GameStop, l’azienda diventata celebre a livello globale per il pump and dump dei Redditors che ha letteralmente dissanguato alcuni hedge fund all’inizio dell’anno passato, ha deciso di lanciare il suo wallet riservato a criptovalute e Non Fungible Token (NFT). Una notizia che non dovrebbe comunque sorprendere eccessivamente, alla luce dell’annuncio risalente al mese di febbraio e relativo al lancio di un marketplace per i secondi, con conseguente varo di un fondo pari a 100 milioni di dollari destinato agli sviluppatori.

Il portafoglio è attualmente disponibile come estensione per Google Chrome e Brave, ma basta dare una rapida occhiata al sito dell’azienda per apprendere la sua intenzione di renderlo disponibile anche sotto forma di app per iPhone in un futuro che molti auspicano immediato. In questo novero vanno sicuramente inclusi coloro che sono stati classificati da GameStop come investitori, venendo in tal modo separati da coloro che sono invece andati a infoltire il gruppo dei giocatori.

Proprio gli investitori potrebbero essere la base ideale per questa incursione dell’azienda nel mondo del Web3, a differenza di coloro i quali hanno già mostrato lo scarso gradimento nei confronti dell’integrazione degli NFT di Ubisoft all’interno di GhostRecon. Una reazione talmente negativa da spingere gli sviluppatori ad abbandonare del tutto i progetti che erano stati pensati in precedenza.

Il wallet di GameStop: di cosa si tratta

Il wallet di GameStop è un self-custodial Ethereum wallet, ovvero in grado di consentire l’accesso alle risorse contenute al suo interno soltanto a chi possiede una chiave privata. L’estensione del portafoglio, la quale può essere scaricata dal Chrome Web Store, permetterà ai suoi utenti anche le transazioni sul mercato NFT di GameStop, di cui è ormai previsto il lancio nel corso del secondo trimestre dell’anno, come del resto ribadito dalla società di gaming.

La configurazione è  peraltro compatibile con i portafogli hardware e in tal modo va ad abbattere notevolmente la possibilità di cadere preda di eventuali attacchi hacking, vero e proprio terrore di chi possiede asset virtuali o deve proteggere dati sensibili. Al contempo, chi ne possiede uno deve fare molta attenzione alla custodia non solo del portafogli elettronico, ma anche delle chiavi private. In caso di loro perdita sarà infatti impossibile recuperarne il contenuto in criptovalute. Per chi pensa trattarsi di una semplice ipotesi scolastica, sarà il caso di ricordare che sono milioni i Bitcoin attualmente conservati in wallet di cui si sono perse le chiavi private.

Per poter effettuare transazioni, il dispositivo utilizza Loopring, una soluzione di secondo livello costruita sulla blockchain di Ethereum proprio nell’intento di riuscire ad abbattere i costi esorbitanti del gas necessario a quelle che sono elaborate sulla blockchain di ETH.

Una scelta da considerare in effetti molto saggia, considerato come proprio all’inizio di questo mese le commissioni per portare a termine questo genere di transazioni si è elevato a migliaia di dollari, nel corso della vendita degli appezzamenti di terreno virtuali di Otherside, da parte di Yuga Labs. Un rincaro il quale è stato causato dall’enorme volume di transazioni elaborate contemporaneamente, tale da condurre anche alla messa fuori uso della blockchain, per alcune ore.

Come abbiamo ricordato, GameStop ha anche confermato il prossimo lancio del suo mercato NFT, il quale potrà essere fruito anche dai possessori del wallet. Al momento dell’annuncio l’azienda ha stanziato 100 milioni di dollari sotto forma di fondo al fine di convincere gli sviluppatori di giochi a utilizzarlo. Per il debutto, sta collaborando con Immutable X, un altro protocollo di secondo livello progettato nel preciso intento di ridurre le commissioni del gas associate alle transazioni di Ethereum.

Il wallet di GameStop: a cosa serve

L’attenzione quasi spasmodica dell’opinione pubblica e degli investitori per GameStop deriva dall’ormai celebre pump and dump dei Redditor di WallStretBets, il quale ha letteralmente fatto saltare il banco lo scorso anno, costringendo a perdite miliardarie gli hedge fund che l’avevano attaccata, innescando al contempo furibonde reazioni per il comportamento di RobinHood, parso a molti un grazioso favore ad uno dei suoi principali azionisti.

Il risultato si è tradotto da un lato in perdite sanguinose per i fondi e, dall’altro, in una campagna pubblicitaria in grande stile e a costo zero per GameStop, che si trovava al momento sull’orlo del baratro, a causa dello spostamento del mercato dei giochi sul web. Dopo questo evento, però, il gruppo sembra aver dato vita ad una discussione sul proprio futuro, con risultati non proprio scontati.

Ora, GameStop sembra infatti intenzionata a mutare la rotta con i suoi NFT e il relativo mercato, mostrando profili di innovazione i quali potrebbero condurla in breve verso lidi meno inospitali. Il nuovo wallet permetterà in buona sostanza di accedere al mercato di GameStop con l’intento di acquistare e vendere risorse sotto forma di token non fungibili, come ad esempio immobili digitali, armi e skin dei vari personaggi di un gioco.

Una volta acquistati, questi NFT saranno detenuti all’interno del wallet in modo da poterli utilizzare nel corso delle varie fasi dello stesso, oppure procedere alla loro alienazione nel caso di una proposta giudicata congrua al loro valore. In tal modo sembra abbastanza evidente l’intenzione di GameStop di spostare il proprio baricentro verso una versione sempre più innovativa dei suoi prodotti, tale da saldarli con un universo per il quale si prevedono destini molto più remunerativi rispetto ai semplici giochi da consolle.

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