Dal 1 Settembre 2021 sarebbe dovuto iniziare lo switch off del primo standard di trasmissione digitale terrestre per arrivare progressivamente al nuovo standard DVB-T2 il prossimo anno, con qualità maggiore e meno banda occupata per fare spazio alla rete mobile 5G.
Il governo ha appena cambiato le date e allo stato attuale dal 15 Ottobre le emittenti sono solo invitate a passare allo standard MPEG 4, compatibile con la maggior parte delle TV in uso attualmente.
Il passaggio al DVB-T2 sarebbe dovuto avvenire entro il 30 Giugno 2022 e sarà rinviato di almeno 6 mesi, ma senza una data certa che difficilmente cadrà a Gennaio 2023.
La rete 5G non risentirà del rinvio del digitale terrestre
Le frequenze a 700 Mhz pagate profumatamente dai gestori di telefonia saranno regolarmente liberate per fare spazio al 5G per il 1 Luglio 2022 come da accordi.
Sarà la TV a doversi adeguare per far spazio al 5G riducendo la qualità, incrementando il rapporto di compressione, oppure eliminando qualche canale, quindi per ora il 4K e i bitrate maggiori restano un miraggio.
Non ci sarebbe dunque nessun rischio di ritardi per il 5G che dovrebbe procedere secondo la tabella di marcia prestabilita.
Non sarà entusiasta la grande distribuzione organizzata già con ampie scorte di TV e decoder in vista della transizione che sembrava ormai imminente.
Amazon, Netflix, YouTube e tutti gli altri servizi di streaming oggi hanno qualità superiori alla TV tradizionale e sono destinati a soppiantarla.
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