Suunto Run è leggero, ha un ottimo schermo AMOLED, una buona autonomia, tante funzioni sportive, perfino il GPS a doppia frequenza e, soprattutto, costa poco per essere uno sportwatch. Già dalla presentazione ci era sembrato un dispositivo interessante sulla carta, un orologio che abbiamo avuto modo di provare nelle scorse settimane e che, dopo oltre un mese di prove, possiamo raccontarvi per bene.
A chi cerca un prodotto ricco di funzioni smart, cioè un’alternativa a smartwatch con Wear OS o un Apple Watch, consigliamo di non proseguire oltre nella lettura. Ma se vi interessano gli “sportwatch veri”, ovvero quegli orologi fatti apposta per monitorare lo sport, seguiteci perché Suunto Run è un orologio che merita.
Indice:
Com’è fatto Suunto Run: design, materiali e caratteristiche tecniche
A parte il vetro Gorilla glass e la ghiera in alluminio, Suunto Run è realizzato in plastica, nello specifico di poliammide rinforzata con fibra di vetro. Nessun materiale pregiato a impreziosirlo dunque, ma non è necessariamente un male. Perché Suunto ha in questo modo potuto tenere bassi il costo e, soprattutto, il peso: appena 36 grammi, cinturino compreso (in tessuto, che dopo oltre un mese di prove, docce e bagni vari si è già un po’ scolorito), che per uno sportwatch dalle dimensioni medie sono proprio pochi.

La leggera differenza cromatica tra il cinturino usato per oltre un mese (sopra) e quello mai indossato/lavato (sotto: la versione più lunga in confezione)
E no, non sembra affatto un giocattolino, nonostante i materiali e i colori sgargianti come il giallo Lime che abbiamo in prova o la variante in Coral Orange; Suunto Run è tuttavia disponibile anche in due colorazioni più sobrie: Frost Gray e All Black. Comunque, non sembra un giocattolino, dicevamo, perché è solido, robusto e assemblato bene: lo si nota, per esempio, premendo i tre pulsanti fisici (anch’essi in plastica) la cui sensazione che restituiscono è piacevole con clic secchi e decisi. Meno convincente invece il feedback aptico della corona che si affida al motorino di vibrazione per segnalare all’utente le transizioni tra una voce e l’altra dei menu, vibrazione a nostro avviso un po’ debole.


A confronto con Suunto Race 2 (di cui pubblicheremo prossimamente la recensione) il display di Run è evidentemente meno luminoso
Lo schermo è da 1,32″, un bel pannello AMOLED completamente piatto e con un’ottima risoluzione. Non eccelle per luminosità massima — Suunto non dichiara numeri al riguardo — ma non abbiamo avuto problemi perché si vede abbastanza bene sotto la luce diretta del sole ed è pronta la regolazione automatica tramite sensore di luminosità. Oltre al vetro Gorilla glass, c’è un bordino appena rialzato che protegge il display dagli urti; nonostante l’uso intenso e continuo di queste settimane, ha resistito bene con solo un paio di segnetti minuscoli sulla ghiera. A titolo indicativo, la ghiera in titanio di Garmin Forerunner 970, che costa tre volte tanto, abbiamo provato noi stessi quanto sia più fragile, per inciso.

Per quanto riguarda invece le dimensioni, Suunto Run è uno sportwatch adatto anche ai polsi medio-piccoli. 46 mm di diametro non sono pochi, ma grazie allo spessore di appena 11,5 mm risulta molto comodo da indossare, anche di notte. Non impiccia anche grazie al cinturino in tessuto, ben fatto, sottile e bello esteticamente; nella confezione ce ne sono due, di lunghezze diverse.

Dunque, nulla da eccepire al riguardo, anzi. Considerando il prezzo e la fascia cui appartiene, è un bel prodotto in senso lato.
Le caratteristiche chiave
- dimensioni e peso: 46 x 46 x 11,5 mm; 36 grammi
- materiali:
- ghiera in acciaio inossidabile
- cassa in poliammide rinforzato con fibra di vetro
- vetro a protezione dello schermo in Corning Gorilla Glass
- cinturino in tessuto (con passo da 22 mm)
- schermo AMOLED da 1,32″ di diametro con risoluzione di 466 x 466 pixel
- spazio di archiviazione per la musica: 4 GB
- impermeabile fino a 50 metri di profondità
- sensori: cardiofrequenzimetro, altimetro barometrico, saturimetro, luce ambientale e bussola digitale
- sistemi di posizionamento: GNSS a doppia frequenza (L1+L5), GPS, GLONASS, Galileo, QZSS e BeiDou
- connettività: Bluetooth
- autonomia dichiarata da Suunto:
- modalità smartwatch fino a 12 giorni
- modalità standby fino a 20 giorni
- modalità allenamento con GNSS tutti i sistemi + multibanda fino a 20 ore
- modalità allenamento con GNSS tutti i sistemi + banda singola fino a 30 ore
- modalità allenamento con GNSS a risparmio energetico fino a 40 ore
Corsa, ma non solo: le funzioni sportive
Si chiama Run, ma non è un prodotto per soli corridori. Integra infatti 34 modalità sportive, che vi elenchiamo qui di seguito: corsa, trail running, corsa su pista, maratona, tapis roulant, camminata, escursionismo, trekking, alpinismo, arrampicata, triathlon, orienteering, cross training, ciclismo, ciclismo indoor, mountain bike, pesistica, nuoto in piscina, nuoto in acque libere, salto con la corda, canottaggio indoor, crosstrainer, aerobica, allenamento a circuito, stretching, boxe, yoga/pilates, sci di fondo, sci alpino, snowboard, tennis, badminton, allenamento outdoor e allenamento indoor. Da segnalare anche la funzione Multisport che permette di cambiare la modalità sportiva durante la registrazione, utile ad esempio per chi fa triathlon.

Si chiama Suunto Run perché per la corsa integra diverse funzionalità specifiche e avanzate: dalla possibilità di creare allenamenti strutturati dall’app companion Suunto al Ghost Runner, passando per la stima della potenza della corsa, del VO2max alle impostazioni per i promemoria per idratazione e nutrizione. Il profilo sportivo per la corsa su pista, inoltre, permette di avere dati più precisi rispetto al tracciamento tramite GPS, che in quei contesti risulta nella maggior parte dei casi problematico. E una volta terminato l’allenamento sono visibili direttamente dall’orologio diverse statistiche di riepilogo, di cui ci sono maggiori dettagli e dati nell’app Suunto. Ne parleremo più avanti.

GPS e frequenza cardiaca
Iniziamo dalle cose che non ci hanno convinto: la registrazione delle tracce non è perfetta e nemmeno il rilevamento della frequenza cardiaca. Per quanto riguarda il primo aspetto, anche impostando il livello massimo di accuratezza (attivando la modalità Performance con tutti i sistemi GNSS attivi e la multibanda, qui per saperne di più al riguardo) capita a volte di vedere delle parti di percorso tagliate e tracce fuori dalle strade e dai sentieri segnati sulla mappa, non solo quando ci si trova in ambienti difficili come boschi fitti e palazzi alti che recano problemi per il segnale GPS. A seguire alcune parti di corse su strada e in montagna in cui la registrazione risulta poco accurata.



Non è una costante perché nella maggior parte dei casi la registrazione risulta precisa e molto veloce l’aggancio dei satelliti prima di iniziare un’attività, ma il problema è comunque evidente, staremo a vedere se risolvibile o meno tramite futuri aggiornamenti software.

È invece più altalenante il rilevamento della frequenza cardiaca, spesso in linea con la fascia cardio toracica che abbiamo usato per i test (una Polar H10, un riferimento nel settore), altre totalmente fuori strada, soprattutto praticando attività diverse dalla corsa, come l’escursionismo. Abbiamo fatto attenzione a indossarlo secondo le indicazioni di Suunto, ovvero poco sopra l’osso del polso con il cinturino serrato abbastanza in maniera tale che l’orologio e il sensore cardio aderisca alla pelle. Eppure durante cinque ore di camminata in montagna le letture della frequenza cardiaca sono state spesso imprecise, come si può notare da questo screenshot comparativo.

La traccia registrata da Suunto Run è quella che rimane a livelli molto più bassi rispetto alle due evidentemente più simili e allineate relative alle registrazioni di Garmin Instinct 3 e Polar H10, la fascia toracica di riferimento.
Lo stesso discorso vale per il nuoto in piscina e per le attività di sollevamento pesi e corpo libero, attività sportive in cui i movimenti del polso sono più frequenti e soggetti a rilevazioni falsate con la maggior parte degli sportwatch. Decisamente più accurata invece la lettura della frequenza cardiaca durante il trail running e la corsa su strada, molto più in linea con le registrazioni della fascia cardiaca menzionata.

Dati e informazioni sugli sport
Oltre ai più comuni dati della corsa su passo, cadenza, distanza, dislivello, frequenza cardiaca, velocità, calorie bruciate e dati simili che misurano la maggior parte degli smartwatch, chi corre con Suunto Run ha a disposizione vari parametri più specifici come la potenza media e normalizzata, il consumo di grassi e di carboidrati, il PTE (l’impatto dell’allenamento sulla condizione aerobica), la media del tempo di contatto con il suono e dell’equilibrio, l’oscillazione verticale media e l’EPOC, un parametro che indica l’intensità dell’attività.

Sono diversi anche i dati che restituisce nelle altre attività sportive. Per esempio, praticando nuoto in piscina si ha accesso alla frequenza delle bracciate (al minuto), allo SWOLF (misura l’efficienza della nuotata attraverso il numero di bracciate), al PTE, all’EPOC, al consumo di grassi, oltre al TSS (Training Stress Score, valore basato su intensità e durata dell’attività effettuata). Non è in grado di rilevare lo stile di nuoto e, stranamente, manca anche il conteggio delle vasche (è possibile tuttavia scegliere tra 25 e 50 metri prima di ogni attività), ma il dato della distanza sopperisce al “problema”.
A proposito di TSS, inconsueta la scelta da parte di Suunto di azzerare ogni lunedì mattina il punteggio accumulato. Essendo un parametro che permette di avere un’idea del carico/volume di allenamento generale, ci saremmo aspettati uno storico vero e proprio che non si resettasse ogni settimana, per avere un quadro più completo e utile dell’intero allenamento. Viceversa, i parametri relativi al livello di forma (CTL, ATL e TSB, ovvero fitness, affaticamento e forma, rispettivamente), rimangono costanti, naturalmente.
Per il resto, tenendo sempre a mente che Suunto Run è uno sportwatch di fascia bassa, quindi economico, è in ogni caso un buon dispositivo, che permette di monitorare tanti sport con tante funzioni, alcune delle quali anche avanzate e adatte ai corridori più smaliziati, che possono impostare e creare degli allenamenti e, tra l’altro, collegare sensori di terze parti tramite Bluetooth come foot pod, sensori cardio o sensori di potenza, anche per le bici. Per inciso, una possibilità, quella di collegare i sensori di potenza, che inizialmente non c’era ma è stata integrata tramite un aggiornamento software che, per questi e per altri aspetti, potrebbero in parte aggiungere ulteriori funzioni e, soprattutto, risolvere alcuni problemi di gioventù del dispositivo.

Nonostante non sia un orologio cartografico, Suunto Run ha delle funzioni di navigazione che permettono di utilizzarlo per seguire dei percorsi. L’assenza delle mappe compromette l’esperienza d’uso generale e, tra le altre cose, la possibilità di orientarsi perché, di fatto, non sono visibili né i sentieri né altri punti di riferimento. Ma c’è la traccia, sia quella percorsa che quella da percorrere.
Perché è sufficiente crearne una dall’app (oppure importarli da app terze come Strava e Komoot), operazione semplicissima e davvero ben fatta, per caricare il percorso sull’orologio e seguirlo, con anche la possibilità di cambiare i livelli di ingrandimento, molto utili quando, per esempio, ci si allontana dalla traccia e si cerca di ritrovare il percorso. L’abbiamo testata durante un’escursione in montagna, ma è possibile usare la funzione di navigazione anche con il ciclismo, la corsa, il trekking, il trail running e altre attività all’aperto. Preciso anche l’altimetro barometrico.

Software e altre funzioni
Iniziamo dal software di Suunto Run, che rispetto ai vecchi orologi dell’azienda non cambia poi molto. Non è un male, anzi, perché bastano pochi minuti per prenderci confidenza e per trovare ciò che si cerca, complice anche la quantità non esagerata di funzioni e di opzioni disponibili. Dopo un mese e mezzo di utilizzo non abbiamo tuttavia riscontrato rallentamenti o altri problemi, software che risulta veloce e facilmente gestibile sia toccando lo schermo che navigando tra i menu con i tasti fisici. Non è il massimo usare la corona, soprattutto all’inizio. Ma dopo qualche settimana, bisogna ammettere che ci siamo trovati a usarla più spesso, agevolmente.
Le (poche) funzioni smart
È uno sportwatch, anche economico, quindi non aspettatevi pagamenti contactless al polso, altoparlanti e microfoni con cui chiamare e rispondere alle telefonate, assistenti vocali da invocare o app di streaming da collegare come Spotify o Amazon Music. Suunto Run offre tuttavia la possibilità di archiviare della musica per ascoltarla con delle cuffie connesse direttamente all’orologio: fino a 4 GB di file MP3, opzione che si aggiunge ai classici controlli della riproduzione musicale del telefono connesso, che non funzionano benissimo perché capita ogni tanto che non rilevi nulla e non permetta quindi di controllare alcunché, bug tuttavia potenzialmente risolvibile tramite aggiornamenti software.

Migliorabile anche il “comparto notifiche“. Arrivano prontamente, senza alcun ritardo, è possibile scegliere le app di cui si desidera essere notificati ma il testo visualizzato è molto breve, dei messaggi di WhatsApp o di Instagram non viene mostrato il mittente se non toccando la notifica, oltre al fatto che non c’è la possibilità di rispondere, nemmeno con dei messaggi preimpostati (sarà possibile farlo prossimamente, ma solo con smartphone Android connessi, ha promesso Suunto, ci ripetiamo: sempre tramite futuri aggiornamenti software).
Sono solo 8 i quadranti dell’orologio tra cui scegliere come watch face, di cui è possibile personalizzare i colori e alcuni dati visualizzati. Presente anche l’opzione per attivare la modalità always-on, che abbiamo quasi sempre tenuto attiva perché discreta e minimale. Anche il menu rapido in cui figurano gli widget di Suunto Run è personalizzabile, sia l’ordine che le funzioni/app mostrate, esteticamente chiare e con anche varie informazioni a disposizione che permettono di approfondire direttamente dallo smartwatch alcune cose, dettaglio tutt’altro che scontato e comodo, soprattutto per chi è alle prime armi ed è la prima volta che usa un orologio Suunto.


Le funzioni per la salute
Come la maggior parte degli smartwatch, anche Suunto Run ha praticamente tutte le funzioni più comuni per tenere d’occhio la salute, ECG a parte. Il monitoraggio del sonno ci è sembrato funzionare bene (non abbiamo dispositivi medici con cui fare paragoni, ma i dati forniti sono in linea con le sensazioni percepite) così come anche la frequenza cardiaca a riposo e durante le attività quotidiane.








Utili anche i dati sulla variabilità della frequenza cardiaca (HRV) che forniscono un’indicazione sulla risposta del fisico agli stimoli mentali e fisici. Tiene il conto anche delle calorie bruciate e dei passi, anche se, a nostro avviso, sottostima parecchio il numero. Per esempio, confrontato con un Garmin Instinct 3 che stiamo provando (arriverà a breve la recensione), ne rileva circa un terzo in meno, soprattutto quando i movimenti sono meno marcati. E in generale, alla fine di una giornata tipo abbiano notato conteggi comunque circa un 20% in meno di passi rispetto agli altri smartwatch testati in passato. Un altro indizio di problemi di rilevamento? Gli avvisi di movimento che avvisano si è stati troppo tempo seduti e che, alcune volte, arrivano nonostante avessimo appena fatto due passi per sgranchirci.
L’ottima app Suunto
È un’ottima app, soprattutto con l’ultimo aggiornamento che ne ha rinnovato vari aspetti. L’interfaccia utente è chiara e fatta bene esteticamente, con tutti gli elementi e funzioni ben organizzati nei vari menu e sottomenu. La schermata principale, la dashboard, è personalizzabile inserendo, rimuovendo e riordinando i vari widget incentrati sulle varie funzioni dell’orologio (frequenza cardiaca, sonno, VO2 max, contapassi, eccetera), ognuna delle quali integra un’ampia serie di dati e grafici, con anche varie informazioni chiare e ben spiegate utili per comprendere meglio cosa significano i parametri mostrati e approfondire i dati relativi (come in parte si può vedere dagli screenshot delle gallerie sopra e sotto).
Per esempio, il widget Recupero mostra le informazioni che Suunto considera per fornire il relativo stato di recupero, tra cui il sonno, l’HRV e l’affaticamento da allenamento, dati di cui ci sono degli specchietti informativi a cui si aggiungono anche i consigli di Suunto Coach, che fornisce un ulteriore ragguaglio specifico sul proprio stato attuale.








Gli sport registrati con Suunto Run sono raccolti invece nella sezione “Attività“, dove trovano posto anche gli sport registrati dai propri amici che si seguono. Di ciascuna attività l’app mostra un sacco di dati e di statistiche, le più particolari hanno anche un pulsantino cliccabile accanto che le descrive (come le sigle NP, TSS, NGP o PTE). Molto carina anche l’animazione degli allenamenti all’aperto che permette di rivedere virtualmente la propria attività su mappa, anche in 3D, e con le varie zone colorate con cui evidenziare lo sforzo, la velocità o altri aspetti.



Ci è piaciuto molto anche lo strumento dell’app con cui creare i percorsi, semplicissimo da utilizzare e comodo per creare e importare al volo una traccia da seguire sull’orologio o trovare percorsi già realizzati e caricati da altre persone nei paraggi o in una zona specifica. L’app permette poi di creare degli allenamenti, di gestire la musica offline e di personalizzare vari aspetti di Suunto Run, compresi gli widget, le notifiche delle app dello smartphone e le modalità sportive, di cui si possono modificare o aggiungere nuove schermate con i vari campi dati e gestire le modalità di allenamento impostando obiettivi di intensità, eventuali giri automatici, promemoria e zone di intensità.


Come anticipato, è un’ottima app, completa, bella esteticamente e, cosa non scontata, molto chiara e semplice da utilizzare. Ottimo lavoro, Suunto!
Autonomia: bene ma non benissimo
L’autonomia non è il suo forte. Lo si può intuire già dal display AMOLED (energivoro rispetto ad altre tecnologie) abbinato a una scocca molto sottile che non lascia molto spazio a batterie grandi e capienti. Abbiamo utilizzato Suunto Run quasi sempre con la modalità always-on display attiva e, registrandoci circa un’ora di sport al giorno, di cui una su due all’aperto e con GPS impostato alla precisione massima disponibile, non siamo andati oltre i 4/5 giorni di autonomia. Disattivando l’always-on display, ma tenendo attivo tutto il resto, si supera facilmente la settimana.
È abbastanza veloce la ricarica: impiega circa un’ora per ricaricarsi completamente. Meno convincente il sistema di ricarica, i cui magneti sono talmente deboli che basta un leggerissimo colpo per spostare l’orologio e impedirne quindi la ricarica. Non è un grosso problema, inoltre, ma un modo per indicare più chiaramente il verso giusto della base di ricarica sarebbe stato gradito, per inciso.

In conclusione
Suunto Run è uno sportwatch molto valido dall’ottimo potenziale. Valido perché costa poco ma offre tanto: a 249 euro di listino offre un bel display, GNSS a doppia frequenza, varie funzioni sportive e una buona dotazione tecnica complessiva. È anche bello esteticamente e curato, è molto sottile e pesa poco; dopo più di un mese di prova ha solo un paio di segnetti minuscoli (e no, non lo abbiamo certo trattato coi guanti gialli). Molto apprezzati anche il cinturino in tessuto e l’ottima app companion.
Con un ottimo potenziale perché per quanto riguarda il software ci sono alcune cosette da migliorare, come la gestione delle notifiche e della musica in riproduzione, l’interfaccia un po’ spartana, i pochi quadranti disponibili e, le imprecisioni menzionate, tra cui GPS e frequenza cardiaca. Alcuni di questi aspetti (e anche alcuni bug che abbiamo riscontrato) sono potenzialmente risolvibili tramite aggiornamenti software, che potrebbero rendere un ottimo sportwatch come Suunto Run quasi perfetto.
Pro:
- Bel display
- Rapporto qualità/prezzo molto elevato
- Funzioni sportive
- GNSS a doppia frequenza
- App companion
- Comodo e leggero da indossare
Contro:
- Problemi di rilevamento
- Software spartano
- Poche funzioni smart
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Recensione Reolink Elite Floodlight WiFi: telecamera di sicurezza a prova di Lupin in offerta Black Friday
- 💻 Scegli bene e punta al sodo: ecco le migliori offerte MSI notebook business Black Friday 2025
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo

