Un dettaglio trascurato relativo al sistema Apple CarPlay di prossima generazione è che segna anche un ritorno alle licenze software per l’azienda di Cupertino.
Anche se non è paragonabile a quanto avvenne negli anni ’90, l’ultima volta che Apple concesse in licenza uno dei suoi software rischiando la bancarotta, è comunque un dato significativo.
Concedendo in licenza il suo CarPlay di prossima generazione a Porsche e Aston Martin, Apple sta effettivamente cedendo il controllo dell’hardware ad altre aziende, il che è atipico da decenni.
Difficilmente Carplay arriverà in licenza per le auto comuni, sia per mantenere l’aspetto premium dell’azienda, sia per il fatto che il software Apple è incorporato nell’auto e non trasmesso da un iPhone.
Apple torna alle licenze software dopo 30 anni
La strategia di licenza del software di Apple con CarPlay di prossima generazione potrebbe sollevare un’altra domanda in merito a quale chipset eseguirà il sistema, ma conoscendo Apple sembra ovvio che le auto con CarPlay di prossima generazione utilizzeranno il suo chip.
Probabilmente la strategia di Apple da un lato è una scelta finanziaria, per quanto poco, e dall’altra punta a evitare che Android Automotive diventi lo standard di settore anche sulle auto premium.
Tuttavia, il ritardo nel lancio di Apple Car potrebbe aver costretto l’azienda calarsi in una posizione non del tutto desiderata, pur di soddisfare alcuni obiettivi strategici e finanziari.
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