In un’udienza tenutasi negli scorsi giorni nell’ambito della battaglia legale in corso contro Epic Games, Apple ha affermato che solo 38 sviluppatori su 65.000 potenzialmente idonei hanno fatto domanda per aggiungere collegamenti a metodi di pagamento esterni all’App Store.

Secondo il giudice distrettuale statunitense Yvonne Gonzalez Rogers, che ha supervisionato la battaglia giudiziaria tra il colosso di Cupertino e il produttore di Fortnite, l’opzione aggiunta da Apple a gennaio non è affatto conveniente per gli sviluppatori. Le opzioni di pagamento alternative per gli sviluppatori sono infatti soggette all’approvazione di Apple che stabilisce che dovranno comunque pagare una commissione fino al 27%.

La soluzione di Apple per i pagamenti alternativi è poco allettante?

Secondo quanto riportato da Bloomberg, il giudice Rogers sembra sorpreso della scarsa adozione della soluzione confezionata da Apple e durante l’ultima udienza ha affermato: “Mi sembra che l’obiettivo sia quello di mantenere il modello di business e le entrate del passato”.

Oltre alla commissione imposta da Apple, gli sviluppatori devono anche considerare le commissioni di elaborazione dei pagamenti, che nel complesso potrebbero portarli a pagare anche più di prima.

A questo proposito, a marzo Epic Games ha accusato Apple di violare una sentenza del tribunale che impone all’azienda di Cupertino di consentire agli sviluppatori di offrire collegamenti in-app per indirizzare i clienti a opzioni di acquisto di terze parti sul Web, poiché le nuove opzioni di pagamento alternative sono “commercialmente inutilizzabili” secondo il creatore di Fortnite, tuttavia Apple sostiene di aver agito in conformità con l’ingiunzione.