La notizia di qualche giorno relativa al fatto che Apple avrebbe deciso di chiamare iOS 26 invece di iOS 1 , aspetto che sembrava scontato fino una settimana fa, la prossima versione di iOS, ha messo in moto la macchina delle speculazioni.

Vittima designata, ovviamente, gli iPhone di prossima generazione che, qualora dalle parti di Cupertino decidesse di estendere a tutti i propri prodotti la “nomenclatura per anno”, potrebbero non chiamarsi iPhone 17.

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Apple gioca coi numeri: gli OS “26” saranno l’unica novità dell’anno?

A nemmeno due settimane dall’inizio della WWDC25, Mark Gurman di Bloomberg ha sganciato la bomba: Apple si appresta a rivoluzionare il sistema di numerazione dei propri sistemi operativi per affiancare a ognuno di essi l’anno di riferimento e non più il numero consecutivo della versione.

Al posto di iOS 19, iPadOS 19, macOS 16, watchOS 12, tvOS 19 e visionOS 3, sul palco dello Steve Jobs Theater verranno presentati iOS 26, iPadOS 26macOS 26watchOS 26tvOS 26visionOS 26 (e l’inedito homeOS 26).

Se tutto ciò si trasformasse in realtà (finora sono emerse solo altre “conferme” indipendenti sulla faccenda), il colosso di Cupertino avrebbe scelto di affiancare al nome del sistema operativo l’anno di “morte” (dato che nel 2026 verranno annunciati gli OS di prossima generazione) e non l’anno di “nascita” (in quel caso avremmo avuto il “25”).

Al netto di tutto, questo cambio di strategia ha scatenato tutta una serie di ragionamenti legati agli altri prodotti della Mela morsicata che non vengono distinti con l’anno ma si affidano a una numerazione a sé: quelli più popolari, ovviamente, sono gli iPhone e gli iPad.

iPhone (A19, 2025), iPhone (2025) o … iPhone 17?

Apple sfrutta la numerazione basata sull’anno, ad esempio, per i computer Mac: gli ultimi MacBook Air, quelli con chip Apple Silicon M4, sono noti come “MacBook Air (M4, 2025)”. A differenza di quanto dovrebbe avvenire con i sistemi operativi, l’anno indicato corrisponde a quello di immissione sul mercato.

Per quanto concerne iPhone e iPad, nulla vieterebbe al colosso di Cupertino di adottare una strategia simile a quella messa in campo con i computer Mac. Per quanto concerne gli iPad, il tutto sembra decisamente più immediato dal momento che ogni modello del catalogo presenta le proprie peculiarità (gamma diversa, chip diverso).

Con gli iPhone, invece, il ragionamento è un pelo più complesso dato che, a coppie, i vari modelli della gamma sfruttano lo stesso chip (non stiamo ancora tenendo conto dei modelli “e”). Le strade percorribili (e immaginiamo il fumo provenire dalle teste dei membri del team di marketing del colosso di Cupertino) sembrano essere tre:

  1. Optare per denominazioni tramite chip simile ai Mac – In questo modo, a settembre 2025 conosceremo gli iPhone (A19, 2025), iPhone Air (A19, 2025), iPhone Pro (A19 Pro, 2025), iPhone Pro Max (A19, 2025).
  2. Optare per denominazioni basate solo sull’anno – In questo modo, a settembre 2025 conosceremo gli iPhone (2025), iPhone Air (2025), iPhone Pro (2025), iPhone Pro Max (2025).
  3. Lasciare tutto invariato – In questo modo, a settembre 2025 conosceremo i classici iPhone 17, iPhone 17 Air, iPhone 17 Pro, iPhone 17 Pro Max.

Considerando che già il cambio di numerazione dei sistemi operativi andrà a creare una buona dose di confusione su tutta la linea (pensiamo solo alla difficoltà che qualcuno potrebbe avere nel comprendere il passaggio da iOS 18 a iOS 26), è molto probabile che la scelta di Apple sia quella di lasciare tutto invariato.

Per tutte le conferme del caso e per ricevere eventuali altre anticipazioni su mosse del genere per i prodotti dell’azienda, sarà sufficiente attendere le 19:00 (ore italiane) di lunedì 9 giugno 2025, momento in cui Tim Cook inaugurerà ufficialmente la WWDC25 dall’Apple Park di Cupertino.

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