Se state aspettando l’estate per assemblare una nuova build da gaming ad alto profilo, magari approfittando della flessione che potrebbero avere i prezzi in vista delle novità autunnali (diverse), questa panoramica sul nuovissimo NZXT H9 Flow RGB potrebbe tornarvi utile se ancora non avete pensato al case che dovrà ospitare la componentistica del vostro prossimo PC.

Annunciato in occasione del Computex 2025, insieme al Kraken Elite RGB 420 e altri prodotti di ultima generazione, H9 Flow RGB rappresenta l’ultimo top di gamma NZXT in fatto di case per PC di fascia alta, una rivisitazione del modello del 2023 che cerca di migliorare i pochi punti deboli e più in generale di “evolversi” per venire incontro alle componenti di ultima generazione (vedi GPU, schede madri e sistemi AiO a liquido) nonché alla gestione termica di soluzioni enthusiast ad alte prestazioni.

Come anticipato sopra, NZXT H9 Flow RGB cerca di ridurre al minimo i compromessi migliorandosi in diversi aspetti, risultando generoso in dimensioni, arricchito per quanto concerne il bundle e, allo stesso tempo, con un prezzo importante che però facendo due conti potrebbe anche essere giustificato. Sarà davvero così? Scopriamolo insieme.

Recensione NZXT H9 Flow RGB: design e caratteristiche

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Il successo di NZXT in questi anni è passato sicuramente per i case e i sistemi di dissipazione, settori dove l’azienda ha mostrato idee originali e prodotti caratterizzati sempre da un buon rapporto qualità/prezzo abbinato a prestazioni di livello. In questo caso, con NZXT H9 Flow RGB, ci spostiamo invece verso quella che possiamo definire fascia alta, ambito dove l’utente solitamente non vuole compromessi ed è disposto a pagare un plus per particolari tecnologie o funzionalità.

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Evidenziamo tale aspetto perché, come al solito, NZXT ha previsto più di una variante per quello che di base possiamo definire H9 Flow 2025; in questo caso abbiamo il modello standard, appunto NZXT H9 Flow con quattro ventole e senza effetti luce, la versione in prova H9 Flow RGB con un totale di 4 ventole (3x 140 mm RGB a singola cornice + 1 x 120 mm), arrivando al modello H9 Flow RGB+, dotato di due NZXT F420 RGB a singola cornice, un’ulteriore F120 Core e un controller Hub proprietario. Pensate che la differenza di prezzo tra il modello base e quest’ultimo è di 129 dollari, partendo sostanzialmente dallo stesso telaio.

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Individuata la fascia di prezzo del prodotto, iniziamo dicendo che NZXT H9 Flow RGB rivede in primis le linee generali dello chassis, abbandonando il classico approccio simmetrico e rettangolare in favore di un netto taglio sul lato anteriore destro, senza dubbio più originale e accattivante rispetto al 2023 grazie anche al vetro temperato continuo sul frontale e sul laterale.

NZXT H9 Flow RGB è un Mid-Tower che non guarda tanto a contenere le dimensioni, possiamo dire tra i più generosi della sua categoria anche per via della struttura a doppia camera, utile non solo per una questione di estetica e ordine, ma anche per ottimizzare al meglio il flusso d’aria e di conseguenza le temperature della componentistica.

Disponibile in nero e in bianco, il nuovo case NZXT si fa notare per linee nette e semplici, senza troppi fronzoli per intenderci, cercando come detto di sfruttare tutto lo spazio possibile per un Mid-Tower prima di sfociare nella fascia dei Full-Tower classici. Proprio questo approccio garantisce un netto salto di qualità sul versante cooling, in particolare per ventole, radiatori e di conseguenza sistemi di dissipazione a liquido AiO.

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Grazie alla lievitazione delle dimensioni infatti, il nuovo NZXT H9 Flow RGB riesce ora a supportare ventole da 140 millimetri su tre lati (escluso il retro) del telaio, permettendo di conseguenza l’installazione di radiatori da 420 millimetri e impianti All-In-One come il Kraken Elite RGB 420 che abbiamo provato di recente.

Recensione NZXT H9 Flow RGB: ecco i suoi punti di forza

Oltre a questo cambio di “forma”, che a noi è piaciuto, il design interno di questo case garantisce la massima libertà di movimento in fase di assemblaggio della build; l’approccio generale dell’NZXT H9 Flow RGB però non cambia e, al pari del suo predecessore, punta in primis a prestazioni di livello e installazione tool-free.

I pannelli laterali del case, rimovibili senza l’ausilio del cacciavite, sono caratterizzati da un fitto disegno meshato che garantisce un airflow ottimale, aiutato su questo modello da una dotazione di ventole ad altissimo profilo. A bordo infatti è prevista una ventola NZXT F420 RGB Core, ovvero un totale di tre ventole da 140 millimetri, aiutate da un’ulteriore ventole da 120 millimetri posta sul retro in estrazione (non RGB però).

Visto che la F420 RGB Core è montata in immissione, ovvero per sparare aria fresca nel case, questa configurazione potrebbe risultare leggermente sbilanciata; l’ideale quindi sarebbe abbinare l’H9 Flow RGB a un impianto AiO per la CPU da posizionare sul top in estrazione, cosa che ha molto senso visto che parliamo di sistemi enthusiast (anche noi faremo così).

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Il design a doppia camera di questo telaio permette di sistemare e ordinare al meglio i cavi, aiutato da generose guide posizionate ad hoc da NZXT, migliorando senza dubbio l’estetica della build e allo stesso tempo aiutando in ottica airflow.

Visto che parliamo di un case per sistemi desktop altamente personalizzabili, non sorprende che l’azienda abbia previsto anche il supporto per le schede madri con connettori inversi, un’ulteriore chicca per i PC builder che puntano all’ordine e alla componentistica di ultima generazione. Volendo essere pignoli, NZXT ci dice inoltre che uscito di fabbrica il suo case supporta solo l’installazione orizzontale della scheda video, mentre se avete intenzione di posizionarla in verticale c’è da acquistare un kit di ritenzione a parte (ma ci potrebbe anche stare).

Per il resto NZXT non ha stravolto molto rispetto al passato, riproponendo i vani SSD da 2,5″ direttamente sul retro del case su un pannello verticale e lasciando lo spazio necessario anche per chi ancora utilizza i classici hard disk da 3,5″. Sempre riguardo alle ventole in dotazione, ricordiamo che vanno gestite con un hub/controller (non fornito in bundle) o da collegare semplicemente a una scheda madre che supporti ARGB 5V (più connettori PWM ovviamente).

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Chiudendo con il reparto porte, oltre a offrire sette slot di espansione PCI, NZXT H9 Flow RGB prevede un pannello I/O posizionato come al solito in basso sul frontale e dotato di una porta USB 3.2 Gen 2 20 Gbps, due USB-A e jack audio.

Scheda tecnica NZXT H9 Flow RGB

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  • Tipologia: Mid-Tower Dua-Chamber
  • Dimensioni: 506 x 315 x 481 mm
  • Materiale: Acciaio e vetro temperato
  • Ventole in dotazione: 7
    • 1x F420 RGB Core frontale-destro/laterale (3x 140 mm)
    • 1x F120Q 120 mm sul posteriore
  • Supporto ventole:
    • 3x 120 mm o 3x 140 mm sul top
    • 3x 120 mm o 3x 140 mm sul laterale destro
    • 3x 120 mm o 3x 140 mm sulla base
    • 1x 120 mm sul retro
  • Supporto radiatori:
    • 1x 240/280/360/420 mm sul top
    • 1x 240/280/360/420 mm sul laterale destro
    • 1x 240/280/360 mm sulla base
    • 1x 120 mm sul retro
  • Slot espansione PCI: 7
  • Supporto schede madri:
    • Mini-ITX, Micro-ATX, ATX, E-ATX
    • Micro-ATX e ATX con connettori inversi
  • Storage: 4+2 slot da 2,5″, 2x 3,5″
  • Supporto componenti:
    • Dissipatore CPU: fino a 165 mm
    • Alimentatore: 200 mm, ATX
    • Scheda video: fino a 410-459 mm con GPU holder (anche in verticale)
  • Filtro antipolvere sulla base
  • Pannello I/O: 1x USB-C 3.2 Gen 2 20 Gbps, 2x USB-A 3.2 Gen 1, jack audio 3,5 mm
  • Garanzia 2 anni

Recensione NZXT H9 Flow RGB: le nostre impressioni

NZXT H9 Flow RGB 27Avendo utilizzato per certo periodo di tempo l’ NZXT H7 Flow RGB, il “salto” sul nuovo H9 Flow RGB è stato nel nostro caso abbastanza notevole, non solo per via dell’estetica rivista e sicuramente più accattivante con il vetro continuo, ma anche per una questione di spazio utile e più in generale della gestione della componentistica in fase di installazione, cablaggio incluso ovviamente.

La natura tool-free di questo case ci ha permesso di configurare la nostra build in pochissimo tempo; certo non possiamo nascondere di aver preso in mano il cacciavite (vedi scheda madre, GPU e sistema AiO), ma l’ampia possibilità di manovra sia nella prima che nella seconda camera è risultata la carta vincente della proposta NZXT (almeno secondo noi).

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Tale peculiarità della struttura ci aiuta molto nel cablaggio, soprattutto nella camera secondaria dove lo sportellino (che può essere aperto rimuovenedo) aiuta a nascondere la maggior parte dei cavi. Ma non è tutto; NZXT ha posizionato molte guide per i cavi (con tanto di fascette a strappo) e, al pari del passato, il vano alimentatore collocato in alto (altrettanto funzionale).

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Per l’occasione, la build che abbiamo messo in piedi guarda a una piattaforma Intel Arrow Lake Core Ultra 200S, nel dettaglio un Intel Core Ultra 9 285K raffreddato a liquido proprio dall’ultimo dissipatore top di gamma NZXT, il Kraken Elite RGB 420. In questo modo abbiamo verificato subito la compatibilità con i radiatori da 420 mm, ovviamente confermata, posizionando l’impianto sul top in modo da espellere l’aria calda.

Non contenti, sulla base si potrebbe montare una F420 RGB Core in immissione, ma non avendola a disposizione abbiamo optato per la comunque valida F360 RGB Core (Recensione). Il risultato non è affatto male come vedremo, prima però eccovi il dettaglio della configurazione hardware utilizzata:

  • Case: NZXT H9 Flow RGB 2025
  • Processore: Intel Core Ultra 9 285K (overclock manuale a 5,6 GHz)
  • Dissipatore: NZXT KRAKEN ELITE RGB 420
  • Scheda madre: ASUS ROG STRIX Z890-E GAMING WIFI
  • Memoria RAM: Kingston FURY Renegade RGB DDR5 CUDIMM 8.400
  • Scheda grafica: ASUS TUF Gaming GeForce RTX 5060 8 GB OC
  • Storage SSD: PNY CS2150 1 TB PCI-E 5.0
  • Alimentatore ASUS Thor 1.000 watt
  • Sistema operativo Windows 11 24H2

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Se per molti l’estetica di un PC può risultare (giustamente) superflua o comunque non di primaria importanza, nel mondo dei PC da gaming è un elemento con certo rilievo, anche se rimane sempre nell’ambito soggettivo. Guardando al risultato finale della nostra build, possiamo affermare quantomeno che la soluzione NZXT non passa di sicuro inosservata, permettendo all’utente un’ampia personalizzazione, con un’ottima esposizione della componentistica e degli effetti RGB grazie al vetro temperato continuo.

Nonostante il nostro impegno (e tempo) per il cablaggio sia stato minimo, il sistema NZXT ci ha aiutato molto e alla fine sia nella prima camera che nella seconda l’ordine non è sicuramente un problema. Uscendo dal contesto estetico e funzionale, segnaliamo anche che NZXT H9 Flow RGB 2025 garantisce davvero un airflow da primo della classe, aggiungiamo però configurato come in prova, ovvero con ulteriori ventole in immissione sulla base.

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Le prestazioni, o meglio le temperature, non saranno un problema con una configurazione del genere, mentre vogliamo segnalare che a pieno regime (ma anche medio-alto), un parco ventole di questo tipo produce un certo rumore; l’abbinamento a componentistica di fascia alta (vedi GPU e dissipatore CPU), come nel nostro caso, aiuterà di sicuro a contenere il regime rotativo delle ventole del case, quindi non lo riteniamo proprio un difetto ma una caratteristica che viene fuori se spingiamo al massimo la configurazione.

Quanto costa e dove acquistare NZXT H9 Flow RGB

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Lo abbiamo detto in apertura, NZXT ha previsto tre varianti per il case H9 Flow 2025. Il modello base senza RGB, che comunque arriva con quattro ventole in dotazione, parte da 169,99 dollari, cifra che lievita a 209,99 dollari per il modello in prova NZXT H9 Flow RGB. Il top di gamma, NZXT H9 Flow RGB+, costa di listino 289,99 dollari, ma tenete a mente che offre come plus due ventole F420 RGB Core che da sole costano quasi 140 dollari.

Venendo invece ai costi per il mercato italiano, possiamo ritenerci più o meno soddisfatti in quanto rileviamo un prezzo poco influenzato dal cambio dollaro/euro o da altri elementi “disturbatori”. Su Amazon ad esempio, sono disponibili tutti i modelli del nuovo NZXT H9 Flow, sia in colorazione bianca che nera e soprattutto con prezzi che partono da circa 165 euro fino a quasi 300 euro. A seguire vi lasciamo qualche link utile all’acquisto:

Considerazioni

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Al termine di questa panoramica su NZXT H9 Flow RGB, possiamo dire senza problemi che il nuovo case dell’azienda californiana ha mantenuto le aspettative, molto alte per quanto ci riguarda. In occasione del Computex ne avevamo subito notato le potenzialità, non solo per l’estetica rinnovata e azzeccata, ma soprattutto per via del design interno a doppia camera e delle attenzioni che NZXT ha riservato a quello che di fatto è diventato il suo miglior case.

NZXT H9 Flow RGB permette di installare praticamente qualsiasi componente di fascia enthusiast, anche con connettori inversi o GPU in verticale, aprendo ora anche ai radiatori da 420 millimetri che possono trovare posto su tre dei quattro lati utili. Il design meshato fittissimo sui pannelli laterali evita a NZXT i filtri antipolvere (presente sulla base però), mentre non mancano tutte quelle finezze che i PC builder più avanzati ricercano in un case di questa fascia, in primis per il cablaggio.

Sul versante qualità e realizzazione non abbiamo niente da obiettare, flessioni quasi inesistenti e una base molto solida che, allo stesso tempo, con la sua forma particolare a volte risulta leggermente scomoda se dobbiamo sposare il PC per qualsiasi motivo. NZXT H9 Flow RGB è secondo noi uno dei migliori case che attualmente si possono acquistare, volendo essere sinceri nella variante RGB+ o comunque con un’aggiunta al reparto ventole sulla base del telaio come nel nostro caso.