Samsung Galaxy Watch4 (Classic) è lo Smartwatch di nuova generazione della casa coreana, un prodotto rinnovato nell’hardware ma soprattutto nel software dove c’è il nuovo sistema operativo Wear OS 3, che rappresenta l’unione delle forze tra Google (con Wear OS) e Samsung (con Tizen OS).

Esistono diverse versioni di questo smartwatch, eccole con i relativi prezzi di listino:

  • Samsung Galaxy Watch 4 40mm BT a 269 euro;
  • Samsung Galaxy Watch 4 40mm LTE a 319 euro;
  • Samsung Galaxy Watch 4 44mm BT a 299 euro;
  • Samsung Galaxy Watch 4 44mm LTE a 349 euro;
  • Samsung Galaxy Watch 4 Classic 42mm BT a 369 euro;
  • Samsung Galaxy Watch 4 Classic 42mm LTE a 419 euro;
  • Samsung Galaxy Watch 4 Classic 46mm BT a 399 euro;
  • Samsung Galaxy Watch 4 Classic 46mm LTE a 449 euro.

Lungo questa recensione di Samsung Galaxy Watch4 Classic affronteremo ovviamente anche le differenze rispetto al modello base.

Video recensione Samsung Galaxy Watch 4 (Classic)

Come è fatto Galaxy Watch 4

Samsung Galaxy Watch 4 è disponibile in diverse le misure e in ben due varianti; Samsung Galaxy Watch 4 con ghiera touch è disponibile sia in 40 che 44 mm mentre Galaxy Watch 4 Classic con ghiera fisica è disponibile in 42 e 46 mm. Il modello che abbiamo provato è proprio quest’ultimo: Classic da 46 mm e tutto sommato, anche per un polso non particolarmente grande, è di giuste dimensioni.

Ciò che cambia fra il modello base e quello Classic è proprio il design: oltre alla ghiera, il peso di Watch4 è super contenuto con i suoi 26 gr nella versione 40 mm e 30 grammi nella versione 44 mm, col Watch4 Classic invece siamo sui canonici 50 grammi, tutto il resto è identico come la dimensione del display e della batteria: 1,2” per i modelli da 40 e 42mm, 1.4” per i modelli da 44 e 46mm, le batterie sono invece da 247 mAh e 361 mAh.

Quale scegliere dipende molto dal proprio gusto estetico: se siete fra coloro che amano possedere un orologio e magari che sia più vistoso, la versione Classic è indubbiamente quella da preferire, altrimenti il Watch4 è più minimale e semplice.

Un aspetto apprezzabile lato design comunque è la cura ai dettagli come ad esempio la protuberanza posta tra i due pulsanti fisici laterali, questa permette infatti di evitare tocchi involontari con la mano quando il polso è piegato. Il cinturino è in gomma morbida, il comfort è buono in quanto non fa sudare eccessivamente il polso ma avremmo preferito un cinturino forellato per una miglior traspirazione anche durante l’attività fisica. In ogni caso ha un attacco standard da 20 mm per cui lo si può sostituire con quello che si preferisce.

La cassa invece è in alluminio, con sulla parte inferiore una scocca in vetro per permettere ai vari sensori presenti di compiere il loro compito.

Recensione Samsung Galaxy Watch4 (Classic): nuovi sensori e nuovo OS, sorprende! 1

Attorno al display resta la caratteristica chiave della ghiera fisica rotante, peculiarità degli smartwatch Samsung che di fatto migliora di molto l’esperienza d’uso potendo scorrere menu e voci sul display senza “coprirlo” dalle nostre dita mentre interagiamo. Si tratta di una ghiera solida e ben realizzata, che sembra mantenere sempre lo stesso attrito e non soffrire di usura.

Sul lato destro sono presenti gli unici due pulsanti fisici: quello superiore serve per tornare indietro mentre quello inferiore per tornare alla homescreen o aprire la lista delle applicazioni. Nella parte superiore è presente il microfono mentre sul lato sinistro lo speaker mono che si può utilizzare sia per ascoltare musica sia per fare chiamate in vivavoce. L’audio della cassa non è particolarmente potente e la qualità discreta, tuttavia per brevi chiamate assolve a dovere il suo compito.

Non mancano il GPS, che si attiva durante gli allenamenti che ne richiedono l’uso, e l’NFC che è possibile sfruttarlo per i pagamenti sia con Samsung Pay che Google Pay.

Hardware e connettività

A livello hardware all’interno di Samsung Galaxy Watch4 troviamo il processore Exynos W920, realizzato con processo produttivo a 5 nanometri e una lunga schiera di sensori:  Bluetooth 5.0, Wi-Fi 802.11 b/g/n a doppia banda, NFC, LTE (nella versione dedicata), GPS, GLONASS, BeiDou, Galileo, sensore per il rilevamento del battito cardiaco barometro, giroscopio, sensore geomagnetico (bussola), luminosità, bioactive, elettrocardiogramma e sensore a bio impedenza per misurare la composizione corporea oltre che SpO2.

È certificato contro acqua e polvere IP 68 fino a 5 ATM quindi può essere utilizzato anche per nuotare mentre il vetro protettivo del display ha certificazione Gorilla Glass DX e, per chi se lo chiedesse, non c’è una pellicola pre-applicata o da applicarci.

In confezione è presente un unico cavo con modulo di ricarica wireless magnetico per ricaricare lo smartwatch tramite standard Qi.

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Funzioni smart

Come dicevamo la novità delle novità è il nuovo sistema operativo ovvero “Wear OS 3.0” che nasce dall’unione di Wear OS di Google e TizenOS di Samsung. Questa sinergia dà nuova linfa alla competizione contro il mondo di Apple dato che vede l’unione di due forze per una compatibilità maggiore.

Samsung Galaxy Watch4 (Classic) è infatti compatibile non solo con gli smartphone Samsung ma anche con quelli di altri brand senza perdita di funzioni importanti, ad esclusione soltanto di iPhone e smartphone Huawei con HarmonyOS. L’unica funzionalità che viene meno se non si ha uno smartphone Samsung è quella dell’ECG che, per funzionare, ha bisogno dell’app Samsung Health Monitor disponibile al momento solo su Galaxy Store.

Interagire con lo smartwatch è molto semplice: facendo uno swipe dall’alto verso il basso possiamo richiamare i collegamenti rapidi, che possiamo anche personalizzare, mentre con uno swipe orizzontale possiamo scorrere i vari widget con i riepiloghi su attività sportive e non. È presente l’always on display oppure si può attivare la gesture di rotazione del polso per accendere lo schermo.

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La gestione delle notifiche è completissima, anche qui sia con uno smartphone Samsung che di qualsiasi altro brand ed in pratica sono uno specchio rispetto alle notifiche visualizzate dallo smartphone. Se qui è visibile un file media lo si vedrà anche sullo smartwatch, idem per le emoji ed è possibile archiviare la notifica e così facendo si eliminerà anche dallo smartphone e soprattutto rispondere con uno dei numerosi metodi: digitazione testo, dettatura vocale, tramite emoji,

Così come avevamo visto su Galaxy Watch 3, lo smartwatch ha una discreta dose di autonomia nelle sue funzioni come la possibilità di riprodurre musica caricandola nella memoria, sia in futuro tramite Spotify se avete un abbonamento. Grazie al chip NFC invece può essere utilizzato per i pagamenti sia tramite Google Pay che Samsung Pay.

Il tutto poi è altamente personalizzabile: i collegamenti rapidi si possono riorganizzare, aggiungere o rimuovere, la stessa cosa vale per i widget sulla destra o ancora la watchface, con alcune già caricate sullo smartwatch oppure installabili direttamente dal Play Store. Per esempio ho installato questa che simula la watch face di Wear Os.

Riguardo l’assistente vocale invece al momento c’è solo Bixby e non anche Assistant, probabilmente arriverà in futuro.

Non mancano poi applicazioni preinstallate riguardo orologio, sveglia, timer, gallery, calendario ed email e la possibilità di installarne di ulteriori direttamente dal Play Store, fra cui è presente ad esempio Strava, ancora mancante su Tizen. Preinstallato poi c’è ad esempio Google Maps con anche la funzione di navigatore.

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Funzioni sportive

Samsung Galaxy Watch4 (Classic) però è anche uno smartwatch adatto per l’ambito fitness e sportivo grazie ai numerosi sensori. Tramite la funzione dedicata si possono monitorare fino a quasi 100 sport diversi con un elevato grado di dettaglio riguardo le informazioni memorizzate.

L’orologio poi si occupa giornalmente di monitorare il numero dei passi, le calorie bruciate, oltre a rilevare con buona precisione il sonno con le varie fasi. Durante l’attività fisica possiamo anche scegliere di mantenere lo schermo acceso così da evitare di doverlo toccare o compiere il gesto del polso per risvegliarlo, cambiare traccia musicale o addirittura uscire dalla schermata di allenamento per svolgere altre attività come ad esempio consultare le notifiche, senza che la registrazione dell’attività venga interrotta.

La rilevazione continua del battito cardiaco è di buon livello, ovviamente non preciso quanto potrebbe essere una fascia cardio ma la stima non si discosta eccessivamente; per le sessioni outdoor poi grazie al GPS, che si aggiancia in circa 15 scondi, è possibile avere un dettaglio abbastanza preciso del tracciato direttamente su mappa e le informazioni riguardo l’altitudine.

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Funzionalità impeccabile è la rilevazione automatica dell’attività sportiva per cui registra automaticamente eventuali camminate o corse e dopo alcuni minuti ci chiede se vogliamo passare alla modalità manuale per attivare contestualmente anche la geo-localizzazione. Sempre in automatico poi registrerà la pause, ovvero quando ci fermiamo, andando ad interrompere il tempo, per riprendere non appena rileverà un movimento.

Ovviamente poi è possibile consultare tutti i dati tramite l’app Samsung Health, sia sullo smartwatch che sullo smartphone. Le statistiche fornite sottoforma di report sono numerose; è chiara ed esaustiva la visualizzazione al polso, ma soprattutto è ricca di informazioni la scheda riassuntiva consultabile dal telefono con la possibilità di consultare i dati della misurazione della composizione corporea e soprattutto, cosa non disponibile sullo smartwatch, visionare i dati storici per eseguire un confronto e capire l’andamento. La stessa cosa anche per i dati riguardanti il sonno.

Per quanto concerne invece l’ECG c’è un’altra applicazione ovvero Samsung Health Monitor disponibile solo sugli smartphone Samsung, per cui la funzione è inibita accoppiando lo smartwatch a un telefono di altro brand. Per tutti i dati ovviamente vale sempre lo stesso discorso, non sostituiscono dispositivi o rilevazioni mediche, sono giusto un’indicazione.

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Autonomia

La batteria non è un punto forte di questo smartwatch, così come non lo è per tutti quei wearable dotati di numerose funzionalità smart e che non si limitano alla sincronizzazione ogni tanto di informazioni sull’attività fisica.

Chiamate, connettività WiFi, musica in streaming e notifiche sono tutte funzioni esose in termini di energia e il lavoro di ottimizzazione fatto da Samsung porta un risultato discreto.

Se lo utilizzate davvero poco durante la giornata è capace di restare acceso per circa 3 giorni, tuttavia se siete persone attive che lo sfruttano molto non andrete oltre le 24 ore, di conseguenza la ricarica serale è d’obbligo. Niente di diverso rispetto ad un Apple Watch.

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In conclusione

Samsung e Google hanno decisamente trovato la strada giusta per gli smartwatch, una collaborazione richiesta da tempo e che effettivamente ha portato i suoi frutti. La sinergia tra i due colossi è ancora limitata ma il potenziale del nuovo sistema operativo Wear è palpabile.

In ogni caso, guardando al mercato, l’unico attuale competitor sono gli Apple Watch, che però nell’ultimo modello (il 6) richiedono un esborso economico maggiore. Samsung Galaxy Watch4 è infatti disponibile a partire da 269 Euro nella variante più economica ma ad esempio, su Amazon, lo trovate già in sconto di 70 Euro in quasi tutte le sue varianti. Oppure potete acquistarlo sul sito Samsung con un’ampia possibilità di personalizzazione.

Vi ricordiamo che è compatibile con praticamente tutti gli smartphone Android, l’unica accortezza è verificare se potete installare le app Galaxy Wearable e Samsung Health tramite il Play Store.

Un prodotto promosso che finisce dritto fra i migliori smartwatch.

Samsung Galaxy Watch4 è disponibile su: Amazon.it a 129.00€