Durante una chiacchierata con le tue amiche o i tuoi amici hai sentito pronunciare per la prima volta la parola ghosting e vuoi saperne qualcosa di più? Sei stata o sei stato ghostato da una persona su Facebook, WhatsApp o Tinder? Benvenuta o benvenuto nel club dei ghostati.

In questo articolo ti spiegheremo prima di tutto cos’è il ghosting, cioè il suo significato, poi proveremo a darti qualche suggerimento utile su come bisogna comportarsi con chi lo fa. Perché ricorda sempre che la vendetta è un piatto che va servito freddo (cit.).

Cos’è il ghosting

Nel gergo dei social network e più in generale di Internet, ghosting significa chiudere all’improvviso un’amicizia o una storia d’amore senza dare spiegazioni all’altra persona, sparendo dalla circolazione.

In genere ci si riferisce a questo tipo di comportamento o azione con il termine ghostare, che deriva dal sostantivo inglese ghost, fantasma. Il perché è presto detto: chi fa ghosting diventa un vero e proprio fantasma, invisibile cioè agli occhi delle persone che tutt’a un tratto, senza preavviso, non hanno più notizie del ghostatore.

L’ambito in cui si verifica più spesso il ghosting è quello delle app di incontri come Tinder, Meetic e Badoo, ma ultimamente questo fenomeno spopola anche sui social network e sulle app di messaggistica istantanea.

Come funziona il ghosting (esempi)

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Quante volte hai sentito frasi come quella ragazza mi ha fatto ghosting o quel ragazzo mi ha ghostato. Ecco, facciamo degli esempi pratici per spiegare nel dettaglio i comportamenti che rientrano appunto nel vocabolo ghosting:

  • unfolloware una persona su Instagram con cui fino al giorno prima si interagiva tutto il giorno (o quasi);
  • bloccare un contatto su WhatsApp di punto in bianco, apparentemente senza motivo;
  • bloccare nei DM di Instagram un profilo con cui spesso si era soliti scambiarsi dei messaggi in privato;
  • non rispondere più alle chiamate di un amico o della persona amata;
  • smettere di rispondere ai messaggi su Tinder o su qualsiasi altra app di incontri o di messaggistica istantanea.

Ecco, se hai subito una di queste azioni, purtroppo sei stata o sei stato ghostato.

Il ghosting è reato?

No, in Italia l’azione del ghosting non è illegale, dunque non è perseguibile dalla legge come un reato. Ma allora perché in rete la parola reato è spesso associata a questa parola? Tutto è nato dalla proposta di legge (vera) di un deputato delle Filippine, tale Arnolfo Teves Jr., sostenendo come tale pratica fosse da considerarsi una forma di crudeltà emotiva nei confronti della persona ghostata.

Come comportarsi con chi fa ghosting

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Appurato che il ghosting non è reato (da quanto ci risulta nemmeno nelle Filippine), vediamo ora in che modo è possibile comportarsi con chi ama ghostare, con chi cioè sparisce di punto in bianco dai social o dalle app di incontri senza lasciare né un messaggio né altro. Chi subisce ghosting nel 99,9% dei casi (non scriviamo il 100% perché in natura non esiste) non ha ha colpe, quindi la prima cosa da fare è non colpevolizzarsi dell’accaduto.

La seconda cosa è capire che una persona che si comporta in questo modo, oltre a essere poco matura, non merita né comprensione né tantomeno amore (o amicizia). Quindi, nel caso dovesse ritornare a farsi sentire, il consiglio è di stare alla larga da questa persona. Bene, il terzo e ultimo passo da fare per reagire al ghosting è di voltare pagina, scrivere un nuovo capitolo della propria vita, lasciando le emozioni negative ad altre persone.

E con questo è tutto, il nostro breve approfondimento termina qui. Hai mai subito ghosting da qualcuno? Ti sei rivista o rivisto in uno degli esempi citati qui sopra? E se sì, come hai superato la situazione? Se ti va, puoi condividere la tua storia con noi lasciando un commento qui sotto.

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