Recensione Aqara Cube T1 Pro e Aqara FP1 – Aqara è uno dei brand più attivi per quanto riguarda la smart home, con una serie di soluzioni innovative ma allo stesso tempo economiche, che spesso rappresentano un ottimo punto di partenza per chi vuole iniziare a rendere più intelligente la propria abitazione.

Oggi vi parlo di due prodotti decisamente diversi tra di loro, che sto provando da qualche settimana, semplici da utilizzare ma destinati a chi ha già una base di prodotti installata e vuole avere maggiore controllo sui dispositivi presenti e maggiori opportunità di automazione. Ecco dunque Aqara Cube T1 Pro, che rappresenta una evoluzione del modello lanciato sul mercato qualche tempo fa, e Aqara FP1, un sensore di presenza che risolve i problemi legati ai tradizionali sensori di movimento.

Li ho aggiunti entrambi alla mia smart home, ci ho “giocato” per diverso tempo al fine di valutare al meglio i vantaggi che possono offrire e oggi ve ne parlo in maniera dettagliata.

Aqara Cube T1 Pro

Forte del successo ottenuto dal modello precedente, da noi recensito qui, Aqara ha lanciato sul mercato da poche settimane Cube T1 Pro, un dispositivo che riprende tutte le funzioni presenti nella vecchia versione e aggiunge nuovi controlli, rendendo il cubo ancora più divertente e semplice da utilizzare.

Per poterlo utilizzare è necessario innanzitutto possedere un hub ZigBee Aqara: noi lo abbiamo provato con un Aqara M2 ma potete utilizzarlo senza problemi anche con un Aqara E1 o un Aqara M1S Gen 2. La configurazione iniziale è decisamente semplice, basta aprire l’app Aqara, selezionare il prodotto da aggiungere e seguire le semplici istruzioni. Nella confezione di vendita è incluso anche un piccolo strumento per aprire il vano batterie senza rovinarlo e per le operazioni di reset e link all’hub.

Dopo averlo collegato a un hub è possibile scegliere la modalità di funzionamento di Aqara Cube T1 Pro: Action Mode, che ripropone tutte le gesture del modello originale, con rotazioni di 90 e 180 gradi, trascinamento, colpetti e scossoni, oppure Scene Mode, completamente nuova, che sfrutta i numeri posti su ogni faccia del dado.

Ecco che potete attivare diverse automazioni a seconda del numero presente sulla faccia rivolta verso l’alto, del lato verso cui viene ruotato il cubo o se il dispositivo viene alzato e tenuto in mano per qualche secondo. Personalmente ho preferito la nuova modalità, visto che i numeri presenti su ogni faccia rendono più semplice ricordare quale azione viene attivata di volta in volta.

È sufficiente creare una nuova automazione per ogni attività da effettuare, seguendo le semplici istruzioni nell’app con una modalità If – Then molto facile da capire e implementare. Non manca la compatibilità con altri ecosistemi, come Apple HomeKit, Amazon Alexa e IFTTT, senza scordare la compatibilità con Matter, il nuovo protocollo per la smart home ufficializzato da poco e a cui partecipano i principali colossi del settore (Google e Apple solo per citare i più famosi).

In questo modo è possibile controllare qualsiasi dispositivo di terze parti che sia presente e configurato in uno di questi ecosistemi, per avere il controllo su tutta la smart home. Personalmente l’ho aggiunto a Home Assistant, il sistema di controllo che utilizzo in casa, e sono riuscito a configurare senza alcun problema alcune automazioni che utilizzo regolarmente nel mio ufficio, come accendere o spegnere delle luci, regolare il volume di uno speaker intelligente o farmi leggere la temperatura esterna da Alexa.

Un prodotto quindi eclettico e che non passerà inosservato in casa, soprattutto se lo utilizzate con gli amici per gestire le luci, avviare un’automazione di Alexa per guardare un film in TV o accendere/spegnere il condizionatore o accendere un termostato, il tutto con una serie di gesti facilissimi da ricordare, grazie soprattutto ai numeri sulle facce del cubo.

Dal punto di vista tecnico Aqara Cube T1 Pro utilizza il protocollo ZigBee 3.0, più efficiente dal punto di vista energetico e dell’affidabilità, può essere aggiornato via ORA per ricevere nuove funzioni ed essere reso compatibile con altri ecosistemi, e ha un’autonomia dichiarata di ben due anni, come da tradizione dei dispositivi Aqara, grazie a una batteria di tipo CR2450. Personalmente ho alcuni sensori di movimento che uso da oltre tre anni e la cui batteria continua a funzionare senza alcun problema, quindi è possibile che anche questo Cube T1 Pro superi senza problemi i due anni di autonomia.

Potete acquistare Aqara su Amazon al prezzo di 27,99 euro, con spedizione veloce per gli iscritti al programma Amazon Prime.

Aqara FP1

Il secondo dispositivo di cui vi parlo oggi rappresenta la naturale evoluzione dei sensori di movimento e va a risolvere i problemi legati alle automazioni. Uso da parecchio tempo dei sensori di movimento in soggiorno e in cucina, per spegnere le luci quando non viene rilevato nessun movimento per un determinato periodo. Si tratta di una soluzione non ottimale, soprattutto per quelle stanze della casa dove le persone possono rimanere sedute e più o meno immobili a lungo, basti pensare al soggiorno e alle persone sedute a tavola o su un divano a guardare un film in TV.

In stanze di passaggio, come un corridoio, un sensore di movimento è perfetto ma lo stesso non si può dire per le altre occasioni. Aqara FP1 risolve finalmente un problema che mi assillava da parecchi anni e che finora avevo risolto solo utilizzando dei time out molto lunghi con i sensori di movimento.

Il nuovo sensore, non ancora in vendita in Italia ma disponibile solo in Cina (lo potete comunque acquistare di importazione su AliExpress o altri siti), utilizza un radar a onde millimetriche che permette di rilevare in maniera molto accurata la presenza di persone all’interno di un ambiente, anche se rimangono ferme a lungo. Proprio la questione del sistema a one millimetriche potrebbe essere il fattore che ne limita la diffusione globale, viste le tante e diverse normative in questo campo.

Il sensore ha un campo di funzionamento di circa cinque metri e, almeno nel mio caso, è stato necessario qualche test per trovare la posizione ideale in cui posizionarlo. Aqara FP1 è anche in grado di rilevare il movimento ma ho preferito utilizzare un normale sensore, come il nuovo Aqara Motion Sensor P1, per accendere le luci al momento dell’ingresso in una stanza. FP1 infatti ha un ritardo nel rilevamento di 1-2 secondi, decisamente tanti se state entrando in una stanza buia, un’eternità se confrontata con i classici sensori PIR a infrarossi che si attivano in qualche decimo di secondo.

Decisamente affidabile invece il rilevamento di presenza che, nella stanza in cui ho installato Aqara FP1, supera tranquillamente i cinque metri dichiarati dal produttore, arrivando a ben oltre sei metri. Sono bastati un paio di giorni di test per trovare sia la corretta posizione del sensore sia le impostazioni dell’automatismo che fa spegnere le luci.

Va detto che la tecnologia non è ancora perfetta e ci sono ancora alcune piccole cose da migliorare. Una persona sdraiata sul divano, con il sensore posto dietro allo stesso a una distanza inferiore ai due metri, non viene rilevata correttamente, probabilmente perché “impallata” dalla struttura del divano.

Il sensore funziona attualmente solo impostando la regione dell’applicazione Aqara su Cina, cosa che richiede anche un hub dedicato. Io ho utilizzato un Aqara E1, con supporto al ZigBee 3.0 utilizzato da Aqara FP1 e in un paio di minuti sono riuscito a renderlo operativo. Attraverso l’app è possibile impostare l’area di rilevamento, molto utile se volete escludere il rilevamento in stanze continue o in zone di passaggio.

L’unico limite che ho trovato, richiesto dalla tecnologia utilizzata, è la necessità di avere una presa di corrente nelle vicinanze del punto di installazione. Aqara FP1 dispone di un cavo di alimentazione non rimovibile che termina con un connettore USB-A, da inserire in un alimentatore, o in un qualsiasi dispositivo in possesso di una porta USB standard.

Dopo un paio di settimane di assestamento devo dire che il sensore ha iniziato a lavorare in maniera pressoché perfetta e gli spegnimenti errati, quelli che avvengono anche se qualcuno è presente nella stanza, sono davvero ridotti al minimo, nell’ordine di 1-2 a settimana. Il sensore è inoltre in grado di rilevare se una persona si sta avvicinando o allontanando dal sensore e se ci sta passando davanti, informazioni utili per capire se stiamo uscendo o entrando in una stanza, così da attivare le adeguate automazioni.

Una soluzione davvero ottima, soprattutto se utilizzata per la gestione delle luci in una stanza e ridurre gli sprechi, tenendola accesa solo se effettivamente è presente qualcuno. Potete acquistare Aqara FP1 su AliExpress a poco più di 60 euro, IVA e spese di spedizione incluse.

In conclusione

Due soluzioni, quelle di Aqara, decisamente comode e indispensabili, soprattutto per quegli utenti più evoluti che hanno già un ecosistema dedicato alla smart home e vogliono evolvere i controlli, ottimizzando i consumi e rendendo molto più intelligente e semplice da usare, la propria casa. Aqara è una garanzia in termini di qualità, con ottimi prodotti venuti a prezzi decisamente accessibili.

Speriamo che il sensore FP1 arrivi anche sui mercati internazionali, così da essere maggiormente accessibile anche a quegli utenti che preferiscono rivolgersi agli store italiani per i propri acquisti.