Dopo Ford, General Motors, Rivian, Volvo e Polestar (di quest’ultima parleremo tra poco), anche il Gruppo Volkswagen potrebbe decidere di aderire al North American Charging Standard (NACS) di Tesla per la ricarica dei veicoli elettrici. Si tratta di un segnale importante che evidenzia come il mercato delle auto elettriche stia andando sempre più verso l’uniformità.

Volkswagen sta valutando di adottare il connettore di ricarica NACS

Secondo quanto riferito, il Gruppo Volkswagen, che comprende marchi prestigiosi come Audi e Porsche, oltre alla casa madre, starebbe valutando l’opportunità di adottare il connettore di ricarica NACS di Tesla per i propri veicoli elettrici venduti in Nord America. Una mossa che seguirebbe quella di altri importanti produttori automobilistici che hanno già annunciato il passaggio dal sistema di ricarica Combined Charging System (CCS1) al NACS.

Questo cambio di rotta si inserisce in un contesto più ampio che vede il connettore di ricarica sviluppato da Tesla prossimo a diventare uno standard riconosciuto dalla SAE (Society of Automotive Engineers). Ciò rappresenta un ulteriore passo avanti verso una standardizzazione dei sistemi di ricarica, tanto auspicata dagli utenti di veicoli elettrici.

La questione della tensione: un ostacolo da superare?

Nonostante l’interesse mostrato da Volkswagen, esistono ancora alcuni elementi che richiedono ulteriori analisi: uno di questi riguarda i sistemi di ricarica rapida delle batterie ad alto voltaggio (fino a 800 – 1.000 volt). Il connettore di ricarica NACS è in grado di gestire una tale tensione e una potenza fino a un megawatt, ma attualmente Tesla ha installato solo Supercharger da 500 V.

Ciò significa che i modelli con batterie a voltaggio più elevato non saranno in grado di utilizzare appieno le sue capacità di ricarica rapida presso i Supercharger. Pertanto, alcuni produttori sono riluttanti a effettuare il passaggio fino a quando non saranno distribuiti caricatori ad alta tensione compatibili con il NACS in numero ragionevole.

Questa problematica potrebbe riguardare in particolare Audi e Porsche, che offrono alcuni modelli con sistemi di batterie ad alta tensione. Ma non solo, anche Lucid e Hyundai Motor Group potrebbero trovarsi di fronte allo stesso ostacolo.

Verso un futuro di ricarica universale

Nonostante queste difficoltà, è lecito aspettarsi che una volta che i produttori di veicoli elettrici vedranno un percorso chiaro per raggiungere i 1.000 V presso i caricabatterie NACS (Tesla Supercharger e stazioni di ricarica di terze parti), decideranno anch’essi di cambiare rotta. La chiave è lanciare questo tipo di caricabatterie entro due anni, in modo che la transizione possa iniziare nel 2025, senza ulteriori ritardi e incertezze.

Naturalmente non è da escludere del tutto che ci siano anche altri aspetti che richiedono una discussione tra i produtori. Ad esempio, potrebbe essere necessario mettere a punto accordi commerciali per l’utilizzo della rete di Supercharger di Tesla o definire standard tecnici comuni per garantire la compatibilità dei vari sistemi.

Tuttavia, la decisione del Gruppo Volkswagen di intraprendere discussioni con Tesla rappresenta un passo significativo verso una maggiore interoperabilità tra i sistemi di ricarica elettrica. Questo non solo permetterebbe agli utenti di veicoli elettrici di beneficiare di una maggiore flessibilità nella scelta delle stazioni di ricarica, ma favorirebbe anche una più rapida diffusione dell’auto elettrica, rendendo il processo di ricarica più semplice e accessibile. L’adozione del connettore di ricarica NACS da parte di un colosso come Volkswagen potrebbe accelerare l’adozione di questo standard anche da parte di altri produttori, contribuendo a creare un ecosistema di ricarica più uniforme e integrato.

Polestar ha deciso di adottare ufficialmente il connettore di ricarica di Tesla

Parlando per l’appunto di altri produttori, Polestar ha annunciato ufficialmente l’adozione del connettore North American Charging Standard (NACS) di Tesla, seguendo le orme della casa madre Volvo. Una decisione che darà accesso ai proprietari di Polestar a più di 12.000 punti di ricarica Tesla Supercharger in Nord America dal 2024, facilitando così la vita dei possessori di auto elettriche del produttore.

L’accordo tra Polestar e Tesla è simile a quelli già firmati da altre grandi case automobilistiche come Ford, General Motors e Rivian. La decisione di adottare il NACS sui propri veicoli rappresenta un importante passo avanti per Polestar, che prevede di implementare questa novità a partire dal 2025.

Il CEO di Polestar, Thomas Ingenlath, ha definito l’accordo una “grande vittoria” per i clienti nordamericani dell’azienda. Ha inoltre elogiato il lavoro pionieristico di Tesla per accelerare l’adozione e aumentare la popolarità dei veicoli elettrici, sottolineando come l’apertura della rete Supercharger sarà un grande vantaggio per gli utenti. Di seguito inseriamo le sue parole:

Questa è una grande vittoria per i nostri clienti nordamericani! Apprezziamo il lavoro pionieristico svolto da Tesla per accelerare l’adozione e la popolarità dei veicoli elettrici, ed è fantastico vedere la rete Supercharger resa disponibile in questo modo. Con 12.000 punti di ricarica attualmente disponibili, un numero che continuerà a crescere, questa mossa aumenterà notevolmente il tasso di adozione dei veicoli elettrici in una regione chiave del settore automobilistico.

Con l’accesso a oltre 12.000 punti di ricarica Tesla Supercharger nel Nord America, i proprietari di Polestar avranno a disposizione un numero significativamente maggiore di stazioni di ricarica. Questo non solo semplificherà la vita degli utenti, ma potrebbe anche contribuire ad accelerare l’adozione di veicoli elettrici in una regione chiave per il settore automobilistico.

L’accordo riguarderà tutti i modelli Polestar, sia attuali che futuri. Per garantire la piena compatibilità con le stazioni di ricarica che utilizzano il sistema di ricarica combinato (CCS), i veicoli Polestar dotati del connettore NACS dal 2025 in poi saranno equipaggiati con un adattatore CCS.

Volvo segue la stessa strada

La decisione di Polestar arriva solo due giorni dopo un annuncio simile da parte di Volvo. La casa madre svedese ha infatti comunicato l’intenzione di adottare il NACS, in linea con il suo obiettivo di diventare completamente elettrica entro il 2030.

Il CEO di Volvo, Jim Rowan, ha sottolineato l’importanza di rendere la vita con un’auto elettrica il più semplice possibile. L’accordo con Tesla rappresenta un passo significativo in questa direzione, eliminando una delle principali barriere per gli automobilisti Volvo negli Stati Uniti, Canada e Messico. Ecco le sue parole:

Vogliamo rendere la vita con un’auto elettrica il più semplice possibile. Oggi, con questo accordo, stiamo compiendo un passo importante per eliminare questo limite per gli automobilisti Volvo negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.

Potrebbero interessarti anche: Primi Tesla Supercharger V4 attivi in Europa, presto per tutti gli EVTesla si prepara a supportare le app di terze parti: arriva il Tesla App Store?