio ufficiale stimato per dicembre 2025, le tempistiche sembrano improbabili per il GAO a causa dei numerosi lavori tecnici complessi ancora da ultimare; per questo motivo si stima che la missione Artemis 3 possa venir rinviata al 2027. Non ci resta che attendere per scoprire di più.

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