PayPal ha siglato un accordo storico con OpenAI per integrare il proprio portafoglio digitale all’interno di ChatGPT, aprendo la strada a un nuovo modello di e-commerce guidato dall’intelligenza artificiale. La notizia, riportata in esclusiva da CNBC, ha fatto volare le azioni PayPal a un +14% in pre-market, segnando uno dei rialzi più forti dell’anno per la società fintech.

L’intesa, finalizzata lo scorso weekend, permetterà agli utenti di completare acquisti e transazioni direttamente in ChatGPT, utilizzando il pulsante “Buy with PayPal”. A partire dal 2026, sia gli acquirenti sia i venditori potranno operare all’interno della piattaforma, con i commercianti che potranno elencare i propri prodotti direttamente nel chatbot e raggiungere milioni di potenziali clienti attraverso le interazioni AI.

OpenAI e PayPal inaugurano la nuova era dello shopping su ChatGPT

Abbiamo centinaia di milioni di utenti PayPal nel mondo che ora potranno cliccare il pulsante ‘Buy with PayPal’ in ChatGPT e vivere un’esperienza di pagamento sicura e immediata”, ha dichiarato Alex Chriss, CEO di PayPal, durante un’intervista con CNBC.

L’accordo posiziona PayPal come pioniere nel campo dell’e-commerce conversazionale, un settore che OpenAI sta spingendo con forza per espandere la propria offerta e rendere sempre più concreta la propria sfida a Google (in quest’ottica vedasi anche il lancio di Atlas, il proprio browser AI).

L’obiettivo è trasformare ChatGPT ed espanderne le capacità, riuscendo a cercare prodotti, confrontare opzioni e completare gli acquisti in modo completamente automatizzato e senza mai lasciare l’app.

Negli ultimi mesi, OpenAI ha iniziato a testare funzioni di acquisto in collaborazione con Shopify, Etsy e più recentemente con Walmart, puntando a integrare una rete crescente di retailer direttamente all’interno del proprio chatbot. Con l’ingresso di PayPal, ChatGPT disporrà ora di un’infrastruttura di pagamento consolidata e riconosciuta a livello globale.

È un nuovo paradigma per lo shopping”, ha commentato Chriss. “È difficile immaginare un futuro in cui il commercio basato su agenti intelligenti non diventi parte integrante della vita quotidiana.”

In base all’accordo, PayPal gestirà l’intera infrastruttura di pagamento su ChatGPT, occupandosi del routing dei pagamenti, della verifica delle transazioni e della protezione antifrode. I venditori non dovranno stipulare contratti diretti con OpenAI, poiché sarà PayPal a occuparsi di tutta la parte tecnica e di sicurezza.

Secondo Chriss, questo approccio garantirà massima fiducia sia per gli utenti sia per i commercianti, grazie a un sistema di verifica incrociata tra acquirenti e venditori. Ogni transazione sarà coperta dalle consuete tutele di PayPal, inclusi tracciamento delle spedizioni, risoluzione delle dispute e rimborso in caso di problemi.

Non si tratta solo di permettere una transazione”, ha spiegato Chriss. “È una rete di fiducia: milioni di consumatori e merchant verificati che operano in un ambiente sicuro e trasparente.”

PayPal come spina dorsale del commercio AI

Con questa mossa, PayPal mira a diventare la spina dorsale dei pagamenti nell’era dell’intelligenza artificiale generativa. L’azienda sta già lavorando a partnership strategiche con Google e con Perplexity AI, un’altra piattaforma emergente nel campo della ricerca conversazionale.

Secondo gli analisti, l’integrazione in ChatGPT rappresenta per PayPal un passo cruciale verso la riconquista di centralità nel mercato fintech, dopo un periodo di stagnazione e concorrenza crescente da parte di servizi come Apple Pay e Stripe.

La società ha inoltre confermato che utilizzerà i prodotti enterprise di OpenAI internamente per accelerare i cicli di sviluppo e migliorare l’efficienza dei team.

Come accennato, la reazione degli investitori non si è fatta attendere, al momento della stesura di questo articolo, il titolo PYPL è balzato fino al +14% in pre-market trading, superando brevemente quota 70 dollari per azione. Gli analisti di settore hanno accolto con favore l’accordo, sottolineando come PayPal sia riuscita a inserirsi nel più vasto ecosistema di OpenAI prima di rivali diretti come Apple Pay, Venmo o Google Wallet.

Per OpenAI, l’intesa rappresenta un passo importante verso la monetizzazione delle sue piattaforme, il vero tasto dolente del proprio ecosistema che innova a un ritmo frenetico ma non riesce a monetizzare quanto proposto; un tratto che nell’ultimo periodo ha fatto spesso storcere il naso agli investitori e agli analisti più critici.

Questo accordo dunque introduce un canale di e-commerce nativo dentro ChatGPT che continua ad aggiungere frecce alla propria faretra per portare avanti la sfida a Google.

Sul fronte PayPal, invece, questo significa tornare al centro della rivoluzione digitale, integrando i propri servizi in un ecosistema, quello di OpenAI, che oggi conta oltre 700 milioni di utenti attivi settimanali.