PayPal ha ufficialmente presentato domanda per diventare una banca negli Stati Uniti, un passo che potrebbe trasformare profondamente la natura del colosso dei pagamenti digitali.

La società ha confermato di aver inoltrato le richieste alla Utah Department of Financial Institutions e alla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) per la costituzione della PayPal Bank, un’“industrial loan company” con sede nello Utah. Una mossa dalla portata storica per il colosso e per l’intero settore fintech; facciamo chiarezza.

PayPal vuole diventare una banca digitale

L’intenzione dietro questa richiesta è quella di offrire conti di risparmio con interessi e prestiti alle piccole imprese. In sostanza, PayPal vuole passare da semplice piattaforma di pagamenti a vero e proprio istituto bancario regolamentato, capace di raccogliere depositi e concedere credito, sfruttando la fiducia già consolidata presso milioni di utenti.

“Garantire l’accesso al capitale resta una sfida significativa per le piccole imprese che vogliono crescere,” ha dichiarato Alex Chriss, presidente e CEO di PayPal.

“Creare PayPal Bank rafforzerà la nostra azienda e ci renderà più efficienti, permettendoci di sostenere meglio lo sviluppo delle piccole imprese e le opportunità economiche in tutto il Paese.”

In caso di approvazione, i depositi dei clienti saranno coperti da assicurazione federale, come per qualsiasi altra banca statunitense tradizionale.

Le nuove aperture normative che hanno reso possibile questa richiesta

Come spiegato dal Financial Times, la mossa di PayPal è resa possibile da un allentamento delle regole federali deciso dalla Casa Bianca all’inizio del 2025, volto a favorire l’ingresso delle fintech nel settore bancario. L’amministrazione Trump ha infatti introdotto una serie di condizioni più permissive per l’ottenimento delle licenze bancarie, consentendo anche ad alcune aziende crypto di ottenere un’approvazione preliminare per fondare banche digitali.

PayPal intende quindi cogliere l’opportunità politica e regolamentare per entrare nel settore in modo diretto, senza dover dipendere da istituti partner per gestire i flussi finanziari o i depositi dei clienti.

La società possiede già una licenza bancaria in Lussemburgo, che le consente di operare come istituto di moneta elettronica in tutta l’Unione Europea. La PayPal Bank americana rappresenterebbe quindi il secondo tassello di una strategia globale di espansione nel mondo dei servizi bancari.

Se l’applicazione verrà approvata, PayPal entrerebbe in diretta concorrenza con realtà come Revolut, SoFi e Chime, oltre che con le grandi banche tradizionali.

L’operazione, tuttavia, non è priva di complessità, anzi, poiché ottenere l’autorizzazione federale comporta un rigoroso processo di revisione che include requisiti patrimoniali, standard di sicurezza e controlli antiriciclaggio.

Per ora, PayPal afferma di essere fiduciosa considerando soprattutto la rara combinazione tra la sua reputazione, l’esperienza internazionale e l’allentamento normativo di cui sopra, che offre al colosso una finestra favorevole per trasformarsi da piattaforma di pagamenti a vera e propria banca digitale.