Negli ultimi tempi si fa un gran parlare di ChatGPT, del resto si tratta di qualcosa di nuovo e non ancora chiaramente comprensibile a tutti; come anticipato qualche tempo fa OpenAI ufficializza ChatGPT Plus, un servizio in abbonamento con alcuni vantaggi.

ChatGPT Plus azzera le attese e fornisce risposte più veloci

L’azienda ha ufficializzato l’arrivo del servizio in abbonamento sia attraverso il proprio sito ufficiale, che attraverso Twitter, il nuovo ChatGPT Plus permetterà agli utenti, a fronte di un costo mensile di 20 dollari, di avere accesso anticipato al bot anche nei momenti in cui la piattaforma è maggiormente congestionata, oltre a “tempi di risposta più rapidi” e “accesso prioritario a nuove funzionalità e miglioramenti”.

Per il momento il servizio in abbonamento sarà disponibile solo negli Stati Uniti, l’azienda infatti invierà una serie di inviti a tutti coloro che attualmente figurano nella lista d’attesa entro le prossime settimane; in futuro ChatGPT Plus verrà esteso anche ad altri mercati.

Inizialmente, nonostante non ci fossero indicazioni certe, c’era chi ipotizzava un costo del servizio in abbonamento di circa 42 dollari, quelle previsioni si sono dimostrate errate ed è probabile che OpenAI abbia scelto oculatamente la cifra stabilita di 20 dollari. Questa tipologia di software prenderà infatti sempre più piede in futuro e, chiunque decida di fornire un servizio simile a pagamento con cifre eventualmente più alte (o anche solo simili), dovrà dimostrare di mettere a disposizione un prodotto migliore, che valga il maggiore esborso economico per l’utente.

Alcuni rumor vogliono un’applicazione di ChatGPT in sviluppo, con nuove funzionalità

Stando a quanto riporta Semafor, che però mantiene anonima la fonte dell’indiscrezione, OpenAI sarebbe al lavoro per sviluppare un’applicazione mobile di ChatGPT, ma non si tratterebbe di un servizio analogo a quello attuale, introdurrebbe anche alcune novità.

Pare infatti che verrà introdotta una nuova funzionalità che consentirà agli utenti di realizzare video con l’assistenza AI, un po’ come già avviene con gli attuali servizi che consentono la creazione di immagini con le medesime modalità. Tutto ciò sarebbe derivato dal presunto sviluppo di una versione di ChatGPT chiamata GPT-4, che secondo i rumor potrebbe venir implementata in Bing da Microsoft.

Secondo le indiscrezioni GPT-4 sarebbe in grado di creare risposte alle domande molto più velocemente dell’attuale GPT-3, le risposte sembrerebbero inoltre molto più simili a quelle create da un essere umano e ciò potrebbe creare problemi in alcuni contesti: abbiamo già visto infatti come ChatGPT sia stato bandito da alcuni istituti scolastici, per il timore che venisse utilizzato impropriamente dagli studenti, e abbiamo anche visto nascere i primi software teoricamente in grado di stabilire se un testo è stato redatto da un essere umano o meno.

Sebbene il rapporto non fornisca alcuna tempistica per il rilascio dell’applicazione, questa non farebbe altro che ampliare ulteriormente il bacino di utenza di OpenAI, grazie al quale sarebbe possibile migliorare ulteriormente il chatbot dell’azienda; si spera che contestualmente all’evoluzione di ChatGPT, migliorino anche i servizi dedicati all’individuazione del suo utilizzo, che attualmente necessitano comunque di vari miglioramenti.

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