Oggi vi riportiamo una di quelle notizie che sembrano uscite direttamente da una timeline alternativa degli anni ’90, Commodore è ufficialmente tornata a casa, e lo ha fatto grazie a una cordata di fan appassionati, guidata da Christian “Peri Fractic” Simpson, noto youtuber del canale Retro Recipes. L’acquisizione di Commodore Corporation BV è stata infatti finalizzata, firmata e saldata in anticipo, riportando nelle mani della community e di alcuni storici ex dipendenti uno dei marchi più iconici della storia dell’informatica.
Commodore torna a nuova vita e guarda al futuro
A confermare l’avvenuto passaggio di consegne è stato lo stesso Simpson attraverso un video girato per le strade dei Paesi Bassi, dove è stata firmata la documentazione definitiva; alle spalle dello youtuber figure ben note del panorama retro come David Pleasance, Leo Nigro e Colin Proudfoot. Simpson ha annunciato che l’intera struttura legale e commerciale di Commodore, compresi 47 marchi originali (alcuni dei quali risalenti addirittura al 1983), è ora di proprietà del consorzio guidato dalla community.
Non si tratta solo di una mossa nostalgica, secondo le parole dello stesso Simpson ora inizia il vero divertimento, con l’obbiettivo dichiarato di rinnovare il brand Commodore secondo un doppio filone: da un lato la valorizzazione della sua storica eredità, dall’altro una spinta retrofuturistica capace di coniugare il design, la filosofia e le soluzioni degli anni ’89 e ’90 con i bisogni della tecnologia moderna.
La missione del nuovo Commodore, nelle parole del suo stesso promotore, sarà quella di liberare la società dalla tecnologia tossica, riscoprendo l’informatica come strumento di creatività, scoperta e piacere; una sorta di disintossicazione digitale guidata da un’estetica e un approccio d’altri tempi, ma con solide radici nell’attualità.
L’operazione non è solo simbolica, il primo prodotto frutto di questa nuova era è già arrivato, si tratta del Commodore 64 Ultimate, un dispositivo che unisce vari progetti della scena enthusiast, ora confezionato e proposto sul mercato in modo professionale con un prezzo di partenza di 299 dollari; il tutto rigorosamente in beige per i puristi dell’estetica retro, ma con varianti più moderne disponibili a cifre superiori.
Le prossime mosse del rinnovato marchio Commodore sono ancora parzialmente avvolte nel mistero, ma gli indizi non mancano: sul sito ufficiale Commodore.net viene approfondito il concetto di retrofuturismo, una visione che mira a combinare la semplicità e il fascino degli home computer del passato con nuove funzionalità, nuove interfacce e, si spera, anche una ventata di vera innovazione.
Non è ancora chiaro quali prodotti arriveranno dopo il Commodore 64 Ultimate, ma l’entusiasmo tra i fan nostalgici è alle stelle, alcuni sognano il ritorno di una vera piattaforma Commodore, magari con un sistema operativo proprietario e orientato alla creatività, mentre altri attendono il rilascio di accessori storici o la creazione di un ecosistema retrò moderno, ispirato all’epoca d’oro degli home computer ma progettato per l’uso quotidiano.
Commodore è quindi pronta a riaccendere l’immaginario di milioni di utenti, vecchi e nuovi, proponendosi non solo come marchio nostalgico, ma come alternativa concreta nel panorama odierno sempre più affollato da soluzioni standardizzate e poco originali; la sfida sarà enorme, ma con il supporto della community e l’energia creativa che l’ha sempre contraddistinta, la leggenda del Commodore potrebbe davvero tornare a brillare.
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