Microsoft ha deciso di aprire le porte del suo laboratorio di design, svelando una serie di concept scartati per le nuove icone della suite Office, il risultato è un interessante tuffo nel passato, con richiami alle prime versioni per Mac e a un’estetica fatta di texture, sovrapposizioni e dettagli nostalgici.

Ecco come potevano essere le nuove icone della suite Microsoft Office

Le nuove icone di Office, ormai note per il loro stile curvo, colorato e coerente con l’identità visiva moderna di Windows, hanno alle spalle un processo creativo molto più lungo e articolato del previsto; come raccontato da Microsoft stessa, prima di arrivare ai design finali l’azienda ha esplorato una serie di strade alternative, alcune delle quali decisamente ispirate ai vecchi design di Word, Excel e PowerPoint per Mac.

I concept di Word per esempio, mostrano un interessante gioco di idee, da una parte un’icona che ricorda un blocco note (forse un omaggio ai primi software di videoscrittura), dall’altra vari esperimenti su pile di fogli, lettere che si fondono con l’interfaccia e versioni in cui la W è quasi scomparsa. Microsoft alla fine ha scelto la semplicità, tre barre orizzontali invece di quattro, un lettering più discreto e una struttura pulita, coerente con l’intero ecosistema Microsoft 365.

Sul fronte Excel, la casa di Redmond ha giocato molto con il concetto di cella, elemento visivo e concettuale alla base del software. Tutte le proposte ruotavano intorno a questo simbolo, che rimane anche nel design finale come punto di continuità e riconoscibilità; le versioni scartate si spingevano in direzioni più audaci, ma Microsoft ha preferito non allontanarsi troppo dall’immagine consolidata del programma, optando per una X raffinata e geometrica, ma immediatamente familiare.

PowerPoint invece, ha avuto una fase di esplorazione più libera, alcune icone trasformavano la P in un nastro, altre la fondevano con un grafico a trota, a sottolineare la natura visiva e dinamica del software. Tuttavia, anche in questo caso il design definitivo è risultato più sobrio e bilanciato, con forme arrotondate e colori caldi che si inseriscono perfettamente nella nuova linea estetica del brand.

Le nuove icone di Office, che comprendono anche Teams, OneDrive, Outlook e OneNote, stanno gradualmente raggiungendo tutti gli utenti. Interessante notare come Microsoft adotti due approcci distinti: su Windows vengono utilizzate le versioni con lettering, mentre su iOS si preferiscono icone più minimaliste, prive di lettere ma ugualmente riconoscibili. Una scelta che riflette le differenze d’uso e di interfaccia tra i due ecosistemi, e che dimostra ancora una volta la cura del colosso di Redmond per la coerenza visiva e funzionale dei propri prodotti.

L’operazione di Microsoft, a conti fatti, è più che un semplice esercizio di stile, è il modo per raccontare l’evoluzione di una suite che accompagna il mondo del lavoro da oltre trent’anni, rinnovandosi senza dimenticare le proprie radici; e se alcune di quelle icone scartate suscitano un pizzico di nostalgia nei più attenti osservatori, è solo la prova che il design (proprio come il software) è un linguaggio in continua trasformazione.