Un mese fa abbiamo visto insieme i danni riportati dall’elicottero Ingenuity della NASA su Marte, l’unica immagine che avevamo a disposizione era quella scattata dalla telecamera montata sullo stesso velivolo che, almeno in parte, è riuscita a mostrare il danno sull’ombra di una pala del rotore.

Il danno riportato aveva costretto Ingenuity, dopo ben 72 voli, a concludere la sua esperienza sul Pianeta Rosso. Oggi, grazie ad alcune immagini ad alta risoluzione catturate dal rover Perseverance e al lavoro di editing di Simeon Schmauß, uno studente tedesco di design GeoVisual alla Hochschule München, possiamo notare qualche particolare in più sui danni riportati da Ingenuity.

Ecco le immagini dei danni riportati da Ingenuity su Marte

Come anticipato in apertura, dopo aver avuto occasione di intravedere almeno in parte i danni riportati dall’elicottero Ingenuity su Marte, ora grazie al rover Perseverance possiamo farci un’idea leggermente più precisa dell’accaduto; il rover ha realizzato alcuni scatti ad alta risoluzione utilizzando lo strumento SuperCam RMI, in seguito diffusi dalla NASA e successivamente elaborate da Schmauß che ha messo insieme un mosaico di molteplici fotografie SuperCam RMI (Remote Micro-Imager).

Le immagini condivise su X (ex Twitter) e visibili in galleria, ci permettono di notare come le punte di più rotori abbiano subito danni mentre una pala è stata completamente rotta e, presumibilmente, lanciata a circa 15 metri di distanza.

Al momento la NASA sta ancora indagando sull’accaduto e le immagini purtroppo non ci forniscono dettagli chiari su quanto sia avvenuto nonostante sul popolare social network le ipotesi siano molteplici, ma bisognerà attendere il responso dell’agenzia spaziale americana per saperne di più.

Come già visto, questo incidente ha segnato la fine della vita di Ingenuity che era stato progettato per effettuare fino a cinque voli di prova nell’arco di 30 giorni, riuscendo però ad eseguire il proprio lavoro per tre anni consecutivi; l’elicottero è stato in grado di volare 14 volte più lontano di quanto originariamente previsto e ha avuto un tempo di volo totale di oltre due ore, segnando un traguardo importantissimo, fornendo diversi dati utili ed passando alla storia come il primo velivolo a motore, prodotto sulla Terra, a volare su un altro pianeta.

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