Secondo Bloomberg, Apple sta valutando l’eventualità di offrire ai suoi utenti la possibilità di impostare app di terze parti come predefinite, ignorando le preferenze intrinseche per app proprietarie come Safari e Mail, inoltre sembra che il gigante di Cupertino stia valutando anche l’eventualità di aprire HomePod a servizi musicali di terze parti come Spotify o Amazon Music.

Apple attualmente approva le app di terze parti come i browser Web alternativi nell’App Store, a patto che siano basati sul motore di rendering del sistema WebKit, tuttavia al momento tutti i collegamenti toccati si apriranno in ogni caso in Safari. Allo stesso modo ci sono molte app di posta elettronica di terze parti nell’App Store, ma le scorciatoie per comporre una nuova e-mail mostreranno in ogni caso il foglio di composizione di Mail.

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Al momento, anche HomePod può interagire nativamente solo con Apple Music, anche se esiste la possibilità di passare per AirPlay da un altro dispositivo, ma Apple sembra non escludere la possibilità di aggiungere il supporto per l’esecuzione nativa su HomePod da altri servizi musicali come Spotify e di consentire di impostare un’app musicale concorrente come predefinita, in modo che le richieste di riproduzione musicale fatte a Siri vengano indirizzate all’app audio di terze parti senza dover specificare il nome dell’app in ogni richiesta.

Se Apple continuerà con queste idee commerciali rivoluzionarie, dovrebbe annunciarle a giugno come funzionalità per iOS 14, tuttavia Bloomberg sottolinea che al momento la società non ha preso decisioni definitive, ma è pur vero che Apple sta affrontando un crescente controllo antitrust su come gestisce le sue piattaforme.