Durante la recente WWDC 2025, Apple ha annunciato una serie di novità che interessano da vicino lo store digitale delle app, con l’obbiettivo dichiarato di migliorare la scoperta e la visibilità dei contenuti da parte degli utenti; il protagonista assoluto? L’intelligenza artificiale, utilizzata in modo sempre più pervasivo e invisibile per ottimizzare l’esperienza d’uso dell’App Store, tanto per i consumatori quanto per gli sviluppatori.

App Store Tags: cosa sono e come cambieranno la scoperta delle app

Il cambiamento più importante annunciato da Apple riguarda l’introduzione dei nuovi App Store Tags, ovvero delle etichette generate dall’IA che verranno associate alle applicazioni per evidenziare caratteristiche e funzionalità specifiche.

Il funzionamento sembra piuttosto semplice, i Large Language Models di Apple analizzeranno diverse fonti come i metadati, la descrizione testuale dell’app e persino gli screenshot, per generare dei tag coerenti e informativi; questi tag saranno poi sottoposti a revisione manuale prima di apparire pubblicamente accanto alle app dell’App Store. Si tratta dunque di un sistema ibrido, automatizzato nella generazione, ma curato da esseri umani per garantire accuratezza e rilevanza.

Una volta implementati i tag saranno visibili nelle pagine di ricerca e nella schermata dei risultati, e permetteranno agli utenti di filtrare e scoprire app con funzioni simili in modo più rapido e preciso rispetto al passato; toccando uno di questi tag l’utente verrà indirizzato a una nuova pagina, che mostrerà una raccolta curata di app con la stessa funzionalità o finalità.

Sebbene i tag siano generati in automatico, sarà compito degli sviluppatori scegliere quali mantenere attivi sulle proprie pagine prodotto; una nuova sezione dedicata, integrata nel software App Store Connect, consentirà infatti di gestire in autonomia i tag, deselezionando quelli non desiderati e offrendo un maggior controllo sull’immagine dell’app.

Questa novità mira a rendere più trasparente e consapevole la scoperta delle applicazioni, permettendo agli utenti di capire fin da subito quali funzioni sono presenti in un’app, anche quando queste vengono citate solo in maniera marginale nella descrizione testuale o risultano poco evidenti nella UI.

Per gli sviluppatori inoltre, si tratta di un’opportunità interessante per comprendere come e perché le proprie app vengono trovate, con un vantaggio concreto nella strategia di posizionamento e promozione.

Questi nuovi tag non sono l’unico strumento con cui Apple sta puntando sull’intelligenza artificiale, da qualche tempo l’App Store è infatti in grado di riassumere automaticamente le recensioni degli utenti, creando dei brevi paragrafi sintetici che evidenziano i punti salienti del feedback ricevuto; un approccio che migliora l’usabilità per gli utenti finali, spesso disincentivati dalla lettura di decine di commenti.

A tutto ciò si aggiungono ulteriori miglioramenti previsti per i prossimi mesi, tra cui:

  • pagine prodotto personalizzate -> gli sviluppatori potranno creare diverse versioni delle proprie pagine, visibili in base a specifiche parole chiave cercate dagli utenti
  • etichette aggiornate -> la classificazione delle app verrà ampliata con cinque nuove fasce d’età
  • estensione dei codici di offerta -> ora disponibili anche per beni di consumo, contenuti non di consumo e abbonamenti non rinnovabili

Con questa evoluzione silenziosa ma significativa, Apple sta trasformando l’App Store in un ecosistema sempre più personalizzato, guidato dai dati e dalle esigenze degli utenti, ma al tempo stesso sempre sotto il controllo degli sviluppatori; l’uso dell’intelligenza artificiale, ormai centrale nella strategia del colosso di Cupertino, punta a unire automazione e precisione per offrire una user experience più efficiente e meno dispersiva.

Resta da capire quando e in che misura questi cambiamenti verranno implementati, cambiamenti che potrebbero rappresentare uno standard di riferimento anche per gli altri store digitali nei mesi a venire.