L’intelligenza artificiale (specie quella generativa) continua ad essere uno degli argomenti più caldi del momento e, in questo ambito, una enorme realtà come Apple si trova costretta a inseguire la concorrenza, ma sembra farlo nell’ombra lavorando al progetto Apple GPT.

Come suggerito dal nome, vagamente assonante con quello del più famoso in circolazione, il progetto dovrebbe portare alla realizzazione di un chatbot che verrà in futuro inserito all’interno dell’ecosistema della mela morsicata. Scopriamo tutti i dettagli.

E se anche Apple stesse sviluppando un proprio chatbot?

Un mese e mezzo fa scrivevamo su queste pagine come l’intelligenza artificiale fosse stata la grande assente alla WWDC23, l’annuale conferenza per gli sviluppatori di Apple che in questa edizione è stata piuttosto densa e ricca di novità e passerà alla storia per il “One more thing” finale (il visore Apple Vision Pro) che ha aperto le porte all’era dello spatial computing.

Pare che l’assenza dell’IA dalla conferenza sia stata una scelta oculata da parte del colosso di Cupertino, messa in pratica per cercare di non destabilizzare l’utente medio; in verità, anche Apple si è dovuta piegare al machine learning e, più in generale, all’intelligenza artificiale, implementandola all’interno dei propri servizi ma mimetizzandola sotto false identità.

E mentre Apple ha puntato tutto sul suddetto spatial computing, mondo tutto da scoprire visto che, ad oggi, siamo con (quasi) il nulla in mano, i principali competitor come Microsoft e Google stanno spingendo forte sull’intelligenza artificiale, chi puntando su sistemi belli e fatti (come il colosso di Redmond che sfrutta la piattaforma di Open AI per Bing) e chi puntando su cose fatte in casa (come Google che sta pian piano potenziando Bard).

Dalle parti di Cupertino hanno capito che stanno rimanendo indietro al punto che adesso sembra che stia iniziando a muoversi qualcosa. Stando a quanto riportato da Bloomberg, attraverso la firma del noto giornalista Mark Gurman (sempre sul pezzo quando si parla di piani riguardanti la mela morsicata), gli ingegneri Apple starebbero creando un proprio chatbot chiamato “Apple GPT“; tuttavia, non sembra ci siano piani per il rilascio al pubblico di tale tecnologia (a testimonianza del fatto che il terreno da recuperare è molto).

Ciò che sappiamo sul progetto Apple GPT

Apple GPT, l’inedito chatbot della mela morsicata, dovrebbe sfruttare il framework LLM (Large Language Model) proprietario chiamato “Ajax”, in esecuzione su Google Cloud e costruito sfruttando Google JAX (un framework sviluppato per accelerare la ricerca sull’apprendimento automatico).

Secondo fonti più o meno vicine a Cupertino, all’interno dell’azienda ci sono più team di ingegneri che lavorano al progetto per cercare di arrivare prima possibile e, soprattutto, pronti da subito (anche sulle eventuali implicazioni lato privacy).

È inoltre di un paio di mesi fa la notizia che Apple abbia vietato ai propri dipendenti l’utilizzo di ChatGPT e, più in generale, di tutte le intelligenze artificiali generative durante il lavoro: di conseguenza, potrebbe essere trapelata una notizia leggermente distorta quando in realtà il colosso di Cupertino vietava ai dipendenti l’utilizzo di IA generative diverse dal chatbot sviluppato internamente e basato su Ajax, il framework creato per “unificare lo sviluppo dell’apprendimento automatico”.

Attualmente la cosa più vicina ad un chatbot presente all’interno dell’ecosistema della mela morsicata è Siri che, negli ultimi anni, ha perso molto terreno nei confronti dei competitor (chissà se con Apple GPT potrà guadagnare i superpoteri e tornare a lottare ad armi pari con la concorrenza).

In chiusura, Bloomberg riferisce che il colosso di Cupertino starebbe cercando di fare un annuncio significativo legato all’IA il prossimo anno: che la WWDC24 possa essere l’occasione giusta? Chi può dirlo. Magari, questa volta, il “One more thing” sarà proprio Apple GPT.

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