La WWDC 2025 si avvicina rapidamente e con essa anche una delle transizioni più simboliche e significative degli ultimi anni per l’ecosistema desktop di Apple, secondo quanto condiviso, il prossimo grande aggiornamento del sistema operativo per Mac si chiamerà macOS Tahoe, segnando non solo un cambio di nome, ma anche un importante restyling grafico e concettuale dell’intera piattaforma.
Il nome, come da tradizione ormai consolidata da diversi anni, arriva direttamente dalla geografia della California: Tahoe è un celebre lago montano situato al confine tra California e Nevada, noto per i suoi paesaggi mozzafiato, l’acqua cristallina e per il riflesso delle montagne che si specchiano nelle sue acque; un’immagine poetica che Apple avrebbe scelto come metafora per le nuove interfacce del sistema.
Un nuovo nome per un nuovo macOS
Secondo quanto riferito, macOS 26 Tahoe rappresenterà la terza grande riprogettazione del sistema operativo da quando Apple ha cominciato ad abbandonare la numerazione classica per abbracciare nomi ispirati alle località californiane; dopo Yosemite, El Capitan e Big Sur, solo per citare alcuni dei passaggi chiave, Tahoe si preannuncia come un punto di svolta, in quanto segnerà il primo importante restyling grafico dopo Big Sur (2020).
Non sarà un cambiamento isolato, Apple intende aggiornare tutti i suoi principali sistemi operativi con una nuova numerazione basata sull’anno di rilascio, un po’ come già avviene nel settore automobilistico; in altre parole, invece di iOS 19, iPadOS 19, macOS 15 e così via, i sistemi operativi Apple in uscita nel corso del 2025 porteranno tutti il marchio unificato 26, anche se la disponibilità effettiva di alcune versioni, come iOS 26, è prevista per la fine dell’anno in corso.
Ma perché proprio Tahoe? Oltre a essere una località turistica molto apprezzata in California, il lago è anche una delle mete preferite dei dipendenti Apple, molti dei quali la frequentano per vacanze o come seconda casa. La scelta del nome non è quindi casuale, ma carica di significato interno e simbolico, Tahoe rappresenta il riflesso, la quiete, la trasparenza e, stando a quanto riportato, queste caratteristiche si ritroveranno nelle nuove interfacce straordinarie che Apple svelerà durante la WWDC.
La mossa di Cupertino si inserisce in un contesto più ampio di rebranding e rinnovamento estetico, che coinvolgerà anche gli altri sistemi operativi del marchio; l’adozione di una numerazione per anno permetterà ad Apple di allineare in maniera più coerente i propri aggiornamenti software, semplificando anche la comunicazione agli utenti finali.
La Worldwide Delevopers Conference 2025, in programma per la prossima settimana, sarà dunque il palco ufficiale per la presentazione di questo importante aggiornamento; le aspettative sono alte, anche perché si parla di un redesign profondo che potrebbe riguardare icone, animazioni, pannelli di sistema, interfaccia del Finder e non solo.
Sebbene al momento Apple non abbia ancora confermato ufficialmente il nome macOS Tahoe, né fornito dettagli precisi sulle novità funzionali, le indiscrezioni e il cambio di nome indicano chiaramente che il 2025 sarà un anno di svolta per i Mac, sia sul piano estetico che concettuale.
Con macOS 26 Tahoe, Apple sembra voler tracciare una nuova rotta per il futuro del proprio ecosistema desktop, allineando il design a una visione più armonica e coerente con l’intero portafoglio software; un cambiamento che non sarà solo visivo, ma anche simbolico, come il nuovo nome macOS vuole riflettere bellezza, equilibrio e profondità.
Tutti gli occhi sono ora puntati sulla WWDC, non ci resta che attendere ancora qualche giorno per scoprire le nuove interfacce e tutte le sorprese di Apple.
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