A quanto pare non è soltanto Samsung, che ha presentato al MWC 2024 il suo Galaxy Ring, un anello smart, a lavorare a dispositivi di questo genere. Anzi, proprio l’annuncio della società sudcoreana potrebbe aver messo pressione sulle altre aziende tecnologiche che, a questo punto, avranno bisogno di progettare, presentare e mettere sul mercato un prodotto competitivo, che non lasci Samsung priva di concorrenza per questa nuova fetta di mercato.

Uno smart ring di Apple in vista?

Che Apple abbia lavorato, o che lo stia ancora facendo, ad uno smart ring (iRing?) è piuttosto assodato. Lo dimostrano i brevetti, il primo risalente al 2015, che nel corso degli anni sono stati depositati dall’azienda guidata da Tim Cook. Questi rivelano alcuni dettagli sul genere di prodotto che Apple avrebbe in mente: un anello che presenta un touchpad nella sua parte esterna, un microfono ed altri sensori.

Un altro brevetto di Apple, questo registrato nell’agosto del 2023, riporta nel proprio abstract questa dicitura: “A ring input device, and more particularly to pressure-sensitive input mechanisms within the ring input device that detect pressure to initiate an operation”, per poi proseguire con: “electronic finger rings can be employed as unobtrusive communication devices that are readily available to communicate wirelessly with other devices capable of receiving those communications”. Insomma, l’eventuale anello di Apple servirebbe come controller wireless per comunicare con altri dispositivi grazie alla capacità di rilevare la pressione sulla sua superficie e di trasmettere dati in modalità wireless.

L’anello descritto in questo brevetto avrebbe anche la capacità di determinare la propria posizione, orientamento e movimento nello spazio, riconoscere determinate gesture, comandi vocali, rilevare dati biometrici e comunicare con l’utente tramite feedback aptico.

Apple non ha però non ha mai detto pubblicamente di star lavorando concretamente ad un dispositivo simile, e non è detto che quello descritto nel brevetto non si debba intendere semplicemente come un’idea concettuale più che come il progetto di un prodotto da lanciare presto sul mercato.

Ultimamente, comunque, le voci che vogliono Apple accelerare riguardo la progettazione e la commercializzazione del proprio anello smart si stanno facendo sempre più insistenti. Un report di ET News circolato ultimamente riporta la dichiarazione di una fonte anonima (e quindi da prendere con le pinze) che suggerisce che l’azienda di Cupertino sia nella fase preparatoria per mettere presto in commercio il proprio anello smart.

C’è spazio per un anello smart nella line up di Apple?

Le funzionalità previste in un eventuale smart ring targato Apple, soprattutto se questo volesse fare concorrenza a Galaxy Ring, si sovrapporrebbero a quelle di Apple Watch, almeno per quanto riguarda il monitoraggio delle attività fisiche, del sonno e dello stato di salute dell’utilizzatore. Una domanda che gli analisti si stanno facendo è quindi se, lanciando un anello smart, Apple non possa finire per fare concorrenza interna ad un altro dei prodotti di punta dell’azienda.

Senza dubbio gli utenti che apprezzano Apple Watch per, per esempio, monitorare il proprio sonno, sarebbero ancora più soddisfatti di poterlo sostituire con un anello più leggero e meno fastidioso da indossare durante il sonno. Se poi l’anello dovesse costare meno di Apple Watch questo potrebbe affossare le vendite dello smartwatch su cui Apple punta ancora parecchio. Se invece il prezzo dell’anello dovesse essere comparabile a quello dell’orologio smart, o addirittura superarlo, allora il rischio è che questo non riesca a penetrare nel mercato quanto Apple, azienda che punta all’egemonia, vorrebbe. Rimarrebbe l’ipotesi di intendere l’anello come un accessorio da integrare a Vision Pro, magari per aggiungere qualche gesture in più per il controllo del visore tramite i movimenti delle mani, ma i dati in nostro possesso sono decisamente troppo pochi per permetterci qualcosa di più che delle semplici speculazioni.

HONOR lavora al proprio smart Ring, con anche l’AI?

Chi invece sta giocando a carte scoperte è l’azienda cinese HONOR, nata da una costola di Huawei nel 2020 per poter operare nel mercato americano dopo le sanzioni USA. Il CEO della compagnia che punta a fare concorrenza a Samsung ed Apple anche nel campo della telefonia e degli smartwatch, George Zhao, ha rivelato a CNBC, la rete televisiva statunitense, che HONOR sta lavorando alla produzione di HONOR ring (nome non ancora confermato). Zhao non ha disvelato molti dettagli sulle caratteristiche di questo smart ring, ma ha voluto specificare di essere particolarmente concentrato sulle funzionalità legate alla salute. Il CEO di Honor ha detto anche di essere molto fiducioso sull’apporto che l’AI potrebbe dare nell’analisi delle abitudini quotidiane del possessore dell’anello. Proprio riferendosi alle app che monitorano la salute Zhao ha concluso infatti dicendo: “Credo che l’AI trasformerà questo tipo di applicazioni”.

A questo punto non ci resta che aspettare che tutte le aziende che vogliano fare concorrenza a Galaxy Ring escano allo scoperto e propongano le proprie alternative. Il successo o la disfatta sul mercato di questo nuovo tipo di wearable devices dipenderà sicuramente da quanto questi appariranno indispensabili ai potenziali acquirenti. Chi la spunterà alla fine?