AMD e Intel si preparano ad aggiornare i rispettivi listini di processori consumer in vista del 2026, un anno al momento imprevedibile se cerchiamo di fare qualche previsione sulle roadmap aziendali, o più semplicemente sul possibile andamento dei prezzi in un mercato che già sembra inevitabilmente viziato dal nuovo “problema RAM” (vedi shortage globale).

Nelle scorse settimane abbiamo trattato più volte l’argomento e i nostri lettori sanno bene di cosa stiamo parlando: da un lato c’è AMD che, in attesa della prossima generazione Zen 6, è pronta con nuovi modelli Ryzen X3D, dall’altro Intel si appresta ad aggiornare la gamma Arrow Lake con un refresh che vedrà il debutto delle CPU serie 200K Plus, per poi concentrarsi definitivamente su Panther Lake e Nova Lake.

AMD Ryzen 7 9850X3D e Intel Core Ultra 7 270K Plus: "refresh" deludenti nei primi benchmark 1

I dati a nostra disposizione confermano al momento il lancio imminente dell’AMD Ryzen 7 9850X3D e la risposta Intel, già nota in realtà con modelli come il Core Ultra 9 290K Plus e il Core Ultra 7 270K Plus.

Nelle ultime ore però, oltre a ulteriori conferme ufficiali, con tanto di benchmark su alcune piattaforme di riferimento, emergono anche i primi dati relativi alle prestazioni gen su gen, possiamo dire non particolarmente “invitanti” per gli enthusiast o comunque per chi attualmente si trova già sulle più recenti piattaforme dei due competitor. Ma vediamo meglio i vari dettagli.

Offerta

AMD e Intel pronte a un refresh guidato solo dal marketing?

Che i “refresh”, o se preferite aggiornamenti della gamma, non siamo mai stati particolarmente miracolosi sul lato convenienza dell’utente non è una novità di oggi. Anzi, negli ultimi anni questo tipo di “ampliamento” ha portato più che altro a un’ulteriore frammentazione dell’offerta, raramente accompagnata da miglioramenti tangibili o comunque sensati in ottica upgrade.

Questo fenomeno riguarda in realtà tutto il mercato dell’informatica, dell’hardware per PC, degli smartphone e/o dispositivi, e anche se non vogliamo fare di tutta l’erba un fascio, non pensiamo che questa volta sarà diverso, almeno stando ai benchmark trapelati sugli inediti AMD Ryzen 7 9850X3D e Intel Core Ultra 270K Plus.

AMD Ryzen 7 9850X3D e Intel Core Ultra 7 270K Plus: "refresh" deludenti nei primi benchmark 5

Partendo dal modello AMD Ryzen 7 9850X3D, ormai definitivamente confermato, i recenti avvistamenti su Geekbench e Passmark, ci dicono che il netto incremento della frequenza Boost da 5,2 GHz a 5,6 GHz non sarà così incisivo nella pratica.

Su Passmark infatti, il nuovo arrivato batte il suo antenato Ryzen 7 9800X3D solo del 4,5%, questo a quanto pare sia in single-core che sul punteggio complessivo.

Il gap prestazionale sale fino al 20% se guardiamo al confronto con il vecchio Ryzen 7 7800X3D e, pur mantenendo inalterato socket e piattaforma, non sembra essere un aggiornamento particolarmente allettante, ovviamente se vi trovate già su un sistema AMD Ryzen 9000 con socket AM5.

amd RYZEN-9850X3D

AMD Ryzen 7 9850X3D dovrebbe debuttare a CES 2026 insieme a un altro flagship, il Ryzen 9 9950X3D2 con doppia cache 3D, sfruttando quindi la stessa vetrina di lancio che Intel utilizzerà per la presentazione dei nuovi modelli Core Ultra 200K Plus.

In questo caso dovrebbero arrivare tre modelli, compreso il nuovo top di gamma Core Ultra 9 290K Plus e quello che invece dovrebbe essere il prodotto più interessante della linea, il Core Ultra 7 270K PLus. Questa CPU avrà non solo frequenze più spinte, ma vedrà salire il numero di core da 20 a 24, allineandosi con l’attuale Core Ultra 9 285K.

Intel-Core-Ultra-7-270K-Plus

Nonostante quanto appena detto, in un recente test apparso su Geekbench, l’inedita CPU Intel migliora di circa il 5% le prestazioni dell’attuale modello Core Ultra 7 265K, allineandosi più o meno al Core Ultra 9 285K.

Viste tali premesse, il successo/riuscita dei nuovi chip Intel e AMD dipenderà senza alcun dubbio dai prezzi di listino, ma anche dall’andamento di un mercato che, come anticipato in apertura, si sposta in una direzione “poco piacevole” per l’utenza consumer e più in generale per chi si troverà ad aggiornare o costruire un nuovo PC nel 2026.