Nel complesso panorama delle battaglie legali che coinvolgono le grandi aziende tecnologiche, quella tra Epic Games e Apple ha catturato l’attenzione degli addetti ai lavori e di tutti coloro i quali sono appassionati di tecnologia. La controversia riguarda le regole dell’App Store di Apple, in particolare come gli sviluppatori possono indirizzare gli utenti verso metodi di pagamento alternativi. Una recente decisione della Corte Suprema ha riacceso la discussione su questo dibattito che sembra ormai senza fine.

La Corte Suprema statunitense respinge la richiesta di Epic Games di cambiare le regole di pagamento dell’App Store

Epic Games, la casa di sviluppo del popolare videogioco Fortnite, ha sollevato questioni legali riguardo alle regole anti-indirizzamento dell’App Store di Apple. Queste regole limitano la capacità degli sviluppatori di app per iOS di dirottare gli utenti verso metodi di pagamento esterni all’App Store.

Secondo quanto riferito da fonti affidabili come Bloomberg e Reuters, il giudice Elena Kagan ha respinto la richiesta di Epic Games di modificare le regole dell’App Store mentre la battaglia legale è in corso. Kagan non ha fornito una spiegazione dettagliata per la sua decisione, ma il sito web della Corte Suprema ha segnato la petizione di Epic come respinta.

In precedenza, un tribunale distrettuale aveva decretato che Apple aveva violato la legge sulla concorrenza sleale della California. La ragione? La restrizione posta agli sviluppatori di utilizzare collegamenti per indirizzare gli utenti verso metodi di pagamento fuori dall’App Store. Tuttavia, questa vittoria per Epic Games è stata piuttosto breve. Il Ninth Circuit Court of Appeals ha successivamente sospeso questa parte della sentenza, dando ad Apple 90 giorni per fare ricorso alla Corte Suprema.

Epic Games ha tentato di spingere la Corte Suprema a ribaltare la decisione del Ninth Circuit, sostenendo che tale decisione avrebbe potuto danneggiare non solo Epic ma anche innumerevoli consumatori e altri sviluppatori di app per un periodo significativo.

Cos’è la Apple Tax e quali sono le sue implicazioni

Un aspetto cruciale di questa contesa è la cosiddetta Apple Tax. Si tratta, di fatto, di una sorta di tassa imposta dal colosso statunitense per tutti i pagamenti effettuati nel suo store digitale di applicazioni: infatti quando gli sviluppatori processano i pagamenti attraverso l’App Store di Apple, devono pagare una commissione ad Apple.

Se Epic Games e altri sviluppatori fossero in grado di dirigere gli utenti verso metodi di pagamento esterni, potrebbero evitare di dover pagare questa tassa ad Apple. Ma c’è un risvolto della medaglia: se gli sviluppatori adottassero ampiamente questa pratica, Apple ha dichiarato di riservarsi il diritto di addebitare una commissione separatamente. Questa opzione è stato parzialmente praticata l’anno scorso, quando i regolatori olandesi hanno obbligato Apple ad aprire la strada a metodi di pagamento alternativo per le app di incontri.

Nonostante l’importanza della decisione, Epic Games ha scelto di non commentare la decisione del giudice. Allo stesso modo, al momento della redazione di questo articolo, Apple non ha ancora risposto alle richieste di un commento.

La disputa tra Epic Games e Apple ha sollevato domande di fondamentale importanza sulla natura del mercato delle app e sul ruolo delle piattaforme nell’orientare le scelte dei consumatori. Sebbene al momento la decisione della Corte Suprema può sembrare di intralcio per Epic Games, la battaglia legale è ancora in corso e potrebbe riservare ulteriori sviluppi sorprendenti nel prossimo futuro.

Potrebbero interessarti anche: Sony inizia a testare lo streaming dei giochi PlayStation 5 in 4KApple starebbe ricevendo favoritismi da TSMC per i chip a 3 nm