Nella giornata di ieri 27 maggio 2024 la Corea del Sud ha dato vita alla Korea AeroSpace Administration (KASA), ovvero l’agenzia spaziale nazionale; fondata sul modello della NASA degli Stati Uniti la nuova agenzia ha come scopo primario quello di sviluppare le capacità di lancio commerciale e satellitare del paese, così da potersi unire alle grandi potenze spaziali a livello globale. Scopriamo insieme qualche dato e quali sono gli obbiettivi della nuova agenzia coreana.

La Corea del Sud vuole unirsi alle potenze spaziali mondiali e fonda la nuova agenzia spaziale KASA

L’inaugurazione della nuova agenzia spaziale coreana è avvenuta presso il quartier generale di Sacheon, nella provincia di Gyeongsang, circa 300 km a sud di Seoul, dove l’amministratore Yoon Young-bin ha tenuto un discorso davanti ai dipendenti; la neonata KASA unisce sotto lo stesso tetto programmi spaziali precedentemente sparsi tra diverse agenzie governative e nasce fondamentalmente da una promessa elettorale fatta dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, entrato in carica nel maggio 2022.

L’attuale amministrazione del Paese è convinta che un programma spaziale più forte possa stimolare la crescita economica, per questo motivo prevede di raddoppiare la spesa per i programmi spaziali portandola a 1,5 trilioni di won (circa 1,1 miliardi di dollari) in cinque anni dal 2022 al 2027. La maggior parte dei finanziamenti dovrebbe essere utilizzata per lo sviluppo di razzi, satelliti e altre tecnologie con applicazioni commerciali, ma KASA si prefigge al contempo l’obbiettivo di promuovere “la ricerca scientifica spaziale leader che possa contribuire all’espansione della conoscenza umana”.

La Corea del Sud ha recentemente ottenuto un importante successo in ambito aerospaziale, lanciato su un razzo SpaceX Falcon 9 nell’agosto 2022 il Korea Pathfinder Lunar Orbiter (KPLO) trasporta cinque strumenti scientifici che stanno raccogliendo dati sugli agenti atmosferici della Luna, sul campo magnetico e sui crateri permanentemente in ombra; per quanto inizialmente la durata della missione fosse stata preventivata per un anno, è in seguito stata estesa fino al 2025.

KASA ha reclutato John Lee, un coreano americano che è stato dirigente della NASA per quasi 30 anni, nominandolo vice amministratore, responsabile delle missioni e della ricerca e sviluppo; i progetti della nuova agenzia spaziale sono diversi, si va dall’intento di posizionare un satellite per monitorare l’attività solare dal punto lagrangiano Sole-Terra L4, allo sviluppo di uno specchio segmentato di 3,5 metri di diametro che potrebbe equipaggiare un telescopio spaziale, fino un altro orbiter lunare.

Nei piani della Korea AeroSpace Administration, ovviamente, figurano anche missioni che coinvolgono il nostro satellite naturale e il pianeta rosso, nello specifico il governo del Paese ha incaricato l’agenzia di far atterrare veicoli spaziali sulla Luna entro il 2032, e su Marte entro il 2045; non ci resta che attendere per scoprire quale prezioso contributo potrà portare la KASA all’esplorazione spaziale.

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