La tecnologia LTPO, il Face ID e la fotocamera frontale sotto lo schermo sono le tre novità su cui si concentra una nuova roadmap incentrata sulla prossima evoluzione degli schermi di iPhone. Si arriva fino al 2027, anno in cui tutti gli iPhone (anche i modelli non Pro) si vocifera che avranno la sensoristica per il riconoscimento facciale integrata nel display.

Oggi ci sono gli iPhone 14 Pro e 14 Pro Max che sono dotati dell’isola dinamica che fa spazio a sensori e fotocamera frontale, porzione di un display di tipo LTPO o ProMotion per dirla alla Apple, cioè capace di variare la frequenza di aggiornamento dello schermo fra 1 Hz e 120 Hz. Questa particolarità manca sui modelli base della famiglia di smartphone di Apple, iPhone 14 e iPhone 14 Plus, e mancherà anche sulle prossime due generazioni di iPhone (15 e 16, e varianti varie); i display LTPO arriveranno invece sui modelli del 2025 iPhone 17 e iPhone 17 Plus (Max o mini?), stando a quanto riportato dalla fonte che ha condiviso la roadmap in questione (gli analisti di Display Supply Chain Consultants).

Anche per quanto riguarda uno degli altri due aspetti citati, il momento buono dovrebbe essere il 2025, anno in cui Apple dovrebbe portare sul mercato iPhone 17 Pro e iPhone 17 Pro Max con il Face ID sotto lo schermo. Servirebbe ancora il foro per ospitare la fotocamera frontale, ma ci si aspetta che due anni più tardi i modelli più pregiati di iPhone 19 integrino anche quell’elemento.

Discorso diverso invece per le versioni “non Pro”, per le quali il 2027 dovrebbe costituire una prima per il solo Face ID sotto il display, anticipato dalla generazione che debutterà quest’anno con l’isola dinamica, unica novità prevista nel settore schermi per iPhone 15 e iPhone 15 Plus, secondo quanto emerso.

Dunque, la sequenza temporale sembra abbastanza chiara: gli anni più importanti per i display dei futuri iPhone sarebbero pertanto il 2025 (iPhone 17) e il 2027 (iPhone 19), sia per i modelli base che per i più costosi. Ma ribadiamo: è tutto da prendere con le pinze, s’intende.

 Potrebbe interessarti anche: Recensione iPhone 14: stesso SoC, stessa Lightning, doveva essere un 13s