Nonostante la fine del lockdown in Italia, Netflix continua a mantenere il bit-rate basso come nel periodo di piena emergenza COVID-19 se non di più, malgrado in altri Paesi europei queste limitazioni siano rientrate già da tempo sia per Netflix che per altri servizi di streaming on-demand come Disney+ e Amazon Prime Video.

Col bit-rate a 1 Mbit/s i film su Netflix sono pessimi

Al momento su Netflix molti dei contenuti in 1080p vengono trasmessi in Italia con un bit-rate di poco superiore a 1 Mbps e in altri casi supera invece di poco i 2 Mbps causando un notevole degrado della qualità video in quanto si tratta di un calo del bit-rate medio di 5-6 volte rispetto al periodo pre-pandemia,  mentre per i contenuti in 4K il bit-rate massimo è di 7,7 Mbps, circa la metà di quello pre-lockdown.

Naturalmente molti utenti della piattaforma si stanno giustamente lamentando, anche per il fatto che Netflix non ha abbassato temporaneamente i prezzi degli abbonamenti mensili, ma Netflix non ha ancora fornito una spiegazione convincente per giustificare la situazione.

Non sappiamo con certezza se tutti i contenuti di Netflix siano interessati dallo stesso calo di bit-rate, ma prendiamo come esempio due celebri titoli del regista Christopher Nolan, Inception e Interstellar: entrambi i film, con connessione in FTTH ad 1 Gbit/s e fuori orario di punta, vengono serviti con un bitrate limitato a un massimo di 1,2 Mbit/s in 1080p, mentre durante il lockdown mediamente i film in 1080p venivano limitati ad un bit-rate tra i 2 e i 2,5 Mbit/s.

Tuttavia, dal punto di vista contrattuale Netflix rimane al sicuro, dal momento che la compagnia non si impegna a fornire contenuti con un certo bit-rate ma solo con una certa risoluzione a seconda dell’abbonamento sottoscritto, clausola che anche in questo periodo viene rispettata.

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