A qualche giorno di distanza dall’addio dell’amministratore delegato di OpenAI Sam Altman, assunto poche ore dopo da Microsoft, e oggi di nuovo CEO dell’azienda madre di ChatGPT, viene annunciata la disponibilità delle interazioni vocali sull’omonima app per smartphone, gratuitamente. È una funzione che permette di chiedere a ChatGPT con la voce qualsiasi cosa per avviare delle conversazioni vocali col chatbot che, di conseguenza, può rispondere con 5 voci diverse, anche in lingua italiana.

Le conversazioni vocali sull’app ChatGPT: cosa sapere

Non serve un abbonamento a ChatGPT Plus per accedere alle conversazioni vocali. Ma si tratta di una funzione disponibile per tutti sull’app ChatGPT per smartphone e dispositivi Android e iOS, un’opzione che semplifica di molto le interazioni con il chatbot di OpenAI.

Alla destra della classica barra di digitazione posta nella sezione inferiore dell’app, c’è infatti una nuova icona delle cuffie da cliccare per interagire con ChatGPT con la voce. Toccandola, dopo aver concesso i permessi richiesi, l’app mostra un’interfaccia con un cerchio in mezzo e alcune indicazioni visive sotto utili a gestire le conversazioni, molto semplici e intuitive come si evince da questo breve video dimostrativo pubblicato da OpenAI in occasione dell’annuncio di questa nuova funzione.

Come anticipato, c’è anche la lingua italiana e la possibilità di scegliere fra 5 voci diverse (ribattezzate Breeze, Sky, Juniper, Cove ed Ember: in ordine 3 femminili e 2 maschili), selezionabili sia la prima volta che si utilizza il servizio, momento in cui l’utente viene introdotto con una panoramica del servizio, sia in un secondo momento accedendo al menu delle impostazioni dell’app ChatGPT toccando i tre puntini orizzontali.

Da una breve prova effettuata, le interazioni vocali tramite l’app ChatGPT ci sono sembrate efficaci, naturali e alla portata di tutti, merito sia dell’implementazione della funzione, con tempi di ascolto e di risposta ben intervallati e resi anche tramite vibrazioni, e con un funzionamento anche in background comodo in varie situazioni e attivo sia quando è il chatbot a parlare che viceversa. Il parlato in lingua italiana è molto naturale, per niente robotico, ma con una calata straniera ben evidente.

Dallo stesso menu impostazioni citato è possibile indicare la propria lingua preferita, che il servizio è tuttavia in grado di riconoscere automaticamente, e visualizzare le trascrizioni scritte delle conversazioni vocali effettuate, unici dati che ChatGPT archivia. Questi dati, assieme alla cronologia delle conversazioni con il chatbot si possono esportare sia dal menu “Data Controls” dell’app ChatGPT che dalla medesima sezione della versione web, volendo è possibile anche cancellarli o disattivare i salvataggi dalla stessa sezione indicata delle versioni di ChatGPT.

Maggiori informazioni e delucidazioni sono reperibili nel centro assistenza dedicato di OpenAI.

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