Giusto ieri abbiamo visto come il governo degli Stati Uniti stia facendo pressioni su ByteDance affinché venda TikTok, teoricamente per fugare tutte le preoccupazioni in tema di sicurezza non solo dei dati degli utenti ma anche a livello di sicurezza nazionale, pena il ban assoluto.

Il periodo non è certamente dei migliori per l’azienda che si trova sotto diversi riflettori, ciò nonostante lo sviluppo dietro al popolare social network non si ferma e nel tentativo di offrire agli utenti un’esperienza d’uso sempre migliore, TikTok lancia una nuova funzionalità.

Nella giornata di ieri però, qualcun altro si è unito a quanto già fatto dagli USA e dall’Europa, vietando l’utilizzo dell’applicazione sui dispositivi governativi.

TikTok lancia un nuovo pulsante per ripristinare il feed “Per Te”

Nonostante tutte le attenzioni non proprio piacevoli ricevute negli ultimi tempi, TikTok ha lanciato oggi un aggiornamento che introduce un nuovo pulsante, il quale consentirà agli utenti di ripristinare il feed “Per Te”.

La nuova funzione sembra aver superato la fase di test interna durante il mese di febbraio e inizia ora ad essere rilasciata in maniera graduale ad un pubblico più ampio:

Oggi stiamo implementando una nuova funzionalità che consente alle persone di aggiornare il proprio feed For You se i loro consigli non sembrano più pertinenti. Stiamo anche fornendo un altro aggiornamento sui nostri sforzi in corso per evitare consigli ripetitivi mentre continuiamo a bilanciare gli obiettivi di consentire l’espressione personale e un’esperienza visiva piacevole.

TikTok lancia una nuova funzione e subisce altri ban 1

L’azienda aveva già spiegato ai propri utenti i meccanismi dietro al suggerimento dei contenuti in questione ed essi avevano finora facoltà di utilizzare il pulsante “non interessato” per aiutare a personalizzare maggiormente il feed “Per Te”; l’aggiornamento odierno però dà la possibilità di fare tabula rasa e ricominciare da zero.

L’aggiornamento è, come detto, in fase di rilascio graduale a partire da oggi, motivo per cui potrebbe volerci qualche settimana prima che diventi disponibile per tutti; per controllare manualmente è sufficiente recarsi in Impostazioni e privacy all’interno dell’app, Preferenze e contenuti -> Aggiorna il tuo feed.

Il Regno Unito segue l’esempio di USA ed Europa

Come anticipato in apertura, c’è qualcuno che ha deciso di seguire l’esempio di altri partecipanti alla vicenda, il governo del Regno Unito ha infatti stabilito il divieto assoluto di utilizzo dell’applicazione TikTok sugli smartphone dei dipendenti governativi. La misura è stata adottata in via precauzionale in quanto l’app richiede autorizzazioni come l’accesso a contatti, contenuti degli utenti e dati di geolocalizzazione, tutti dati considerati molto sensibili per i dispositivi governativi.

Il Cancelliere Oliver Dowden ha sottolineato quanto segue:

La sicurezza delle informazioni sensibili del governo deve venire prima di tutto, quindi oggi vietiamo questa app sui dispositivi governativi. L’uso di altre app per l’estrazione di dati sarà tenuto sotto controllo. Limitare l’uso di TikTok sui dispositivi governativi è un passo prudente e proporzionato seguendo i consigli dei nostri esperti di sicurezza informatica.

Contestualmente al ban di TikTok dai suddetti dispositivi, verrà avviato un nuovo programma secondo il quale sugli smartphone governativi potranno funzionare applicazioni di terze parti solo se preventivamente approvate. Il divieto di utilizzo del popolare social network si riferisce esclusivamente ai dispositivi governativi e non si estende agli smartphone personali dei dipendenti.

In ultimo, giunge da Forbes una notizia relativa alla vicenda portata alla ribalta nel mese di dicembre, durante la quale TikTok ammise di aver spiato alcuni giornalisti, scaricando però la colpa su alcuni dipendenti in seguito licenziati. Apprendiamo ora che l’FBI e il Dipartimento di Giustizia hanno indagato sull’incidente, sebbene non si conoscano dettagli in merito, ciò potrebbe aver contribuito in maniera preponderante alle recenti decisioni prese dal governo statunitense; come le indagini dei due organismi sopra citati sono probabilmente ancora in corso, anche i controlli da parte di ByteDance non sono terminati con i licenziamenti dei responsabili, un portavoce della società ha infatti dichiarato:

Abbiamo condannato fermamente le azioni delle persone ritenute coinvolte e non sono più impiegate presso ByteDance. La nostra indagine interna è ancora in corso e collaboreremo con eventuali indagini ufficiali quando portato da noi.

Anche la Nuova Zelanda si unisce al gruppo

Nelle ultime ore Reuters ha diffuso la notizia secondo cui anche la Nuova Zelanda ha deciso di bannare TikTok, le preoccupazioni sono le medesime di coloro che hanno già adottato tale provvedimento e riguardano il fatto che ByteDance possa essere obbligata a condividere dati sensibili dal governo cinese.

A differenza di quanto sopra esposto però, il governo della Nuova Zelanda ha deciso di non applicare le restrizioni a tutti i dipendenti pubblici, ma di vietare l’utilizzo di TikTok solo ai dispositivi che hanno accesso alla rete parlamentare, nonostante le forze di difesa del paese e il Ministero degli affari esteri e del commercio abbiano affermato di aver vietato TikTok anche sui dispositivi di lavoro.

Il ban dovrebbe entrare in vigore entro la fine del mese corrente, anche se potrebbero essere previste delle eccezioni per coloro che hanno bisogno di accedere a TikTok per svolgere il proprio lavoro (ma non è ben chiaro a quali funzionari ci si riferisca).

La decisione sarebbe stata presa in seguito ad una serie di colloqui con esperti di sicurezza informatica e funzionari di altri paesi, asserendo in seguito che “sulla base di queste informazioni, il Servizio ha stabilito che i rischi non sono accettabili nell’attuale ambiente parlamentare della Nuova Zelanda”.

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