Annunciato in pompa magna a inizio giugno 2022 in occasione della conferenza inaugurale della WWDC, della nuova generazione di Apple CarPlay ancora non c’è quasi traccia. Apple ne è tornata a parlare a inizio mese nella medesima cornice, tre anni dopo, annunciandone altre sue peculiarità inedite e dandogli un nome: Apple CarPlay Ultra.

Rispetto alla versione attuale è tutt’altro, almeno nell’idea dell’azienda di Cupertino perché ad oggi è stato implementato solo da Aston Martin, con Porsche che ha fatto sapere che lo adotterà prossimamente. Ma molti altri costruttori non hanno intenzione di farlo, come ha riportato il Financial Times, che cita vari rifiuti, alcuni dei quali categorici. “Non provate a invadere i nostri sistemi”: avrebbe detto Renault ad Apple.

Diverse case automobilistiche si rifiutano di implementare Apple CarPlay Ultra

Rispetto alla generazione attuale, il nuovo CarPlay è un sistema integrato nell’infotainment delle auto, un po’ come Android Automotive di Google, per intenderci. A suo tempo, tre anni fa, Apple lo definì “l’esperienza iPhone perfettamente integrata nell’auto”, esperienza estesa a tutti gli schermi dell’auto, compreso il quadro strumenti e contenente varie funzioni particolari.

Può ad esempio gestire la climatizzazione e vari parametri dell’auto, offrire soluzioni per pagare i rifornimenti dagli schermi, ha varie opzioni di personalizzazione con livelli di carburante, tachimetri e altro. In occasione della presentazione di iOS 26, Apple ha inoltre parlato di altre novità sia estetiche che funzionali, sistema che permetterà anche di riprodurre i video in auto, a patto che il veicolo sia in sosta.

Mercedes-Benz, Audi, Volvo, Polestar e Renault non hanno però intenzione di implementare un sistema simile nelle loro auto, case automobilistiche che Apple aveva precedentemente indicato come aziende interessate ad adottarlo. Degli originari 14 marchi elencati da Apple, Jaguar Land Rover ha affermato che sta ancora valutando se implementare il nuovo sistema, mentre nessun commento al riguardo da Ford, Nissan e Infiniti. Viceversa, oltre alle menzionate Aston Martin e Porsche, anche BMW adotterà Apple CarPlay Ultra.

Una ritrosia tale si spiega nel fatto che le case automobilistiche non sono entusiaste di offrire ad aziende terze (Apple) la possibilità di accedere ai loro componenti hardware e software, necessari per implementare tutte le nuove funzionalità del nuovo CarPlay. Nonostante Volvo sia tra i costruttori che hanno respinto tale adozione, il presidente e amministratore delegato Håkan Samuelsson ha tuttavia ammesso che le aziende automobilistiche non sono altrettanto capaci di sviluppare software efficaci e funzionali come le aziende tecnologiche, pur aggiungendo che “ci sono altri che possono farlo meglio, e allora dovremmo offrirlo nelle nostre auto”.

Un’altra spiegazione, secondo quanto riportato dal Financial Times, sta nel fatto che “le case automobilistiche occidentali stanno cercando di capire come crescere in un mondo che ha raggiunto o è prossimo al picco in termini di vendite di automobili. Nel segmento premium, altamente competitivo, si sta anche lottando per la differenziazione“, ha affermato Simon Middleton, partner della società di consulenza McKinsey. Differenziazione significa, tra le altre cose, anche poter offrire servizi extra in abbonamento come una potenziale fonte di reddito per le case automobilistiche, che non hanno quindi intenzione di rischiare che Apple li privi della possibilità di monetizzare i servizi in auto.