Ormai non è più un mistero (purtroppo per Apple) che anche gli SSD delle nuove versioni base dei MacBook Pro 14 e 16 M2 e Mac mini M2 sono più lenti delle versioni precedenti. Sostanzialmente il motivo è quello riscontrato in precedenza con MacBook Air M2, come d’altronde immaginabile.

Ma è grazie al nuovo video teardown (o di smontaggio che dir si voglia) di iFixit, che oltre all’ennesima conferma scopriamo qualche dettaglio in più. Oltre agli SSD, vale la pena soffermarcisi un momento per conoscere meglio gli altri cambiamenti studiati dalla Mela per i nuovi Pro 14 e 16. E allora seguiteci, che sono emersi vari dettagli interessanti.

I “segreti” di MacBook Pro 14 con M2 Pro

Per smontare il nuovo MacBook Pro 14 con M2 Pro è bastato seguire il vecchio manuale di riparazione dei modelli con Apple Silicon M1, ma già si sapeva da mesi che i cambiamenti sarebbero stati ridotti all’osso.

Tali differenze s’incominciano a notare ad esempio guardando al nuovo dissipatore di calore, che a loro dire sembrerebbe più piccolo se paragonato a quello installato sui modelli con M1 Pro.

Decisamente più tangibile il cambiamento relativo ai moduli RAM. Se sul vecchio erano presenti due moduli Samsung LPDDR5 da 8 GB ciascuno, sul nuovo MacBook Pro 14 M2 Pro ce n’è una coppia per lato, per un totale di 4 da 4 GB ciascuno: sono dei LPDDR5 SK Hynux, gli stessi presenti su MacBook Air M2.

Dentro MacBook Pro 14 M2 Pro

A sinistre M1 Pro con i due moduli, a destra M2 Pro con quattro

Il perché della scelta lo han chiesto a Dylan Patel, Chief Analyst di SemiAnalysis, il quale ha risposto così: A causa della scarsità di substrati rilevata da Apple in fase di progettazione, usando quattro moduli più piccoli invece di due più grandi è stato possibile ridurre la complessità dei circuiti all’interno del substrato dalla memoria al SoC, e di conseguenza allungare le forniture degli stessi.

Quindi, problemi di reperibilità, che a dire di quest’ultimo hanno giocato un ruolo importante anche nella scelta più discussa, esatto quella relativa agli SSD lenti. Qui i problemi di approvvigionamento riguarderebbero invece i moduli NAND più piccoli, i 4 da 128 GB presenti sul MacBook Pro M1 Pro e che permettevano a quest’ultimo di essere parecchio più veloce rispetto al nuovo modello con M2 Pro.

Le prestazioni ridotte in lettura e scrittura, che ricordiamo essere relativi ai modelli base dei MacBook Pro 14 e 16 M2, quindi quelli da 512 GB, sarebbero giustificate dal fatto che questi ultimi montano due moduli da 256 GB, semplice.

Secondo Patel i più piccoli da 128 GB stanno diventando più difficili da trovare e quindi più costosi, soprattutto perché l’industria sta virando verso moduli sempre più grandi.

Dentro MacBook Pro 14 M2 Pro

In alto M1 Pro con due moduli NAND da 128 GB nell’angolo in basso a destra (gli altri due sono sul retro) – in basso M2 Pro con un singolo NAND

Comunque, per maggiori dettagli, relativi alle fasi di smontaggio di MacBook Pro 14 M2 Pro e a tutto il resto, vi lasciamo al video teardown di iFixit.

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