Se siete alla ricerca di una VPN per la protezione della vostra privacy scegliere il prodotto migliore al giusto prezzo può rivelarsi una scelta ardua. In questa nostra recensione di X-VPN analizzeremo le sue caratteristiche tecniche e i servizi offerti, spiegando la nostra esperienza d’uso su diverse piattaforme con l’ausilio di dispositivi mobili e computer.

Soprattutto, cercheremo di mettere X-VPN a confronto con altri servizi già conosciuti dal pubblico, come SurfShark, ExpressVPN, CyberGhost VPN e NordVPN. Senza perderci in chiacchiere entriamo quindi nel vivo della nostra recensione.

Cos’è una VPN e a cosa serve

Una VPN, o rete privata virtuale, è una tecnologia di comunicazione che stabilisce un collegamento sicuro (tunnel) tra due o più dispositivi. I dati che vengono trasferiti da smartphone, portatili e qualsiasi altro dispositivo smart su Internet sono infatti trasferiti in chiaro, che è un modo più carino per dire che molte informazioni sulla nostra attività vengono rivelate da queste comunicazioni.

Una delle informazioni più importanti che viene rivelata quando si stabilisce una comunicazione è il proprio indirizzo IP, un codice univoco che viene assegnato dinamicamente dall’Internet Service Provider: TIM, Vodafone, WINDTRE e così via. Checché se ne pensi, navigare in incognito sul Web non nasconde il proprio indirizzo IP. Monitorare l’indirizzo IP di un utente, così come altre informazioni importanti tra cui tipo di dispositivo usato, browser utilizzato per la navigazione e regione geografica da cui i dati sono generati permette di conservare tracce del suo passaggio.

Non solo, ma a seconda della provenienza delle comunicazioni alcune aziende bloccano o limitano l’utilizzo di determinati servizi. È il caso di Netflix, che non permette ad un utente residente in Italia di accedere al catalogo di contenuti di Netflix USA o Netflix Japan, e viceversa. Questo accade per diversi motivi, uno dei quali è legato alla gestione dei diritti d’autore di determinati contenuti. Ma è solo uno dei molteplici esempi che potremmo fare: elencarli tutti potrebbe richiedere ore e ore.

L’utilizzo di una VPN permette di aumentare la propria privacy, ad esempio andando a mascherare o sostituire l’indirizzo IP nelle comunicazioni. Stabilendo una connessione sicura direttamente con X-VPN, nel nostro caso, sarà quest’ultimo a fornire l’indirizzo IP. In questo modo vengono elusi i meccanismi di geo-blocking che potrebbero essere in atto, ma ci sono anche altri vantaggi derivati dall’utilizzo di una connessione privata come X-VPN.

Quando ci si collega ad una rete WiFi pubblica, come quelle che si trovano negli hotel o nei bar, ogni dato viene trasferito in chiaro. Per proteggersi da occhi indiscreti basta utilizzare una VPN: la comunicazione dal dispositivo posseduto, smartphone o computer ad esempio, verrà criptata stabilendo una connessione diretta con i server VPN, il famoso “tunnel” di cui parlavamo in precedenza. Questo comporta un enorme vantaggio: i dati trasferiti non potranno essere letti “in transito”, in quanto la connessione criptata impedisce di capire (o quasi) il tipo di traffico.

Un altro caso tipico per l’utilizzo di una VPN è quando si cerca di evitare il throttling della connessione. Si tratta di una pratica che in altre parti del mondo, specialmente negli Stati Uniti, è molto più rilevante. I fornitori di accesso a Internet sono sempre alla ricerca di soluzioni per poter limitare l’uso dei dati agli utenti. Pertanto, analizzando il tipo di traffico dei dati scambiati su Internet, l’ISP potrebbe decidere di applicare delle limitazioni arbitrarie. È il caso in cui, ad esempio, lo streaming su reti cellulari di contenuti video viene limitato alla massima risoluzione di 480p o 720p così da risparmiare banda.

Utilizzando una VPN l’ISP non può analizzare le comunicazioni e così si evita di essere vittima del fenomeno del throttling. Esistono tecniche di analisi che gli ISP mettono in campo per poter comunque cercare di “intuire” il tipo di utilizzo di una determinata connessione, ma l’uso di una VPN rende sicuramente più difficile questo lavoro.

X-VPN: sicurezza e caratteristiche

La rete server di X-VPN è una delle più grandi sul mercato, con oltre 8000 server individuali distribuiti in 60 paesi. In particolare si fa apprezzare per un buon numero di server localizzati in aree che solitamente vengono trascurate, come Africa e Medio Oriente.

I protocolli di collegamento di X-VPN sono confusionari in quanto mascherati dietro l’anonimato e mai menzionati, sia sul sito che nell’app. Pertanto, l’unica cosa che sappiamo è data dalle informazioni che ritroviamo sul sito: le connessioni sono criptate con l’algoritmo AES-256 e sono attive le tecnologie DNS Leak Blocking, First Party DNS e Kill Switch (quest’ultima solo su alcune piattaforme).

Per quanto riguarda la politica no-logs e in generale le politiche sulla privacy, sul sito ufficiale è presente un lungo disclaimer nel quale si legge (tradotto dall’inglese):

Cosa non facciamo
Come provider di servizi internet incentrati sulla privacy, ci assicuriamo che la tua privacy sia al primo posto, e siamo trasparenti al 100% con i nostri utenti. Siamo convinti che la relazione tra noi gli e gli utenti è costruita sulla fiducia, e la fiducia costruita a sua volta sulla verità. Per offrirti maggiore chiarezza, iniziamo con tre punti:

  • Non teniamo log di come usi la connessione VPN, il che significa che non vediamo le applicazioni, i servizi o i siti web che usi personalmente quando sei collegato al nostro Servizio, né manteniamo in archivio informazioni del genere.
  • Non conserviamo in archivio il tuo indirizzo IP originale, così che non possiamo condividerlo con nessuno, non importa chi lo richieda o in quale circostanza.
  • Non vendiamo, usiamo o rendiamo pubblici dati personali a terzi i quali non sono menzionati in questa sezione, per nessuna ragione al mondo.

Tutto ciò fa ben sperare per X-VPN, peccato che il documento sulle policy, visionabile cliccando qui, riporti chiaramente che alcuni log utente vengono conservati fino a 48 ore per poter “essere esaminati in caso di richiesta di supporto“. E che, più avanti nel documento, viene specificato che l’azienda detiene dati sui propri utenti, e non soltanto per fini di supporto e assistenza. In definitiva, data anche l’assenza di un audit esterno – strumento a cui si sono sottoposte aziende come NordVPN – possiamo dire che X-VPN non offre una politica strettamente no-logs.

Il servizio viene utilizzato da oltre 100 milioni di utenti in tutto il mondo, con un network che copre il 98% delle reti Internet. Tra le caratteristiche più interessanti c’è la possibilità di utilizzare i servizi X-VPN su cinque dispositivi contemporaneamente con abbonamento premium.

Protocolli di connessione

Un appunto serio va fatto sulla scelta, opinabile, di non menzionare il tipo di protocollo di connessione utilizzato. Se siete avvezzi a conoscere pro e contro dei principali protocolli VPN come OpenVPN, PPTP, IKEv2, SSTP e L2TP/IPSec, con X-VPN non avrete vita facile.

Ci sono numerosi protocolli differenti da utilizzare, mascherati però dietro semplici lettere dell’alfabeto: Protocollo A, Protocollo B, Protocollo C e così via, fino alla lettera K. Giustificando la scelta di mascherare il tipo di protocollo utilizzato al fine di “proteggere la sicurezza e la privacy degli utenti“, X-VPN rende quindi impossibile conoscere il tipo di protocollo utilizzato.

Funzionalità

Rispetto a servizi simili, X-VPN non offre una pletora di funzionalità, tutt’altro. Tutto si riduce al minimo indispensabile, un approccio minimalista che potrebbe piacere a qualche utente, ma che potrebbe anche far storcere il naso ad altri. Una nota negativa riguarda l’app per Windows, la quale non presenta la possibilità di utilizzare molte delle funzioni avanzate offerte invece per dispositivi mobili. In pratica si può scegliere il server ed il protocollo per la connessione, e nulla più. Dall’app per dispositivi mobili è possibile invece accedere ad un nutrito numero di funzioni:

  • Connessione rapida “The Fastest Server”: premendo un solo tasto X-VPN provvederà a collegarsi al server più veloce per latenza e qualità di connessione, di solito geograficamente situato nella stessa nazione da cui si effettua il collegamento, se possibile;
  • Boost Streaming: selezione di server per migliorare le prestazioni quando si utilizzano servizi di streaming video (Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, Hulu) o popolari giochi per dispositivi mobili (LOL Wild Rift, PUBG, Roblox);
  • Connection Log: utilizza lo stesso indirizzo IP di connessioni stabilite con successo in precedenza, con la possibilità di visualizzare il log delle ultime 20 connessioni;
  • Kill Switch: se il toggle è abilitato X-VPN impedirà il collegamento nel caso di caduta improvvisa della connessione con i server, utile quando è necessaria la massima privacy e si vuole evitare il leak di informazioni a causa di una connessione instabile;
  • Stable Connection: abilitando il toggle X-VPN cercherà di prediligere la stabilità della connessione a discapito delle prestazioni come latenza e velocità;
  • VIP Support: ricevi notifiche push quando inizi una sessione con l’assistenza alla ricezione di un messaggio.

Tra le funzioni di cui più si sente la mancanza c’è il multi-hop, ovvero la possibilità di collegarsi a due server VPN in cascata per migliorare ulteriormente la protezione della propria privacy, a discapito della latenza e velocità di connessione.

X-VPN: installazione e prime impressioni

Installare X-VPN è facile, basta recarsi sulla pagina ufficiale dedicata ai download se si possede un PC con Windows – su cui è stata effettuata la prova – o nell’App Store / Play Store se si utilizza, rispettivamente uno smartphone iOS oppure Android. Nel momento in cui scriviamo, le piattaforme supportate sono:

  • Windows;
  • Mac;
  • iOS;
  • Android;
  • Router;
  • Amazon Fire TV;
  • Linux;
  • Chrome (tramite estensione browser).

Sui computer con Windows 10Windows 11, o versioni precedenti, l’installazione di X-VPN passa attraverso il Microsoft Store. Non amiamo questa scelta: se possibile, cerchiamo di evitare di installare applicativi dallo store. La prima impressione che si ha non appena installata su computer è quella di un’app in fase di beta testing: l’interfaccia è minimalista e gradevole, ma sono disponibili tre opzioni in croce per gli utenti.

Il tasto centrale serve a stabilire il collegamento, ed è possibile scegliere la posizione del server e il protocollo utilizzato. Stop. Non c’è nient’altro che possa essere configurato su Windows: nessuna funzione avanzate o accesso al log delle connessioni, nulla di nulla.

Decisamente migliore l’esperienza su dispositivi mobili, nella nostra prova un iPhone 12 Mini: una volta installata l’applicazione dall’App Store viene chiesto di abilitare i servizi per la connessione VPN e si è pronti per utilizzare X-VPN. La presenza di un buon numero di funzionalità – ne abbiamo parlato nel paragrafo precedente – è sconvolgente se rapportata all’esperienza su PC. Soprattutto l’assenza di un Kill Switch per le connessioni su computer è imperdonabile, specialmente per chi opera in particolari scenari.

Kill switch X-VPN macOS

All’insulto si aggiunge l’ingiuria quando scopriamo che l’applicazione per macOS offre, come unica aggiunta rispetto alla versione Windows, proprio la funzionalità Kill Switch. C’è sicuramente da lavorare per portare le versioni per computer Mac e Windows al livello di quelle per dispositivi mobili, il cui focus come strumento d’uso principale è evidente.

Cosa può fare X-VPN?

Al netto dell’impossibilità da parte nostra di verificare quanto dichiarato nel disclaimer riguardante le policy sulla privacy di X-VPN – e non aiuta il fatto che non sia stato mai effettuato un audit esterno, a differenza di altre VPN più conosciute – quello che è possibile fare con X-VPN non è molto.

La mancanza di funzionalità come il multi-hop e l’impossibilità di decidere che protocollo utilizzare lo rendono un prodotto semplice da usare, ma al tempo stesso difficile da giustificare. Allo stesso prezzo – e ne parleremo tra poco – ci sono prodotti concorrenti che offrono molto di più, sotto tutti i punti di vista. Degna di nota però è la capacità di bypassare il Grande Firewall cinese, permettendo di stabilire connessioni dalla Cina.

Sicuramente il tunnel VPN funziona, con risultati discreti sotto il punto di vista delle prestazioni. Non abbiamo registrato differenze sostanziali utilizzando il server più veloce, e X-VPN riesce a mascherare efficacemente l’indirizzo IP, criptando il traffico piuttosto che inviandolo in chiaro. Dagli screen allegati la differenza di velocità, sia in download che in upload, e la latenza (ping) misurata in millisecondi ricade nell’errore di misurazione. Talvolta il collegamento è stato fatto con un server localizzato più lontano, geograficamente parlando, ma nella nostra esperienza d’uso, X-VPN non ha mai fatto registrare peggioramenti o miglioramenti sostanziali.

Chi pianifica di utilizzare servizi torrent con X-VPN dovrà per forza di cose dotarsi di un piano a pagamento, in quanto la versione gratuita non lo consente. Oltre che proteggere la vostra connessione quando vi collegate al WiFi pubblico di un bar o di un hotel, o in qualunque altra situazione sentiate la necessità di proteggere la vostra privacy, il maggior punto di forza di X-VPN è quello di consentire la visione di contenuti a cui normalmente non si ha accesso, ma di questo ne parliamo approfonditamente nel prossimo paragrafo.

X-VPN e i servizi in streaming

Abbiamo testato X-VPN con il servizio in streaming più popolare al mondo, Netflix, notorio per avere meccanismi di geo-blocking attivi per limitare la visione di contenuti a determinate aree geografiche. Dall’applicazione per dispositivi mobili e computer è presente una sezione dedicata Video&Game con cui poter scegliere i server dedicati per lo streaming di contenuti video o il gaming online. In effetti i server dedicati ci hanno permesso di collegarci a Netflix US e Netflix Japan ed iniziare lo streaming di contenuti, il che non sarebbe normalmente possibile con una connessione normale.

Molte VPN gratuite inoltre non riescono a superare i blocchi geografici di Netflix, per cui è sempre un ottimo motivo controllare. La connessione misurata con fast.com, il servizio di speedtest di Netflix, non è affatto male, con valori che sono assolutamente nella media considerando la connessione VPN attiva.

Nelle nostre prove abbiamo notato un peggioramento della latenza quando si utilizzano i server video dedicati. Curioso anche che ci siano dei server indiani dedicati esclusivamente alla visione di video hot, forse a causa della particolare legislazione vigente.

Gaming con X-VPN

Con il focus sugli utenti che utilizzano VPN per dispositivi mobili non stupisce che ci siano server dedicati al mobile gaming. Al momento sono tre i titoli, tutti con un playerbase decisamente ampia a livello globale, supportati con specifici server dedicati al gaming: Roblox, LOL Wild Rift e PUBG.

Non sono emersi miglioramenti sostanziali durante i nostri test, con la connessione stabile e la latenza lievemente superiore in alcuni casi, ma pressoché immutata. Probabilmente, questi riscontri sono dovuti alla posizione geografica: se un tunnel VPN può stabilizzare la connessione è difficile da testare quando si ha a disposizione una connessione veloce FTTC / FTTH. Tuttavia, potrebbe risultare utile un collegamento con i server gaming quando si viaggia, in particolare all’estero, e le condizioni della propria connessione sono tutt’altro che ideali.

Piani in abbonamento

Il servizio VPN è gratuito per dispositivi Android e iOS, mentre è freemium fino a 500 MB su Windows e Mac. Quando si prova ad utilizzare X-VPN con un piano gratuito l’unica opzione di connessione è “The Fastest Server”, ovvero il server più veloce con cui è possibile stabilire la connessione, che dipende dalla posizione geografica e dal collegamento ad Internet. Pertanto, è possibile utilizzare X-VPN senza le opzioni premium, ma non si può scegliere il server per il collegamento.

Se si vuole usufruire appieno delle funzionalità di X-VPN esiste un piano annuale in promozione che abbassa il costo a 5,99 dollari al mese, per un costo totale di 71,88 dollari. C’è poi anche un piano mensile al costo di 11,99 dollari al mese, con la possibilità di provare il servizio e ricevere un rimborso entro 7 giorni dal pagamento. Per iniziare subito ad utilizzare X-VPN cliccate qui.

Assistenza

Dall’interno dell’app è possibile accedere al supporto live chat, sia con il piano gratuito che con quello in abbonamento: a nostra disposizione ci sarà un operatore che si occuperà personalmente della problematica segnalata. In alternativa, è possibile rivolgersi al supporto X-VPN direttamente dal sito.

Considerazioni finali

X-VPN è una VPN senza fronzoli che però paga lo scotto di scontrarsi con dei veri giganti in questo settore. La politica sulla privacy dei dati non è una delle migliori, e senza alcun audit esterno è impossibile sapere se tutto quello che c’è scritto è veritiero oppure no.

Per il prezzo del servizio in abbonamento, X-VPN offre davvero poco su PC Windows, mentre le applicazioni per dispositivi mobili offrono un numero superiore di opzioni che ne giustificano l’abbonamento. Anche qui però dobbiamo essere realisti: con le numerose promozioni che ciclicamente vengono proposte dalla concorrenza, ad esempio in occasione delle festività natalizie e del Black Friday per citare due esempi, è davvero difficile giustificare il prezzo richiesto per la versione premium di X-VPN.

A chi possiamo consigliarla? A chi non ha particolari necessità e preferisce un’interfaccia minimalista, con le opzioni avanzate ridotte all’osso e che faccia quel che devo. Specie se questo si riduce ad un minimo di protezione della privacy e alla navigazione del catalogo Netflix in altri paesi. Il nostro consiglio è quello di provare la versione gratuita: potete iniziare cliccando qui ed usufruire dell’offerta promozionale per averla a 5,99 dollari al mese invece di 11,99 dollari al mese.