L’attesissima Nintendo Switch 2 è ufficialmente in vendita da ieri, e i fortunati utenti che sono già riusciti ad acquistarla stanno senza dubbio passando il tempo testando a fondo la nuova console; tuttavia, c’è qualcuno che ha preferito fare altro con il nuovo dispositivo, smontarlo.
Il canale YouTube ProModding ha già pubblicato un video di smontaggio completo della console, offrendo così una prima e preziosa occhiata alle componenti interne del nuovo modello ibrido della casa giapponese; un’operazione che, come sempre, può dirci molto su progettazione, riparabilità e filosofia ingegneristica alla base del dispositivo.
Lo smontaggio di Nintendo Switch 2 non è impossibile, ma serve cautela
Come mostrato nel video che potete visionare poco sotto, Nintendo ha scelto di coprire le viti posteriori con adesivi colorati, rossi e blu, visibili una volta rimossi i nuovi Joy-Con 2 magnetici; un dettaglio che sembra puramente estetico ma che, nella pratica, complica leggermente l’accesso alla scocca interna, rimuovere gli adesivi senza danneggiarli richiede attenzione e manualità, e potrebbe mettere in difficoltà i meno esperti.
Detto ciò, una volta superato questo primo ostacolo, la console si apre con relativa facilità, il cavalletto posteriore, integrato nel pannello, può essere rimosso senza troppi sforzi (nella speranza che Nintendo offra ricambi ufficiali visto che la componente in questione non appare particolarmente robusta); l’accesso completo alla scheda madre invece, richiede la rimozione di numerose viti e cavi flat, oltre che del dissipatore metallico con pasta termica applicata sopra al chip principale.
Uno degli aspetti più interessanti del teardown riguarda il sistema di raffreddamento, che si conferma piuttosto compatto ma ben congegnato: troviamo infatti una piccola ventola abbinata a un tubo di calore in rame, una soluzione che dovrebbe risultare più che sufficiente per gestire il calore prodotto dal SoC impiegato da Nintendo, il cui consumo stimato sotto carico non supererebbe i 10 W; una soglia tutto sommato contenuta, perfettamente in linea con le esigenze termiche di un dispositivo portatile.
Se il sistema di raffreddamento sembra convincente, alcuni aspetti legati alla riparabilità potrebbero far storcere il naso, entrambe le porte USB-C per esempio risultano saldate sulla scheda madre; ciò significa che in caso di malfunzionamento non sarà possibile sostituirle singolarmente, rendendo eventuali riparazioni decisamente più complesse e costose.
La batteria, elemento cruciale in qualsiasi dispositivo portatile, non viene rimossa nel video e quindi non è ancora chiaro se sia incollata (come accadeva nella prima generazione), o se invece Nintendo abbia adottato un approccio più user friendly.
Pur non svelando ogni piccolo dettaglio, il video offre già una panoramica tecnica piuttosto chiara su Nintendo Switch 2: il sistema appare ben progettato e pensato per mantenere dimensioni compatte, efficienza termica e solidità costruttiva, ma con alcuni compromessi (come le porte saldate e l’incognita batteria) che potrebbero penalizzarne la riparabilità e la longevità nel lungo termine.
Resta ora da capire come si comporterà la nuova console Nintendo i termini di prestazioni, autonomia e compatibilità software, aspetti che emergeranno nelle prossime ore mano a mano che i primi acquirenti la metteranno alla prova.
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