Qualche settimana fa avevamo visto come Microsoft stesse valutando di abbandonare l’idea di acquisire Activision Blizzard, qualora la FTC avesse vinto la causa con la quale richiedeva un’ingiunzione nei confronti del colosso di Redmond, un’eventuale ingiunzione infatti avrebbe ritardato la chiusura dell’acquisizione, facendo slittare le tempistiche oltre il 18 luglio, termine ultimo per concludere la trattativa.

Microsoft ha però vinto la causa intentata dalla FTC, un giudice della California ha infatti respinto la richiesta del regolatore per un’ingiunzione preliminare, dando di fatto all’azienda la possibilità di portare avanti il processo di acquisizione.

Respinta la richiesta di ingiunzione preliminare nei confronti di Microsoft, che potrà procedere con l’acquisizione di Activision Blizzard

Dopo cinque giorni in tribunale, durante i quali sono state ascoltate le testimonianze e le argomentazioni di tutte le parti, il giudice Jacqueline Scott Corley ha deciso di respingere la richiesta della FTC per un’ingiunzione preliminare nei confronti del colosso di Redmond, argomentando quanto segue:

L’acquisizione di Activision da parte di Microsoft è stata descritta come la più grande nella storia della tecnologia. Merita esame. Quel controllo ha dato i suoi frutti: Microsoft si è impegnata per iscritto, in pubblico e in tribunale a mantenere Call of Duty su PlayStation per 10 anni alla pari con Xbox. Ha stretto un accordo con Nintendo per portare Call of Duty su Switch. E ha stipulato diversi accordi per portare per la prima volta i contenuti di Activision su diversi servizi di cloud gaming. La responsabilità di questa Corte in questo caso è limitata. Spetta a decidere se, nonostante queste attuali circostanze, la fusione debba essere interrotta – forse anche terminata – in attesa della risoluzione dell’azione amministrativa della FTC. Per i motivi spiegati, la Corte ritiene che la FTC non abbia dimostrato la probabilità che prevarrà sulla sua affermazione che questa particolare concentrazione verticale in questo specifico settore potrebbe ridurre sostanzialmente la concorrenza. Al contrario, le prove documentali indicano un maggiore accesso dei consumatori aCall of Duty e altri contenuti di Activision. L’istanza di ingiunzione preliminare è pertanto NEGATA.

Come potete notare dalla dichiarazione, un ruolo fondamentale nella disputa è stato giocato dagli impegni presi da Microsoft per mantenere Call of Duty disponibile per le console Sony e portare il gioco anche su Nintendo Switch; secondo il giudice infatti l’eventuale acquisizione non comporterebbe una riduzione della concorrenza nel settore, anzi, andrebbe ad aumentare l’accesso dei consumatori a tutti i prodotti sviluppati da Activision Blizzard.

Entusiasmo per la decisione del giudice è stato espresso dal presidente di Microsoft Brad Smith, che ha affermato che la società è “grata alla Corte di San Francisco per questa decisione rapida e approfondita e spera che altre giurisdizioni continuino a lavorare per una risoluzione tempestiva”; ma anche il capo di Xbox Phil Spencer ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Siamo grati alla corte per aver rapidamente deciso a nostro favore. Le prove hanno dimostrato che l’accordo con Activision Blizzard è positivo per il settore e le affermazioni della FTC sul cambio di console, i servizi di abbonamento multi-gioco e il cloud non riflettono la realtà del mercato dei giochi”.

Ovviamente anche Bobby Kotick, CEO di Activision Blizzard, ha espresso pareri positivi in merito, affermando che “La nostra fusione andrà a vantaggio di consumatori e lavoratori. Consentirà la concorrenza piuttosto che consentire ai leader di mercato radicati di continuare a dominare il nostro settore in rapida crescita”.

Dunque ormai Microsoft ha la strada libera? Più o meno, la FTC infatti potrebbe ancora presentare ricorso contro la decisione del giudice entro il 14 luglio, come specificato dal portavoce Douglas Farrar: ““Siamo delusi da questo risultato data la chiara minaccia che questa fusione rappresenta per aprire la concorrenza nel cloud gaming, nei servizi in abbonamento e nelle console. Nei prossimi giorni annunceremo il nostro prossimo passo per continuare la nostra lotta per preservare la concorrenza e proteggere i consumatori”.

Il colosso di Redmond ha inoltre ancora un piccolo ostacolo sulla via per l’acquisizione di Activision Blizzard, se infatti i regolatori europei hanno già espresso il proprio consenso in merito alla faccenda, rimane la questione Regno Unito dove la Competition and Markets Authority (CMA) ha già espresso parere negativo; tuttavia, sembra che la CMA e Microsoft abbiano concordato di sospendere la loro battaglia legale nel Regno Unito per negoziare come l’accordo Activision Blizzard possa essere modificato per affrontare le preoccupazioni sul cloud gaming della CMA. Inoltre, Microsoft potrebbe comunque procedere secondo i propri piani, rinunciando però al mercato in questione, qualora non si trovasse una soluzione accettabile per entrambe le parti.

Insomma, se l’intera questione non dovesse subire ulteriori ritardi, entro la prossima settimana Microsoft potrebbe finalmente concludere l’acquisizione di Activision Blizzard; non ci resta che attendere per scoprirlo.

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