A distanza di ben 46 anni dal lancio della sua iconica console per videogiochi Atari 2600, la storica azienda statunitense ha recentemente annunciato l’uscita di una nuova cartuccia per la piattaforma, che prende il nome di Save Mary.

Potete fare un tuffo nel passato con questa cartuccia in edizione limitata di Atari

La cartuccia, sviluppata originariamente negli anni d’oro della 2600 ma mai pubblicata, sarà disponibile in edizione limitata e numerata. I nostalgici e i collezionisti di videogiochi retrò che decideranno di preordinarla al costo di 60 dollari riceveranno una confezione da collezione argentata e un manuale a colori, oltre alla cartuccia stessa. Tuttavia è bene sottolineare che, almeno nel momento in cui scriviamo, le unità disponibili sono andate già sold out, come ampiamente prevedibile.

Save Mary è stato creato alla fine degli anni ’70 da Tod Frye, veterano di Atari nonché responsabile di successi intramontabili come Pac-Man e Swordquest per la console 2600. Il gameplay, ispirato probabilmente a titoli come Donkey Kong, vede il giocatore impegnato a salvare la principessa Mary, bloccata in un profondo canyon che si sta rapidamente riempiendo d’acqua. Tramite una gru sarà possibile costruire piattaforme per creare un percorso di fuga, aiutandosi con alcuni potenziamenti che compaiono lungo la parete rocciosa. Di seguito potete apprezzare un frame del gioco.

gioco Save Mary per Atari 2600+

Nolan Bushnell, fondatore di Atari, ha definito Save Mary “il primo gioco in cui ti affidi alle costruzioni piuttosto che alle distruzioni per salvare la principessa”, lodandone l’originalità.

La nuova cartuccia per la 2600 fa parte della linea “Atari XP”, una serie di riedizioni e nuove uscite per la console vintage che l’azienda sta producendo negli ultimi anni, cavalcando con successo la nostalgia dei giocatori più maturi. Tra queste citiamo il mai pubblicato Aquaventure e classici intramontabili come Asteroids e Centipede, oltre a titoli completamente nuovi come il recente Mr. Run and Jump.

Le cartucce Atari XP vengono prodotte seguendo gli standard originali ma con alcuni miglioramenti moderni, come bordi smussati per prevenire danni e connettori placcati in oro. Per giocarci non serve ritrovare nella soffitta la vecchia 2600 impolverata: Atari produce infatti un modello aggiornato chiamato 2600+, dotato di uscita HDMI e altre migliorie.

La cartuccia ha riscosso sin da subito un enorme successo

Il rilascio di Save Mary ha catalizzato l’attenzione tanto della stampa specializzata quanto degli appassionati, che hanno accolto con entusiasmo l’annuncio. Del resto la 2600, nonostante sia una console preistorica per gli standard odierni, vanta ancora un vasto seguito affezionato al suo inconfondibile stile retrò. Non è un caso, infatti, che la cartuccia risulti già esaurita sullo store ufficiale di Atari a questo indirizzo, e di conseguenza non più prenotabile, almeno per il momento.

Atari fu una delle aziende che resero popolari i videogiochi negli anni ’70 e ’80, e la 2600 una delle console di maggior successo della storia. Basti pensare che furono vendute 30 milioni di unità in tutto il mondo, con una libreria di 900 titoli pubblicati. Per questo, ogni operazione nostalgia come Save Mary attira immediatamente l’attenzione mediatica, anche a distanza di quasi mezzo secolo.

Per Atari si tratta di una mossa furba e nostalgica al tempo stesso, capace di far parlare di sé sfruttando il proprio leggendario retaggio videoludico. Chissà che il successo di queste riedizioni non spinga l’azienda a rispolverare altri storici marchi del passato, magari l’indimenticabile Atari Lynx o la prima console a 16 bit, la rivoluzionaria Atari ST. Di sicuro i giocatori di una certa età apprezzerebbero, pronti a tuffarsi ancora in quei mondi pixellosi che hanno segnato la loro giovinezza.

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